Sapevo, anzi lo sapevamo tutti, che prima o poi saremmo arrivati a questa situazione. Sapevamo che vincerle tutte era impossibile, che questa squadra avesse alcune lacune d’organico e che prima o poi tutti i nodi sarebbero venuti al pettine.
E ieri siamo arrivati al dunque. La squadra ha dimostrato di non essere in grado di poter giocare ogni tre giorni e il problema di base è che tolti quei 13-14 titolari non abbiamo giocatori all’altezza. Purtroppo quando giochi con questa frequenza il turnover è importante. Ma con chi fai il turnover? Un conto è giocare con Milito, un altro con Pandev e Biabiany, non abbiamo un vice-Motta e Castellazzi non è Julio Cesar. Non voglio imputare tutte le colpe al nostro portiere di riserva ma su tutti e tre i gol presi ieri c’è una buona dose di responsabilità sua e inoltre non trasmette quella sicurezza al reparto difensivo che trasmette Julione.
E pur vero che la nostra difesa una volta perso Samuel non è stata più la stessa. Non vorrei dire una sciocchezza ma da quando non c’è più l’argentino noi prendiamo regolarmente gol ad ogni partita.
Infine l’attacco. Non so come ad agosto sia venuto in mente alla dirigenza che la squadra andava bene così e che la cessione di Balotelli non doveva essere rimpiazzata. Ma cosa più grave la nostra società continua ad essere convinta di questo e solo ieri Branca ha sostenuto che forse ci sarebbe bisogno di un’altra punta. Sene è accorto solo ad una settimana dalla fine del mercato? Bah.
Pensare che in tempi non sospetti il signor Benitez lo aveva detto: questa squadra ha bisogno di 4 rinforzi. Il tecnico spagnolo pagò questa sua dichiarazione con l’esonero (anche se i motivi dell’esonero erano ben altri) ma non aveva detto una baggianata e a conti fatti aveva ragione. Invece abbiamo fatto un solo acquisto. Ranocchia, 12 milioni di euro buttati in panchina. Se dovevamo spendere tutti questi soldi per il difensore genoano e poi farlo stare in panchina tanto valeva spendere meno e prendere un Materazzi qualsiasi e investire i soldi nell’acquisto di un attaccante di peso. Già, perché, è bene sottolinearlo ancora una volta, a noi non serve un’attaccante che faccia numero ma uno che faccia la differenza. Tanto per intenderci non ci serve un Arnautovic (anche se di questi tempi sarebbe stato utile pure lui) ma un Balotelli.
Infine vorrei porre l’accento sull’arbitraggio di ieri. Intanto mi suona strano che proprio nel momento in cui ci siamo rifatti sotto con il Milan ci sia stato mandato un arbitro non proprio favorevole nei nostri confronti e che infatti ha preso alcune decisioni dubbie ai nostri danni.
Precisiamo, l’Inter ieri avrebbe perso anche con un arbitro a favore ma il gol di Di Natale nasce da una punizione che non c’è e se l’arbitro avesse concesso il rigore netto che c’era su Cambiasso la partita poteva prendere un’altra piega. Inoltre se non ricordo male nel primo tempo c’era un fallo da ultimo uomo su Pandev lanciato a rete.
Insomma la sconfitta è tutta farina del sacco nerazzurro ma Morganti una spolveratina ce l’ha messa pure. Fermo restando che non dobbiamo dare colpe all’arbitro per una partita persa soprattutto per demeriti nostri. Era giusto un promemoria per ricordare a tutti che nella scalata alla vetta dovremo tener conto anche degli arbitraggi.
Ma prima di pensare agli arbitri dobbiamo pensare a noi stessi. Bisogna intervenire sul mercato e bisogna rialzare la testa. La squadra c’è, i sogni di rimonta sono ancora accesi. Ora spetta alla società e ai giocatyori non spegnerli.
E ieri siamo arrivati al dunque. La squadra ha dimostrato di non essere in grado di poter giocare ogni tre giorni e il problema di base è che tolti quei 13-14 titolari non abbiamo giocatori all’altezza. Purtroppo quando giochi con questa frequenza il turnover è importante. Ma con chi fai il turnover? Un conto è giocare con Milito, un altro con Pandev e Biabiany, non abbiamo un vice-Motta e Castellazzi non è Julio Cesar. Non voglio imputare tutte le colpe al nostro portiere di riserva ma su tutti e tre i gol presi ieri c’è una buona dose di responsabilità sua e inoltre non trasmette quella sicurezza al reparto difensivo che trasmette Julione.
E pur vero che la nostra difesa una volta perso Samuel non è stata più la stessa. Non vorrei dire una sciocchezza ma da quando non c’è più l’argentino noi prendiamo regolarmente gol ad ogni partita.
Infine l’attacco. Non so come ad agosto sia venuto in mente alla dirigenza che la squadra andava bene così e che la cessione di Balotelli non doveva essere rimpiazzata. Ma cosa più grave la nostra società continua ad essere convinta di questo e solo ieri Branca ha sostenuto che forse ci sarebbe bisogno di un’altra punta. Sene è accorto solo ad una settimana dalla fine del mercato? Bah.
Pensare che in tempi non sospetti il signor Benitez lo aveva detto: questa squadra ha bisogno di 4 rinforzi. Il tecnico spagnolo pagò questa sua dichiarazione con l’esonero (anche se i motivi dell’esonero erano ben altri) ma non aveva detto una baggianata e a conti fatti aveva ragione. Invece abbiamo fatto un solo acquisto. Ranocchia, 12 milioni di euro buttati in panchina. Se dovevamo spendere tutti questi soldi per il difensore genoano e poi farlo stare in panchina tanto valeva spendere meno e prendere un Materazzi qualsiasi e investire i soldi nell’acquisto di un attaccante di peso. Già, perché, è bene sottolinearlo ancora una volta, a noi non serve un’attaccante che faccia numero ma uno che faccia la differenza. Tanto per intenderci non ci serve un Arnautovic (anche se di questi tempi sarebbe stato utile pure lui) ma un Balotelli.
Infine vorrei porre l’accento sull’arbitraggio di ieri. Intanto mi suona strano che proprio nel momento in cui ci siamo rifatti sotto con il Milan ci sia stato mandato un arbitro non proprio favorevole nei nostri confronti e che infatti ha preso alcune decisioni dubbie ai nostri danni.
Precisiamo, l’Inter ieri avrebbe perso anche con un arbitro a favore ma il gol di Di Natale nasce da una punizione che non c’è e se l’arbitro avesse concesso il rigore netto che c’era su Cambiasso la partita poteva prendere un’altra piega. Inoltre se non ricordo male nel primo tempo c’era un fallo da ultimo uomo su Pandev lanciato a rete.
Insomma la sconfitta è tutta farina del sacco nerazzurro ma Morganti una spolveratina ce l’ha messa pure. Fermo restando che non dobbiamo dare colpe all’arbitro per una partita persa soprattutto per demeriti nostri. Era giusto un promemoria per ricordare a tutti che nella scalata alla vetta dovremo tener conto anche degli arbitraggi.
Ma prima di pensare agli arbitri dobbiamo pensare a noi stessi. Bisogna intervenire sul mercato e bisogna rialzare la testa. La squadra c’è, i sogni di rimonta sono ancora accesi. Ora spetta alla società e ai giocatyori non spegnerli.
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5 commenti:
Bella analisi, direi quasi perfetta. La difesa in effetti senza Samuel non è più la stessa, sull'attacco sono 7 mesi che ci stiamo esprimendo, così come sulle lacune di una rosa che non ha ricambi all'altezza.
E sugli arbitri... Vabbè, lasciamo stare che è meglio.
Moratti e Branca ci hanno messo 7 mesi per capire che questa squadra aveva bisogno di un'attaccante. Sapete qual'è il mio timore? Che alla fine arriverà l'Arnautovic o il Toni della situazione. Ovvero un'attaccante che faccia solo numero nel reparto offensivo.
Winnie, ho lo stesso timore. In 7 giorni non c'è tempo per intavolare una trattativa per qualche giocatore di livello. Ci accontenteremo del primo che passa.
Samuel è la punta di diamante della difesa. Senza di lui si balla un pò di più ma non dimentichiamo gli altri grandi nomi della retroguardia interista.saluti laziali
Si parla di Castaignos e Luis Fabiano, oltre che di un colpo a centrocampo in sostituzione del partente Muntari (finalmente). Il nome caldo? Kharja :D
Le squadre si fanno a luglio e agosto, non a gennaio..Branca e Moratti hanno fatto una grande, grandissima cazzata, e questo varrà anche se per miracolo si dovesse centrare lo scudetto (la Champions manco a parlarne, non mettiamoci cose strane in testa).
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