WINTER WORLD CUP – CalcioMania 90 Racconta il Primo Mondiale Invernale di Calcio
Ha vinto la squadra più forte? Sì, credo di sì. Se riesci a superare la fase a gironi nonostante la sconfitta all’esordio, se vinci agli ottavi di finale, se hai la meglio su un’avversaria di tutto rispetto come l’Olanda nei quarti di finale (anche se ai rigori), se conquisti la finale superando con un netto 3-0 la Croazia, se hai la meglio nell’atto finale del torneo contro i Campioni del Mondo in carica, allora non puoi che essere la squadra più forte. Punto.
Poi magari potremmo stare a discutere su quale è la squadra effettivamente più forte (l’Argentina? La Francia? Il Brasile? La Spagna?), ma alla fine non credo che si riuscirebbe a dare una risposta definitiva, perché ognuno ha le sue opinioni e, dati alla mano, sarebbe pronto a dimostrare che questa Nazionale è meglio di quell’altra.
In assenza di dovute controprove, possiamo affermare senza ombra di dubbio che a vincere sia stata la squadra più forte. E mi piace sottolineare “squadra più forte” perché in molti (per non dire quasi tutti) hanno etichettato questo trionfo come “la vittoria di Messi”.
Nessuno mette in dubbio che Messi ci abbia messo molto del suo con gol (ben 7, mica bruscolini) e assist, impreziositi da giocate incredibili. Ma il calcio è uno sport di squadra e si vince e si perde tutti insieme. Messi può fare tutte le magie del mondo, ma se al minuto 120 della finale Emiliano Martinez non spalanca braccia e gambe e devia il tiro di Kolo Muani ora saremmo qui a raccontare un’altra partita.
E ho citato il primo episodio che mi è venuto in mente, ma potrei fare altre mille esempi perché tutti hanno dato il loro contributo, da Enzo Fernandez (non a caso eletto miglior giovane del Mondiale) a Julian Alvarez (che avevo visto giocare pochissimo e mi ha veramente impressionato), da Di Maria (assolutamente decisivo nella finale) a McAllister (mostruoso il suo Mondiale), e poi Otamendi, Molina, Montiel, Paredes, De Paul, Tagliafico, Romero fino a Dybala e Lautaro Martinez che il loro piccolo contributo lo hanno dato, per concludere a tutto il resto della rosa. È il trionfo di una squadra intera che unita e compatta hanno realizzato un sogno grandissimo che tutti gli argentini, nessuno escluso, aspettava da ben 36 anni.
Impossibile non menzionare chi questa rosa l’ha guidata fino al trionfo: Lionel Scaloni. Arrivato nell’agosto del 2018 come commissario tecnico ad interim, è riuscito a colpi di buoni risultati a farsi riconfermare e in un anno e mezzo ha conquistato la Coppa America (che l’Argentina non conquistava dal 1993, quindi da ben 28 anni) e la Coppa del Mondo (come già detto trionfo arrivato dopo 36 anni). Bravo ed intelligente anche nel correggere gli errori dopo la sconfitta all’esordio contro l’Arabia Saudita e a dare equilibrio tattico alla squadra. Sul trionfo Albiceleste c’è senza ombra di dubbio anche la sua mano.
E a proposito di mano, permettetemi di concludere con un fragoroso scroscio di mani per un meritatissimo applauso a questa Argentina. Complimenti. 👏👏👏
PS: Piccolo appunto a parte per due brutti episodi visti al momento della premiazione. Il portiere Emiliano Martinez (che per la verità già durante la lotteria dei rigori sia contro l’Olanda che in finale contro la Francia, aveva dato dimostrazione della sua pochezza mentale) che dopo aver conquistato il titolo di miglior portiere fa un gestaccio non proprio sportivo e soprattutto Lionel Messi che indossa il “bisht”, abito tradizionale arabo, prima di alzare la Coppa del Mondo al cielo. Come qualcuno ha sottolineato, Maradona non avrebbe mai permesso di coprire la maglia albiceleste con un altro indumento. Ma Maradona era Maradona…
4 commenti:
no, è il trionfo degli emiri qatarioti. E la pagliacciata finale col bisht (o come cavolo si chiama) lo dimostra.
@Ciaskito. Come darti torto? É girato tutto al loro favore con Messi e Mbappè, stelle del Psg degli sceicchi, in finale.
Ha vinto tutta la squadra. Messi é la punta di diamante, ma non sarà mai il fuoriclasse capace di fare la differenza da solo.
Sul paragone Messi-Maradona.... Non scherziamo. Maradona é inarrivabile e inavvicinabile per tutti. Il solo pensare di poter fare un paragone del genere lo trovo assurdo e quasi sacrilego.
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