Stiamo cercando disperatamente allenatore da una settimana. Ci hanno detto no Bielsa (aveva dato la parola all’Athletic Bilbao), Villas Boas (aveva già in tasca un accordo col Chelsea), Capello (la Federazione inglese non l’ho liberato, meno male), ma sono molti i nomi che si sono fatti e si stanno facendo Hiddink, Gasperini, Spalletti, Delio Rossi, Zola, Garcia, Ancelotti, Quique Flores, Del Bosque, Blanc, Ranieri, Mihajlovic e qualcun altro che sicuramente ho dimenticato.
In tutta sincerità più passano i giorni e più cresce lo sconforto e la sfiducia. Discutendo oggi pomeriggio con un amico siamo arrivati quasi alla conclusione estrema che ormai uno vale l’altro.
L’abbandono di Leonardo ci ha colto di sorpresa ma non possiamo negare che la dirigenza nerazzurra si stia distinguendo in questa settimana per mancanza di idee e di lucidità.
Innanzitutto non si è capito che tipo di allenatore vorrebbero. Abbiamo puntato gli occhi su allenatori diversi tra loro per moduli e schemi da non riuscire a capire che caratteristiche deve avere il futuro allenatore nerazzurro. Stiamo cercando alla cieca, come pescare un bussolotto nell’urna delle estrazioni e sperare che capiti il “numero” giusto.
Ma una società di un certo prestigio come l’Inter non può andare incontro a figure barbine. Non puoi, per dire, spostarti con tutto lo stato maggiore fino in Portogallo e tornartene con le pive nel sacco.
Io credo che, e correggetemi se sbaglio, una società come l’Inter deve puntare un allenatore e andare dritto a prenderlo. Che sia Bielsa, Hiddink, Villas Boas o Gasperini non puoi muoverti a tentoni sperando di trovare uno che si sieda sulla panchina nerazzurra. Inutile provarci con Villas Boas se non vuoi cacciare i soldi per la clausola rescissoria, superfluo fare un tentativo per Capello se sai che la FA non lo libererà facilmente. Ed è sbagliato prendere Gasperini (dico un nome a caso) se non sei convinto pienamente della scelta. Perché alla fine finisce come lo scorso anno con una società che non è disposta a spendere per accontentare l’allenatore e alle prime difficoltà lasci il malcapitato in balia dello spogliatoio. Anche perché, parliamoci chiaro, che credenziali e che stimoli può avere uno che di fatto è una sesta-settima scelta?
Senza considerare che tutto questo caos incoraggia e incentiva i nostri campioni a cambiare aria.
La situazione diventa sempre più complessa e i nostri dirigenti dimostrano di avere, come si suol dire, “poche idee ma ben confuse”. Sarò pessimista ma vedo un futuro tutt’altro che roseo.
In tutta sincerità più passano i giorni e più cresce lo sconforto e la sfiducia. Discutendo oggi pomeriggio con un amico siamo arrivati quasi alla conclusione estrema che ormai uno vale l’altro.
L’abbandono di Leonardo ci ha colto di sorpresa ma non possiamo negare che la dirigenza nerazzurra si stia distinguendo in questa settimana per mancanza di idee e di lucidità.
Innanzitutto non si è capito che tipo di allenatore vorrebbero. Abbiamo puntato gli occhi su allenatori diversi tra loro per moduli e schemi da non riuscire a capire che caratteristiche deve avere il futuro allenatore nerazzurro. Stiamo cercando alla cieca, come pescare un bussolotto nell’urna delle estrazioni e sperare che capiti il “numero” giusto.
Ma una società di un certo prestigio come l’Inter non può andare incontro a figure barbine. Non puoi, per dire, spostarti con tutto lo stato maggiore fino in Portogallo e tornartene con le pive nel sacco.
Io credo che, e correggetemi se sbaglio, una società come l’Inter deve puntare un allenatore e andare dritto a prenderlo. Che sia Bielsa, Hiddink, Villas Boas o Gasperini non puoi muoverti a tentoni sperando di trovare uno che si sieda sulla panchina nerazzurra. Inutile provarci con Villas Boas se non vuoi cacciare i soldi per la clausola rescissoria, superfluo fare un tentativo per Capello se sai che la FA non lo libererà facilmente. Ed è sbagliato prendere Gasperini (dico un nome a caso) se non sei convinto pienamente della scelta. Perché alla fine finisce come lo scorso anno con una società che non è disposta a spendere per accontentare l’allenatore e alle prime difficoltà lasci il malcapitato in balia dello spogliatoio. Anche perché, parliamoci chiaro, che credenziali e che stimoli può avere uno che di fatto è una sesta-settima scelta?
Senza considerare che tutto questo caos incoraggia e incentiva i nostri campioni a cambiare aria.
La situazione diventa sempre più complessa e i nostri dirigenti dimostrano di avere, come si suol dire, “poche idee ma ben confuse”. Sarò pessimista ma vedo un futuro tutt’altro che roseo.
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4 commenti:
In effetti non stiamo brillando per capacità manageriali. Chiunque sarebbe capace di gestire la situazione in questo modo approssimativo.
Poche idee ma ben confuse. Non credo che ci sia una definizione più azzeccata.
Forse solo "non ci stanno più a capì un cazzo" renderebbe di più l'idea.
www.pianetasamp.blogspot.com
Io credo che l'addio di Leonardo sia stato proprio un fulmine a ciel sereno, la società nerazzurra si è ritrovata senza allenatore a metà giugno e trovare un valido sostituto in così poco tempo non dev'essere impresa facile, non credo che si possano dare più di tanto le colpe a Moratti e Branca, è stata una situazione imprevedibile!
Non mi preoccuperei poi del fatto che l'allenatore che verrà potrebbe sentirsi un rincalzo, per Gasperini ( tanto per citare quello che sembra più probabile ) sarebbe comunque l'occasione della vita...ciao!
L'allenatore dell'Inter c'è già e le sue iniziali sono W e Z.
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