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venerdì 15 febbraio 2008

RONALDO AL CAPOLINEA?

E sembrava importantissima una rete di Ronaldo”. Cantava Vecchioni qualche anno fa. Quanti gol di Ronaldo ci sono sembrati importantissimi? Il primo realizzato col Bologna, quello realizzato a Parigi nella finale di Coppa Uefa, o quello che non segno il fatidico 5 maggio, ultima apparizione del Fenomeno in nerazzurro, quel gol che avrebbe potuto cambiare la storia nerazzurra. Sapete qual è la realtà? Ognuno dei 59 gol realizzati dal Fenomeno con la maglia dell’Inter ci sono sembrati importantissimi, fondamentali, indispensabili. Ronaldo per 5 stagioni non è stato un giocatore dell’Inter è stato l’Inter. Abbiamo tifato per lui, gioito per ogni prodezza, pianto insieme a lui quando il ginocchio fece crac, l'abbiamo aspettato, sostenuto, incoraggiato e quando è tornato il vecchio Ronaldo ci ha voltato le spalle e se ne è andato senza dire nemmeno “grazie”.
Questo scrivevo un anno fa quando l’ex Fenomeno nerazzurro era in procinto di vestire la maglia rossonera. Ronaldo sarebbe potuto entrare per sempre nell’Olimpo nerazzurro. Ma ha deciso di andarsene a Madrid, ma ha deciso di tornare in Italia nell’unica squadra in cui non poteva e non doveva andare, ma ha deciso di festeggiare un gol nel derby. Ecco perché in molti provano per lui un sentimento di amore e odio. Amore per quello che ci ha regalato in 5 anni nerazzurri, odio per quelo che ha fatto dopo.
Mettiamo subito le cose in chiaro: non rientro tra quelli che sono contenti per l’incidente capitato a Ronaldo. Anche se in
qualche post ho espresso soddisfazione per i suoi infortuni mi riferivo a infortuni di piccola identità, acciacchi, guai muscolari e roba del genere. Un infortunio serio non l’auguro a nessuno. L’altra sera il mio primo pensiero è andato a quell’aprile 2000 quando all’Olimpico il Fenomeno (allora era ancora un Fenomeno) crollò a terra per lo stesso infortunio. Quello che mi fa molto felice invece è che il grande ed infallibile Milan Lab abbia ciccato clamorosamente gestendo in malo modo una condizione fisica non certo perfetta. Anche se i rossoneri non l'ammetteranno mai, la struttura dei (presunti) miracoli rossoneri non è esente da colpe nell'infortunio all'attaccante.
Il brasiliano era ormai al declino. Non era più quel fuoriclasse ammirato negli anni scorsi. La sua carriera era al capolinea ma chiuderla così, non è bello. Ecco perché gli auguro di riprendersi, di tornare 5 minuti in campo, prendersi una standing ovation e poi andarsene via.
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Certi amori non si dimenticano,
ma nemmeno certi tradimenti

Anonimo ha detto...

Anche se non c'entra nulla con Ronaldo, pongo alla Vostra attenzione questo articolo, tratto da www.antiinformazionejuve.blogspot.com :

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A PENSAR MALE SI FA PECCATO, MA...

Moratti è amico di CESARE GUSSONI (imprenditore milanese come lui e nuovo presidente AIA), il quale nel novembre 2006 fu sostenuto da ABETE e dallo stesso Moratti affinchè venisse eletto (doveva battere la concorrenza di Marcello Nicchi), facendogli ottenere così 173 voti contro 117. Indignati, i rappresentanti della Lega uscirono dalla sala al momento della votazione, perché quel posto spettava alla Lega.
Per effetto del voto di lista, con lui venne eletto Vice Presidente Bruno Di Cola (Avezzano) e Responsabile del Settore Tecnico Maurizio Mattei (Macerata).

GLI AFFARI CON MORATTI
Al di fuori dello sport, Gussoni è un imprenditore di successo nel campo degli imballaggi, ed è stato anche presidente dell`Istituto Nazionale del settore.
E’ proprietario dello SCATOLIFICIO MODERNO SAS DI C.GUSSONI E L.VANZINI & C di Varese e usa molto LE MATERIE PLASTICHE che, scientificamente vengono separate in due grandi famiglie: termoplastiche e termoindurenti. Si calcola che il 44,8% della produzione totale di imballaggi è riservata al settore carta-cartone, il 41,3% ALLA PLASTICA, il 10,3 ai poli-accoppiati e il 3,4 al metallo. Si stima che nel settore della plastica si producano oltre un miliardo di pezzi ogni anno e che la sua fabbrica di imballaggi sia una delle più importanti in Europa. Tuttavia, PER FARE LA PLASTICA OCCORRE IL PETROLIO che viene messo all'interno di enormi torri, scaldato e fatto bollire: in questo modo le varie sostanze si separano e si sistemano all'interno della torre in posizioni diverse. Si ottengono così gas, benzine, cherosene, nafta e un prodotto chiamato virgin nafta da cui derivano le plastiche.
Moratti possiede la raffineria “Saras” di Sarroch (CA), una delle più importanti del Mediterraneo e fornisce a Gussoni molta materia prima per la sua attività industriale.

COINCIDENZE
La figlia del nostro eroe, Annalisa Gussoni (nominata dal sindaco di Milano LETIZIA MORATTI, Dirigente Servizio Bonifiche Ambientali del Comune di Milano) il 03.03.2003 alle ore 15.00 presso la facoltà di Giurisprudenza di Milano (dove – GUARDA CASO - docente a contratto di “Diritto” c’era ancora (SIGH!) un altro eroe della banda, tale GUIDO ROSSI), presenta una Tesi dal titolo: “Il ruolo del Comune nel procedimento per le attività di Bonifica - il caso di Milano”.

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Uno che non è interista, che conclusioni potrebbe trarre da tutto questo?