Tra i tantissimi video che circolano sul web in questi giorni riguardo la splendida serata di martedì, mi è capitato di guardarne uno in cui alcuni tifosi nerazzurri, usciti dallo stadio dopo il 3-2 del Barcellona, chiedono di rientrare dentro San Siro dopo il gol di Acerbi che riapre il discorso qualificazione.
Ovviamente, nonostante le insistenze, gli addetti allo stadio impediscono ai tifosi di rientrare dentro (e fanno bene, diobono, non si abbandona l’Inter, mai!!!).
Ecco, secondo me, uguale trattamento andrebbe riservato ai moltissimi tifosi che sono scesi troppo presto dal carro “scudetto nerazzurro”. Non ci credevate più? Avete scelto di scendere dal carro? Perfetto, nessun problema, ma non vi venga in mente ora di voler risalire.
Il sottoscritto è stato tra i pochi che non ha mai mollato l’idea. Per dire una settimana fa scrivevo “Perché volenti o nolenti la speranza scudetto non è ancora tramontata, perché finché c’è campionato c’è speranza, perché possiamo sempre sperare-sognare-credere in un 5 maggio altrui(…), in una “Fatal Parma” (…), che piova a Napoli (…). Sognare non costa nulla e crederci fino alla fine costa ancora meno.”
Il discorso scudetto era segnato, ma io non ho mai smesso di credere che potesse succedere l’imponderabile, l’inaspettato, l’impossibile. Spesso e volentieri è andata male, ma stavolta, chissà, forse potrei aver ragione io.
Intanto siamo tornati a -1 dal Napoli. Siamo lì a fargli sentire il fiato sul collo, a mettergli pressione. Il mio primo pensiero (ma leggendo sui social mi sono accorto che non è stato solo il mio) è stato: quanto pesa a questo punto quel rigore non dato contro la Roma? E quanto pesano quei due punti persi in modo sciagurato contro il Parma?
Se il campionato finisse oggi, avremmo perso lo scudetto per un punto. Un punto che si tradurrebbe in un rigore non dato e due punti persi per colpa nostra (sorvoliamo su altri punti persi in maniera sciagurata e su rigori e decisioni arbitrali che hanno inciso in questo campionato).
Vabbè, non importa, per il momento guardiamo avanti: ci sono altri 180 minuti di passione. Credo che la giornata veramente cruciale sia la prossima. Il Napoli va a Parma che cerca punti per salvarsi, noi ospitiamo la Lazio in cerca di punti per la qualificazione alla Champions League. Un ostacolo insidioso per entrambi, lo scudetto potrebbe decidersi lì. Sebbene Cagliari (per il Napoli) e Como (per l’Inter) all’ultima giornata non sono avversari da sottovalutare. Se pensiamo che il Genoa andava a Napoli senza grossi stimoli e con una squadra largamente rimaneggiata e ha strappato un’incredibile punto.
Mi piace sottolineare una cosa. Se siamo qui a parlare di scudetto, ad essere ringalluzziti dopo la giornata di campionato appena conclusa (in realtà non è ancora conclusa perché stasera giocano Venezia-Fiorentina e Atalanta-Roma), gran parte del merito va alle sempre criticate e denigrate seconde linee. Se siamo tornati ad un punto dal Napoli è merito di De Vrij attentissimo in difesa, di Darmian e Carlos Augusto che hanno corso come Dumfries e Dimarco, di Asllani che ha fatto il Calhanoglu a tutti gli effetti, di Zielinski che finalmente è tornato ai livelli partenopei, alla sorpresa Zalewski (lo riscattiamo, vero?), a Taremi e Correa che qualcosina là davanti l’hanno fatta (più Taremi che Correa, per la verità, ma entrambi, come si suol dire, hanno portato la pagnotta a casa).
Non pensate che fosse così scontato vincere a Torino. Anzi dopo le enormi fatiche fisiche ed emotive di martedì sera, in molti pensavano che avremmo lasciato punti in terra piemontese. Per fortuna, i nostri ragazzi non erano dello stesso parere.
Lo so, qualcuno di voi avrebbe preferito che queste ultime 2-3 giornate di campionato fosse state di preparazione per la grande finale di Champions League. E invece toccherà spendere altre forze fisiche e mentali per cercare di portare a casa anche lo scudetto. Qui non si molla nulla, l’hanno sempre detto, ma in pochi gli hanno, anzi gli abbiamo, dato ascolto. E ora per favore non spingete che sul carro non vi ci vogliamo più. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
Vuoi rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti? Clicca qui
Nessun commento:
Posta un commento