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sabato 27 settembre 2008

E' SEMPRE MOURINHO SHOW

Chi si aspettava un Josè Mourinho concentrato sul derby sarà rimasto deluso. Il tecnico portoghese oggi pomeriggio ha dato vita all'ennesimo show in conferenza stampa.
Invece di soffermarsi sul derby, il primo da allenatore dell'Inter, (che definisce "una partita normale") si lascia andare a un paio di affondi.
Il primo affondo, a Beretta, che gli rimproverato mancanza di rispetto nella scelta di non presentarsi ai giornalisti mercoledì sera. "Beretta ha parlato con me allo stadio e non mi ha detto niente. Se dopo ha detto qualcosa alla stampa a me non l'ha detta. Forse ha bisogno di lavorare un po' sulla personalità. Ha paura di parlare con i colleghi e poi parla alla stampa? E' un po' strano per me".
Poi attacca Ranieri "Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire 'good morning' e 'good afternoon'. Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è Moratti, il presidente e nessun altro".
E infine affondo finale per il calcio italiano "Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente".
Avrei preferito un Mourinho più tranquillo e meno spavaldo. Il derby è pur sempre una partita delicata e certe dichiarazioni sarebbe meglio evitarle alla vigilia di una stracittadina. Ma purtroppo Mourinho è così. Prendere o lasciare. E noi l'abbiamo preso...


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