Sono passati cinque giorni, ma la gioia e l’emozione per lo scudetto conquistato lunedì sera non accennano minimamente a scemare. Proprio oggi pomeriggio, dopo aver visto per l’ennesima volta sui canali social della nostra squadra il video del trionfo nerazzurro sulle note di “Nessun Dorma” e dopo essermi emozionato per l’ennesima volta, cercavo inutilmente di convincere mia moglie che è praticamente impossibile rimanere insensibili difronte a cotante emozionanti immagini. Ovviamente mia moglie, che segue il calcio in modo molto molto distaccato, non ha accennato alcuna reazione emotiva al video (e molto gentilmente ha evitato di fare commenti sulle mie reazioni emotive).
In fondo, come le ho spiegato in più di un’occasione, comprendo facilmente che ciò che proviamo noi tifosi possa risultare sciocco e banale agli occhi di chi tifoso non è. Per capire certe emozioni, per provarle, bisogna essere tifosi. Tifosi come noi.
Ma non c’è tempo per cullarsi sul trionfo, c’è da concludere nel migliore dei modi questo campionato che ci ha visto assoluti protagonisti (è bastato guardare Juventus-Milan oggi pomeriggio per capire la differenza abissale che c’è tra noi e le nostre dirette rivali, più o meno la differenza che c’è tra Miriam Leone e Gegia).
Domani all’ora di pranzo ospiteremo il Torino di Juric, in una partita che sarà il preludio ai festeggiamenti per il trionfo tricolore. Una partita, quella di domani, che sarà storica per tanti motivi. Perché, come detto, sarà la prima dopo la conquista matematica dello scudetto della seconda stella, perché per la prima volta avremo una terna arbitrale tutta al femminile (il direttore di gara Maria Sole Ferrieri Caputi sarà affiancata dalle assistenti Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti), perché il Torino accoglierà l’Inter in campo col “pasillo de honor”, cosa che non succede quasi mai in Serie A (rendere onore all’avversario non fa parte della mentalità italiana).
Simone Inzaghi è alle prese con qualche defezione. Dumfries è squalificato, Acerbi e Dimarco sono acciaccati. Inoltre non è escluso che il Grande Simone voglia dare spazio a qualche seconda linea. In porta ci sarà sicuramente Sommer, in difesa Pavard, De Vrij e Acerbi dovrebbero comporre il pacchetto difensivo. A centrocampo sugli esterni spazio a Darmian e Buchanan, mentre in mezzo Barella è l’unico sicuro di una maglia titolare. Per le altre due maglie doppio ballottaggio Clahanoglu-Asslani e Mkhtaryan-Frattesi con l’albanese e l’azzurro favoriti sul turco e l’armeno. Altro ballottaggio in attacco: Arnautovic-Lautaro Martinez, chi dei due affiancherà Thuram?
Ma aldilà di chi scenderà in campo domani, sarà importante dare il massimo e onorare al meglio il trionfo appena conquistato con una prestazione da grande squadra, dando conferma con 90 splendidi minuti che, sì, i più forti dell’Italia siamo proprio noi. E ovviamente ogni grande prestazione va suggellata con una bella vittoria. Vincere domani pomeriggio sarà, o perlomeno dovrebbe essere, un passaggio obbligatorio. Anche perché in casa abbiamo rimediato due pareggi nelle ultime tre partite e bisognerebbe un po’ invertire questo trend. Noi, miei cari ragazzi campioni d’Italia, ci contiamo tanto. Mi raccomando, non deludeteci. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
1 commento:
Mi auguro che i ragazzi non si siedano sugli allori, bisogna chiudere in modo trionfale questo campionato.
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