Partita contro una squadra coreana, l’arbitro si chiama Moreno. E’ bastato l’associazione Corea-Moreno per far scattare subito tristi presagi. Ma noi non siamo l’Italia, anzi di italiano abbiamo ben poco. Solo un paio di ragazzi.
Oggi pomeriggio l’Inter affronterà i coreani del Seongnam, campioni d’Asia, nella semifinale del Mondiale per Club, penultimo appuntamento di questo 2010 che ci deve regalare quest’ultima bellissima gioia. L’eliminazione dell’Internacional pone in discesa la nostra strada ma non dobbiamo commettere errori. A questo punto il Mondiale per Club è più difficile perderlo che vincerlo ma attenzione perché il filo che separa una vittoria da una sconfitta può essere molto sottile.
Benitez per la prima volta quest’anno si ritrova con praticamente tutta la squadra a sua disposizione. Ci sarà Milito, ci sarà Maicon, ci sarà Chivu, quasi certamente ci sarà anche Julio Cesar. Finalmente il tecnico spagnolo potrà schierare la squadra ideale senza essere costretto a dare fiducia ai ragazzini. Gli indizi degli ultimi giorni fanno pensare che la difesa sarà composta da Maicon e Chivu sugli esterni e Samuel e Cordoba al centro, in mezzo al campo Zanetti, Cambiasso e Stankovic con Sneijder che agirà dietro le due punte Eto’o e Milito. Queste le indicazioni ma l’importante è aver recuperato tutti e di poter scegliere liberamente senza guardare la lista degli indisponibili.
Ora che ci sono tutti non abbiamo più alibi. Possiamo vincere, dobbiamo vincere, vogliamo vincere. Il Seongnam è un avversario da non sottovalutare ma assolutamente non da temere. Noi siamo l’Inter, noi siamo i Campioni d’Europa, noi siamo quelli della Tripletta. Noi non l’abbiamo dimenticato ed è venuto il momento di ricordarlo anche al mondo intero.
Sull’importanza della sfida è inutile che mi soffermi. Benitez e l’Inter si giocano tutto in queste due partite. Si giocano un Mondiale per Club, un’occasione d’oro che quasi certamente non ricapiterà mai più. Basterebbe solo questo a motivare i nostri ragazzi. C’è l’occasione di chiudere alla grande una annata già storica di suo, c’è l’occasione di ammutolire tutti critici e i gufi, c’è l’occasione di fare la storia.
La storia la stiamo già facendo, la stiamo già vivendo. Perché non capiterà più (o comunque non capiterà nel futuro prossimo) di andare a giocarsi un Mondiale per Club dopo un triplete. Le alterne fortune di questi ultimi mesi hanno avvilito la ciurma nerazzurra. Mi pare di vedere meno entusiasmo, meno aspettative verso questo Mondiale. Ed è un peccato. Perché un giorno racconteremo tutto questo e potremo concludere i nostri racconti con un orgoglioso “io c’ero”. Come quella sera di maggio quando festanti andavamo in giro con la macchina e mio fratello si sporse dal finestrino e urlò “Ragazzi questa è la storia” e dal finestrino di dietro un’amica gli rispose “E noi la stiamo vivendo”.
Si la stiamo vivendo. E comunque vada rimarranno le emozioni e quell’orgoglioso “io c’ero”. E ora basta chiacchiere, in alto i cuori nerazzurri, la storia ci aspetta.
Oggi pomeriggio l’Inter affronterà i coreani del Seongnam, campioni d’Asia, nella semifinale del Mondiale per Club, penultimo appuntamento di questo 2010 che ci deve regalare quest’ultima bellissima gioia. L’eliminazione dell’Internacional pone in discesa la nostra strada ma non dobbiamo commettere errori. A questo punto il Mondiale per Club è più difficile perderlo che vincerlo ma attenzione perché il filo che separa una vittoria da una sconfitta può essere molto sottile.
Benitez per la prima volta quest’anno si ritrova con praticamente tutta la squadra a sua disposizione. Ci sarà Milito, ci sarà Maicon, ci sarà Chivu, quasi certamente ci sarà anche Julio Cesar. Finalmente il tecnico spagnolo potrà schierare la squadra ideale senza essere costretto a dare fiducia ai ragazzini. Gli indizi degli ultimi giorni fanno pensare che la difesa sarà composta da Maicon e Chivu sugli esterni e Samuel e Cordoba al centro, in mezzo al campo Zanetti, Cambiasso e Stankovic con Sneijder che agirà dietro le due punte Eto’o e Milito. Queste le indicazioni ma l’importante è aver recuperato tutti e di poter scegliere liberamente senza guardare la lista degli indisponibili.
Ora che ci sono tutti non abbiamo più alibi. Possiamo vincere, dobbiamo vincere, vogliamo vincere. Il Seongnam è un avversario da non sottovalutare ma assolutamente non da temere. Noi siamo l’Inter, noi siamo i Campioni d’Europa, noi siamo quelli della Tripletta. Noi non l’abbiamo dimenticato ed è venuto il momento di ricordarlo anche al mondo intero.
Sull’importanza della sfida è inutile che mi soffermi. Benitez e l’Inter si giocano tutto in queste due partite. Si giocano un Mondiale per Club, un’occasione d’oro che quasi certamente non ricapiterà mai più. Basterebbe solo questo a motivare i nostri ragazzi. C’è l’occasione di chiudere alla grande una annata già storica di suo, c’è l’occasione di ammutolire tutti critici e i gufi, c’è l’occasione di fare la storia.
La storia la stiamo già facendo, la stiamo già vivendo. Perché non capiterà più (o comunque non capiterà nel futuro prossimo) di andare a giocarsi un Mondiale per Club dopo un triplete. Le alterne fortune di questi ultimi mesi hanno avvilito la ciurma nerazzurra. Mi pare di vedere meno entusiasmo, meno aspettative verso questo Mondiale. Ed è un peccato. Perché un giorno racconteremo tutto questo e potremo concludere i nostri racconti con un orgoglioso “io c’ero”. Come quella sera di maggio quando festanti andavamo in giro con la macchina e mio fratello si sporse dal finestrino e urlò “Ragazzi questa è la storia” e dal finestrino di dietro un’amica gli rispose “E noi la stiamo vivendo”.
Si la stiamo vivendo. E comunque vada rimarranno le emozioni e quell’orgoglioso “io c’ero”. E ora basta chiacchiere, in alto i cuori nerazzurri, la storia ci aspetta.
FORZA INTER !!!
Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!
1 commento:
Quando te ne esci con queste frasi e questi post da motivatore sei mitico.
Cazzo, sì, possiamo, vogliamo, dobbiamo vincere. Con Seongnam e Mazembe non abbiamo alternative.
Altrimenti torneremo a diventare la barzelletta d'Italia e il triplete diventerà un ricordo lontano.
Posta un commento