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lunedì 23 maggio 2022

QUEI TRE MINUTI CHE CI SONO COSTATI IL TRICOLORE... (ma la stagione è positiva)

"Tre minuti, solo tre minuti per... ". I Negramaro mi vengono in soccorso per riassumere la nostra stagione. Tutto gira intorno a quei tre maledetti minuti del derby, dal minuto 75 quando stavamo vincendo un derby che stavamo dominando al minuto 78 quando abbiamo perso un derby che stavamo dominando. 
Il nostro sliding doors della stagione gira tutto intorno a quel momento del derby quando stavamo per mettere il sigillo sul campionato e invece abbiamo riaperto tutto. 
Certo gli episodi cruciali non sono mancati. Come la sconfitta casalinga contro il Sassuolo (se domenica scorsa i neroverdi avessero messo in campo metà dell'ardire mostrato contro di noi...), come i due punti regalati al Genoa o quelli regalati al Torino. Volendo andare molto indietro nella stagione citerei i rigori sbagliati da Dimarco contro l'Atalanta e Lautaro Martinez nel derby d'andata.
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No, non ho dimenticato la papera di Radu contro il Bologna, semplicemente non la reputo decisiva. Stavamo pareggiando 1-1, quella papera ci è costato un solo punto, sarebbe cambiato poco. Al limite possiamo contestare il modo in cui i nostri ragazzi hanno affrontato quella partita. Completamente sbagliato. Probabilmente, come scrivevo anche qualche giorno fa, abbiamo atteso per mesi la sfida contro i rossoblu caricandola di aspettative e convincendoci che sarebbero stati tre punti sicuri. E invece... 
Nonostante tutto credo che possiamo reputare positiva la stagione nerazzurra. Ad agosto dopo l'addio di Conte, la partenza di Lukaku e Hakimi e la rinuncia ad Eriksen ci avevano dati per spacciati. Molti erano convinti che fosse un'Inter notevolmente indebolita. Lottare per lo scudetto? Era già tanto se fossimo riusciti a lottare per la qualificazione in Champions League. Simone Inzaghi? Sì, bravo, però... Dzeko? Attaccante finito. Dumfries? Buon esterno nulla più. Calhanoglu? Se era forte figuriamoci se il Milan lo faceva partire. 
Come è andata poi la stagione lo sappiamo perfettamente tutti. Partenza lenta e poi abbiamo viaggiato a grande ritmo. Certo, i tre minuti del derby, certo, il mese horror a febbraio, ma se reputiamo fallimentare la nostra stagione cosa dovrebbero dire gli altri? Che dovrebbe dire la formidabile Juventus di Allegri che doveva travolgere il campionato e a fatica è arrivata quarta? Che dovrebbe dire l'Atalanta di Gasperini che qualche ottimista vedeva in lotta per il titolo e che invece non si è qualificata nemmeno per la Conference League?
No, non ci faremo convincere con la storiella che la stagione nerazzurra è stata fallimentare. Soprattutto perché non lo è stata. Abbiamo portato a casa due trofei, abbiamo lottato per il titolo fino all'ultima giornata, ci siamo qualificati per gli ottavi di Champions League dopo una vita, in quattro delle otto partite europee che abbiamo giocato abbiamo affrontato una finalista di Champions League, siamo andati a vincere all'Anfield Road, abbiamo vinto tre volte consecutive contro la Juventus. 
Avercene di stagioni così fallimentari (e noi che abbiamo vissuto le stagioni di Stramaccioni, Mazzarri, De Boer-Pioli, ne sappiamo qualcosa).
Aver perso lo scudetto fa rabbia (soprattutto perché lo abbiamo perso più per demeriti nostri che per meriti rossoneri) e credo che ci vorrà un pò prima che mi passi (e non solo a me...). Però sono ottimista per il futuro. Siamo tornati competitivi e questo è la cosa che mi fa più piacere. Negli ultimi tre anni abbiamo vinto uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, siamo arrivati due volte secondi in classifica (e con distanze minime), abbiamo disputato una finale di Europa League. Insomma abbiamo piantato solide basi per il futuro. A patto di continuare a crescere, di continuare a rinforzare la rosa (rinforzare, non indebolire vendendo giocatori fondamentali), di continuare a dimostrare di essere una squadra che non molla mai. Perché noi non molliamo mai. Vero? FORZA INTER !!!

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9 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Nonostante tutto rimane la rabbia e la delusione per uno scudetto che abbiamo perso solo e soltanto noi, regalandolo al Milan che incassa e porta a casa.

Brother ha detto...

Quei tre minuti ci sono costati cari, molto cari. Aldilà del peso specifico dei tre punti, avremmo ammazzato definitivamente il campionato. Con tanti saluti al Milan.

Nicola ha detto...

Mi preme sottolineare che quei tre minuti "maledetti" cominciano con un fallaccio di Giroud su Sanchez che l'arbitro si guardò bene dal fischiare. Stiamo qui a sindacare sui tre minuti, sulla papera di Radu, sui punti persi per strada, intanto fischia quel fallo, poi ne riparliamo.

Winnie ha detto...

Concordo con te che la stagione è positiva, soprattutto considerando il punto di partenza, ovvero agosto, quando tutti ci davano per spacciati. Sarebbe potuta finire ancora meglio, ma va bene così. Ci rifaremo l'anno prossimo.

Annuccia ha detto...

Ok, quei tre minuti di follia, ma, come sottolinei anche tu, i momenti per recuperare ci sono stati. Dai tre punti lasciati al Sassuolo, alla pessima prestazione contro il Bologna ai pareggi con Genoa e Torino.

Annuccia ha detto...

Fermo restando che è uno scudetto perso da noi e non vinto dal Milan

Entius ha detto...

@Nicola. Attaccarsi agli episodi arbitrali è relativo. Ci sono e ci saranno sempre. Ti ricordo, per dire, che contro il Torino non fu fischiato un rigore clamoroso a favore dei granata.

Entius ha detto...

@Annuccia. Sullo scudetto perso da noi non ci piove. Purtroppo.

Matrix ha detto...

Daccordo sulla positività della stagione, sebbene abbiamo fallito il bersaglio grosso. Era lo scudetto quello da portare a casa ad ogni costo. E purtroppo non ci siamo riusciti.