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domenica 22 maggio 2011

22 MAGGIO 2010, MOMENTI IRRIPETIBILI CHE NON DIMENTICHEREMO

Non capita tutti i giorni (anzi nel nostro caso non succedeva da un bel po’) di giocarsi una finale di Champions League e io sto scoprendo giorno per giorno cosa si prova, le sensazioni, le emozioni. I ricordi malinconici che si mescolano alle gioie, i gol che ci hanno fatto esultare si confondono con le amarezze, e poi quei due colori, quell’azzurro che s’intreccia col nero, che da sempre vuol dire passione, fede, ricordi di vita.
Perché l’Inter ti ha attraversato la vita, te l’ha riempita, ti ha consolato quando eri triste, ti ha rabbuiato quando eri felice, ti ha fatto gioire, incazzare, sognare ma non ti ha mai abbandonato. Perché l’Inter è stata sempre là accanto a te, perché l’Inter è una delle poche certezze che ti trascini dietro da quando avevi dieci anni ed è una certezza che porterai sempre con te, fino alla fine. Perché l’Inter è qualcosa che non puoi spiegare a chi non la vive. Col tempo abbiamo imparato a comprendere quegli sguardi stupiti di amici e parenti di fronte ai nostri gesti estremi, abbiamo provato a spiegare i nostri rituali, e ci siamo difesi dietro un diplomatico “Ti capisco. Chi non vive l’Inter certe cose non le può capire”. Certe cose non si possono capire e non si possono spiegare. Sono così, punto. E come voler spiegare perché piove il 15 agosto o perché tra tanti uomini lei ha scelto proprio te. L’Inter è un mistero, un bellissimo mistero. E quel mistero potrebbe regalarci una gioia immensa, “una gioia infinita, che dura una vita”. Siamo lì, a poche ore dall’evento. Guardateci, osservateci, stupitevi, ma non chiedeteci di spiegarvi cosa stiamo provando.
QUEL FANTASTICO PENSIERO CHIAMATO FINALE...


Col passare dei minuti si avvicina il grande evento, cresce la tensione ma anche le emozioni, quell’adrenalinica attesa per 90 minuti che aspettiamo e sogniamo da una vita. Non ci sarà un’altra vigilia così, non ci sarà un’altra partita così. Se fra un anno, o due o dieci l’Inter andrà di nuovo in finale di Champions League nulla sarà più come stavolta. Perché ora stiamo vivendo la nostra prima volta. La nostra prima finale di Champions League. La prima volta che i nostri sogni sono diventati realtà. Respirate amici nerazzurri, respirate. Perché un’aria così non la respireremo mai più.
LA FASE CRITICA (ovvero il Giorno della Vigilia)
Noi invece siamo qui ad aspettare una finale di Champions League. E l’aspettiamo con la stessa trepidante attesa di un appuntamento con una donna bellissima (diciamo Monica Bellucci, giusto perché Winnie l’ha citata ieri sera), con l’inconscia speranza che sia una serata stupenda e che non rimarremo delusi da questo incontro.
Negli ultimi giorni sto cercando di condividere con voi le mie emozioni, le mie sensazioni, ma come si fa? Come si può descrivere cosa si prova ad alzarti un sabato mattina col pensiero del Grande Giorno? Quali parole usare per dirvi cosa ho provato quando ho aperto la finestra e ho visto fuori un bel sole primaverile? Come spiegare il brivido nel respirare l’aria del Grande Giorno?
Comunque vada (toccatina, please) niente potrà toglierci la gioia di essere stati qui, di aver vissuto questa bellissima primavera, di aver lottato fino all’ultimo minuto per vincere tutto. Niente e nessuno potrà mai toglierci le emozioni che stiamo vivendo e che resteranno indelebili nel nostro cuore.
Io rimango sempre del parere che una vittoria è resa speciale dall’attesa che la precede.
Un giorno, fra qualche anno, racconteremo di quel sabato di maggio quando aspettavamo di salire sul tetto d’Europa e con gli occhi lucidi ricorderemo uno per uno questi istanti come se li avessimo vissuti il giorno prima.
E' IL GRANDE GIORNO !!!
Sembra passata una vita eppure è successo solo un anno fa. Il 22 maggio 2010 siamo saliti sul tetto d’Europa dopo 45 anni e quelle emozioni, quelle sensazioni, quei momenti rimarranno per sempre impressi nei nostri cuori.
Ho voluto riportare tre spezzoni di post scritti in quella indimenticabile settimana. Perché, come scrivevo nell’ultimo, una vittoria è resa speciale dall’attesa che la precede. E aspettare una Champions League attesa da quasi mezzo secolo è stato bellissimo e farà parte dei ricordi indelebili.
Stamattina avrei potuto scrivere tante cose ma non sarei mai riuscito a trasmettere le emozioni di quell’istante, né cosa ancora sto provando ora a distanza di un anno. Ecco perché ho voluto semplicemente riproporvi i pensieri di un anno fa. Ragazzi, è stato bello esserci, è stato bello viverlo, è stato bello aver provato delle emozioni irripetibili.
Inter Campione d’Europa!!! E noi c’eravamo!!! FORZA INTER !!!



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7 commenti:

Brother ha detto...

Ore indelebili impresse nella nostra mente. Speriamo di non fermarci e vincere sempre. Ciao.

Anonimo ha detto...

Proprio come quel 14 maggio 2000 per i biancocelestei! salutiiiii

Winnie ha detto...

Mamma mia quante emozioni tutte concentrate in quella sera. Se dovessimo raccontare tutto ciò che abbiamo vissuto e pensato in quei momenti ne verrebbe fuori un'enciclopedia infinita.
E' stato così bello che l'abbiamo capito nei giorni successivi cosa ci era capitato.

Nerazzurro ha detto...

A distanza di un anno mi sto accorgendo che è stato una bellissima emozione ma non l'abbiamo vissuta in pieno. La sera stessa Mourinho è andato via e già il giorno dopo abbiamo iniziato a discutere sul dopo-Mou e a pensare al futuro mentre per una volta potevamo cullarci sugli allori e pensare al futuro con più calma.

Winnie ha detto...

Nerazzurro ha ragione. Non ci siamo goduti in pieno la gioia per la vittoria ed è un peccato perchè quelle emozioni non le rivivremo più.

Winnie ha detto...

Entius, ma è vero che a fine mese molli il blog?

Entius ha detto...

Probabile. Ci sto riflettendo su e posso dirti che non è un'ipotesi remota.