Buonasera a tutti, papino è impegnato, sta studiando. Non ho capito cosa, so solo che appena mi avvicino per giocare, subito dice “Amore, papino sta studiando, giochiamo dopo”. E poi ovviamente “dopo” non arriva mai.
Papino sta studiando, dicevamo, e quindi tocca a me scrivere di Inter-Monza, partita molto molto sofferta. Papino a fine partita era parecchio distrutto. Non vorrei esagerare, ma mi è sembrato più distrutto ieri sera, che dopo una giornata di lavoro.
Eppure la serata sembrava mettersi bene, giocavamo con l’ultima in classifica, non avrebbero dovuto esserci problemi. Tant’è che papino finisce di mangiare la pizza con un po’ di ritardo e si siede sul divano che già stanno giocando da qualche minuto.
Lo vedo che è tranquillo, rilassato. Non si innervosisce quando gli chiedo di mettermi le canzoncine.
Addirittura l’Inter segna, ma l’arbitro lo annulla perché il nostro giocatore ha toccato il pallone con la mano (e non si fa!!!). Poco dopo segna il Monza. Papino si mette le mani in faccia e mormora qualcosa (mi sa che non era qualcosa di bello). A questo punto papino inizia ad agitarsi. Quando poi arriva il secondo gol del Monza, eccolo che inizia a borbottare cose che non capisco, ma che secondo me non solo belle cose (io sono intelligente, lo capisco dalla faccia che fa papino). Mentre papino continua a borbottare e a prendere a pugni il divano, ecco che arriva il gol di Anautovic… Annautovic… insomma, ci siamo capiti.
Nell’intervallo papino è più tranquillo. O perlomeno così mi sembra. Lo vedo che va in cucina da mia mamma per dirle che porta sfortuna perché prima della partita si era lamentata che lui pensava già alla partita e non la aiutava.
Inizia il secondo tempo. Papino si siede sul bordo del divano, si alza, si siede, si agita, muove le braccia, parla da solo. Poi Cialagogu... insomma quello lì, segna il 2-2 e papino esulta felice, mi abbraccia e mi fa fare due giravolte. Dopo che mi ha poggiato sul divano, ricomincia ad agitarsi. Batte le mani, urla “dai, dai, dai”, sia alza e si siede continuamente. Ad un certo punto Lautaro tira, il portiere riesce a parare. Ma ha parato dopo che la palla era entrata quindi è gol. Papino è al settimo cielo (si dice così, giusto?), felice, felice, felice.
Nel frattempo a me viene sonno. Mi poggio sul divano e chiudo gli occhi. Papino mi copre con la coperta e mi dice “Buonanotte”. Prima di addormentarmi riesco a vedere che è seduto sul divano, sta fermo, ma si vede che non è tranquillo (io sono intelligente, lo vedo quando papino non è tranquillo).
Quindi abbiamo vinto. È stata una partita sofferta, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo ancora primi in classifica (almeno così mi è sembrato di capire), ma il Napoli è dietro di un punto soltanto. Speriamo che la prossima volta vinciamo facile, se no papino si agita e si stanca parecchio. E a me dispiace se papino si stanca.
Ora vado di là perché mi sa che qualcuno ha portato la pizza. O almeno così mi è sembrato di capire, visto che ho sentito papino che diceva che “quelli là hanno preso quattro pizze in casa”. Ma chi sono quelli là? E poi, in casa di chi? Scusate, vado a vedere. Ci sentiamo presto.
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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2 commenti:
Amore, prima o poi toccherà anche a te soffrire per l'Inter. E ti accorgerai che è una gran fatica tifare Inter.
Più che una fatica è un lavoro usurante. Dovremmo chiedere la pensione anticipata, secondo me.
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