- Buonasera Alter. Chissà perché mi aspettavo una tua visita in questi giorni.
- Direi che era abbastanza scontata. Con un’Inter così bella, così travolgente, così entusiasmante come facevo a non venirti a trovare qui per fare quattro chiacchiere?
- Stiamo facendo un campionato eccezionale. Venti vittorie in ventiquattro gare, miglior attacco, miglior difesa, 9 punti di vantaggio sulla Juventus con una partita in meno. Finora abbiamo fatto un percorso che sfiora la perfezione. Onestamente inizio ad avere anche qualche difficoltà nel tenere un profilo basso. Hai voglia di dire che la stagione è lunga e ancora tutto può succedere.
- E i numeri non esprimono al 100% la forza di questa squadra e di questo gruppo. Simone Inzaghi sta facendo un lavoro pazzesco. Ha dato una solidità e una compattezza a questo gruppo davvero straordinaria. Tutti danno il massimo e giocano al massimo delle loro potenzialità. Probabilmente noi siamo di parte, ma vedere giocare questa squadra è sempre uno spettacolo. Ormai diamo spettacolo come un Real o un City. E non mi sembra eccessivo come paragone.
- Verissimo. No, no, nessun paragone eccessivo. E considera che non tutti sono dei super campioni. Facile parlare dei Lautaro Martinez, dei Calhanoglu, dei Pavard, ma qui c’è gente che non gli avremmo dato una lira e invece… Mi vengono in mente Darmian e Acerbi, due che sembravano sul viale del tramonto e che invece si stanno rivelando preziosi. E poi Mkhitaryan, che nonostante l’età è una pietra miliare di questo centrocampo. A questi aggiungiamo la crescita dei Dimarco, dei Barella, dei Bastoni, anche dei Thuram. Chi se lo immaginava che il francese fosse così forte e potesse essere così decisivo.
- Pensare che questa estate ci stavamo stracciando le vesti per Lukaku…
- Lukaku chi? Non mi ricordo di questo giocatore. Chi è? Uno dei tanti bidoni che volevano rifilarci?
- Lasciamo stare che è meglio.
- Ora martedì abbiamo questo impegno europeo contro l’Atletico Madrid. Sinceramente aspetto con ansia e interesse questa sfida perché sarà fondamentale per capire quanto siamo forti a livello europeo, se potremo giocarcela alla pari con le altre big come Manchester City, Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco.
- L’Europa è sempre da prendere con le pinze. Secondo me in campo internazionale molto viaggia sul filo dell’imprevisto, della fortuna, dell’episodio favorevole o sfavorevole. Il filo che separa il successo dalla sconfitta è sottile, molto sottile.
- Certo, su questo sono d’accordo. Azzecchi una partita è sei dentro, la sbagli e sei fuori. Mi viene in mente lo scorso anno, pescammo una serie di avversarie non impossibili e siamo arrivati in finale. Magari quest’anno succede l’inverso. Però, faccio un esempio, arrivi ai quarti o in semifinale, trovi un Real o un City e te la giochi ad armi pari, a testa alta, senza paura. Ecco, per me anche quello sarebbe un successo, indipendentemente se riesci a superare il
turno oppure no.
turno oppure no.
- Andarci vicino vale solo nelle bocce. Giocarsela alla pari lascia il tempo che trova se poi non superi il turno.
- Punto di vista che rispetto, ma che non condivido. L’hai appena detto tu, in Europa il filo che separa successo e sconfitta è molto sottile. Basta un nonnulla perché le cose girino bene oppure male. Ridurre tutto ad una qualificazione mi sembra riduttivo.
- Sì, per carità. Questo è vero, però se viene eliminato rimane l’eliminazione. Punto.
- Non è proprio così. La scorsa stagione abbiamo perso in finale contro il Manchester City giocandocela alla pari. Non è rimasta solo la sconfitta. Guardiola ha esaltato ed elogiato il gioco di Inzaghi parlandone bene.
- Va bene. Però nel dubbio vinciamo e così non se ne parla più.
- Assolutamente d’accordo. Se continuiamo a giocare come stiamo facendo, abbiamo ottime possibilità di vincere. Contro l’Atletico Madrid negli ottavi e anche in seguito.
- Bè, caro Entius, ora devo andare, ma tranquillo che mi rifaccio vivo molto presto.
- Ti aspetto con impazienza e come sempre… FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
4 commenti:
La Champions League è la competizione dei dettagli. In positivo o in negativo. Comunque meglio non fare progetti a lungo termine. Intanto pensiamo ad eliminare l'Atletico Madrid. Poi si vedrà.
Siamo ormai al livello delle grandi big europee e sarà interessante dimostrarlo nelle sfide di Champions League. Credo che contro eventuali avversarie come Real o City non solo ce la possiamo tranquillamente giocare alla pari, ma abbiamo anche serie possibilità di poterle battere.
Intanto la prima prova europea è pienamente superata. Poi vedremo le successive.
@Brother. Abbiamo vinto la battaglia, ma non la guerra. La prova europea si considerata superata solo se superiamo l'Atletico Madrid.
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