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sabato 14 maggio 2011

IL BARCELLONA FA TRIS. IL RE DELLA LIGA E' ANCORA LUI

Mercoledì scorso il Barcellona ha vinto il suo 21mo titolo di campione di Spagna, il terzo consecutivo, grazie all'1-1 ottenuto a Valencia contro il Levante (Messi e compagni aprono le marcature con Keita al 28', ma Caicedo al 41' pareggia i conti approfittando di uno dei rarissimi errori di Pique), nella 36ma giornata della Liga. A due turni dal termine i blaugrana hanno 92 punti e possono ancora essere raggiunti dal Real Madrid. Ma il Barcellona è in vantaggio negli scontri diretti (vittoria per 5-0 in casa, 1-1 a Madrid) e si è quindi assicurato il titolo in anticipo.
Una cavalcata trionfale quella del Barcellona in una stagione che comunque non era iniziata al meglio (ricordiamo la sconfitta interna contro l’Hercules per 2-0) ma che ha trovato uno spartiacque proprio nel “clasico” di novembre, quello della famosa manita.
Il Real infatti si presentava al Camp Nou da capolista ma gli uomini di Mourinho subirono un’umiliante sconfitta e anche il sorpasso blaugrana in classifica. Da quel momento in poi il Barcellona è stato leader incontrastato della Liga riuscendo a raggiungere anche le 17 vittorie consecutive. Pochi i passaggi a vuoti degli uomini di Guardiola (solo 2 sconfitte) che con il passare dei mesi hanno legittimato la leadership.
Il Barcellona di Guardiola è la prima squadra spagnola a vincere tre titoli consecutivi dopo quello allenato da Johan Cruyff, che ne aveva vinti quattro, dal 1991 al 1994 e tengono aperta una striscia vincente che li porta a un passo dal record del club (quattro trionfi nazionali consecutivi a cavallo tra il '90 e il '94) e a due passi da quello assoluto (Real Madrid edizioni '60-'65 e '85-'90). E' la conferma di un dominio in patria iniziato con l'arrivo in panchina di Pep Guardiola e ben lungi dal potersi considerare esaurito, considerati i numeri pazzeschi di questa squadra, la qualità del gioco espresso e l'età media dei suoi attori principali.
Un successo ancora più gustoso, quello nella Liga 2010-11, perché conferma la superiorità del progetto catalano su quello del Real Madrid: i talenti "autoprodotti" battono le stelle comprate al mercato su tutta la linea, con l'unica eccezione della finale di Copa del Rey. Il Barcellona ha continuato a lanciare e cavalcare i ragazzi allevati a La Masia, mentre i blancos, in pieno stile Florentino Perez, la scorsa estate hanno aggiunto gente come Di Maria, Khedira e Ozil a una rosa già zeppa di fuoriclasse. Per non parlare del vero acquisto-bomba, quello di José Mourinho in panchina.
Ma la stagione dei blancos targati Mou, in campionato, è stata nettamente inferiore alle attese. E inferiore anche alla gestione Pellegrini, il tecnico che l'anno scorso chiuse la Liga con 96 punti, almeno 4 in più dello Special One, nella migliore delle ipotesi.
Portato a casa la Liga, il Barcellona ora può concentrarsi sulla finale di Champions League. Messi e compagni sono seriamente intenzionati a salire nuovamente sul tetto d’Europa e a riportare in terra catalana la coppa dalle grandi orecchie. Il Manchester United è avvisato.



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3 commenti:

Simone ha detto...

Anche se dovesse andare via Guardiola questa squadra continuerà a vincere e dominare. Una rosa di tutto rispetto e un settore giovanile che sforna giovani interessanti.
Credo che dominerà ancora per molti anni.

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Il Barcellona "rischia" seriamente di entrare nella storia come una delle squadre più forti di tutti i tempi...ciao!

Unknown ha detto...

Inarrivabili, semplicemente inarrivabili. Per adesso..