ARTICOLI RECENTI

martedì 26 marzo 2024

ASSOLTO PER INSUFFICIENZA DI PROVE !!!

“Ritenuto pertanto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata P.Q.M. di non applicare le sanzioni previste dall’art. 28 CGS nei confronti del calciatore Francesco Acerbi (Soc. Internazionale)". 
Si conclude con un nulla di fatto la vicenda Acerbi-Juan Jesus che ha tenuto banco per più di una settimana. Il giudice sportivo Mastrandrea ha ritenuto di non avere in mano elementi sufficienti per poter sanzionare il difensore nerazzurro e pertanto ha preso la decisione più logica. 
Attenzione, ciò non vuol dire che Juan Jesus si sia inventato tutto o che Acerbi non abbia pronunciato quelle parole, semplicemente non ci sono prove. Non c’è una ripresa televisiva che mostri il labiale del difensore interista, non c’è un testimone tra i giocatori che abbia sentito pronunciare quella frase, l’arbitro non ha visto né sentito nulla. Non avrebbe avuto senso punire un giocatore su una ipotesi di reato. 
 Anche se qualche dubbio rimane. Possibile che tra giocatori in campo, arbitro, guardalinee, quarto uomo, ufficiali di gara, gente a bordocampo, nessuno abbia sentito nulla? Sinceramente mi viene il dubbio che forse quella frase, quella parola, Acerbi non l’abbia mai pronunciata e che Juan Jesus, in piena concitazione del momento e furore agonistico abbia frainteso o sentito male. 
Vabbé, è facile parlare comodamente seduto dietro una tastiera di un computer e sparare sentenze. Ciò che conta sono, ahimé, i fatti. I fatti dicono che non ci sono prove concrete che possano dimostrare che Acerbi abbia pronunciato quelle parole e quella frase e in assenza di prove il giudice sportivo non ha potuto fare altro che non squalificare il giocatore (attenzione, ho scritto “non squalificare” non “assolvere”, le parole sono importanti). Cosa è realmente successo lo sanno solo Juan Jesus e soprattutto Acerbi, noi, come detto e ripetuto, non possiamo fare altro che prendere atto della decisione del giudice sportivo. 
Decisione che dimostra ancora una volta l’inutilità dei social (e purtroppo non solo di quelli) e di come siamo tutti bravi a sparare sentenze da dietro una tastiera di un computer. Si parlava di 10 giornate, di squalifiche esemplari, Acerbi era stato disegnato come un mostro, la condanna era stata emessa ancora prima di fare il processo. E se qualcuno si permetteva di dire “sì, ok, ma le prove?” subito era stato criticato, bollato come ignorante, stupido, incapace. 
Inutilità dei social che è stata confermata anche in queste ultime ore, dopo la sentenza, con gente che parla di complotto, di Marotta League, sostengono che Acerbi è stato graziato, che la decisione del giudice sportivo è priva di ogni logica. Evidentemente questi signori hanno difficoltà di lettura, oppure di comprensione del testo letto (capita, sapete?), o magati di comprensione dell’italiano (siete sicuri che tutti capiscano l’italiano?). 
In assenza di prove certe un giudice non può condannare qualcuno. E come se Tizio accusa Caio di aver ucciso Sempronio. Che facciamo? Mettiamo Caio in prigione solo perché Tizio l’accusa di aver commesso l’omicidio? Per carità, è vero anche il contrario, Caio ha ucciso veramente Sempronio, ma non essendoci le prove il giudice è costretto a non condannare Caio. Ma non per questo il giudice è uno corrotto o siamo tutti vittime di un complotto. 
Tornando a noi, credo si sia ingigantito troppo la vicenda, se ne è parlato troppo, si è andati ben oltre ogni misura e questa “condanna preventiva” alla fine si rivelata solo una bolla di sapone. Qualcuno, giustamente, sottolinea il fatto che si sia persa un’occasione buona per dare un segnale. Forse è vero, ma è anche vero che non si può sparare a caso, su un giocatore qualsiasi, solo per dare un segnale. I segnali vanno dati su fatti concreti, non su ipotesi o fatti non concreti. Altrimenti non servono assolutamente a nulla. 
La reazione sui social della moglie di Acerbi....
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.


7 commenti:

Nicola ha detto...

L'hanno letteralmente riempito di merda per 10 giorni e alla fine...
Son tutti bravi a parlare, a fare chiacchiere, ma servono i fatti, le prove, altrimenti sono solo parole.

Nicola ha detto...

"I segnali vanno dati su fatti concreti". Quante giornate di squalifica prese Sarri quando diede del "frocio" a Mancini? E quando De Rossi chiamo "zingaro di merda" Mandzukic? Si girano dall'altra parte quando succedono fatti concreti e poi pretendono giustizia su "presunte" offese.

Alex ha detto...

Vergogna!!! Era la giusta occasione per dare un bel segnale. E invece a trionfare é stata ancora una volta la mafia nerazzurra.

LadyMarianne ha detto...

Credo che ci siano pochi dubbi sul fatto che Acerbi abbia insultato Juan Jesus (che necessità avrebbe JJ di mentire? ).
Ma se nessuno ha visto o sentito nulla, una condanna sarebbe stata una farsa e un precedente molto pericoloso.
Giusto così, piaccia o no.

BlackWhite ha detto...

Era un esito scontato. Il fatto che nessuno abbia sentito nulla (possibile? Con tutte le telecamere e i microfoni che ci sono) é la conferma del clima omertoso e mafioso che c'è.

Entius ha detto...

Sentire un tifoso juventino parlare di clima omertoso e mafia fa sempre il suo effetto...

Collettivo Contro i Ladri di Scudetti ha detto...

Vergognoso l'atteggiamento di Acerbi. Prima chiede scusa, poi si inventa una stronzata assurda per salvarsi il culo.
Il giudice sportivo poteva fare poco, ma il difensore nerazzurro avrebbe potuto fare tanto.