Mario Balotelli ci riprova. Ancora una volta. Dopo la parentesi a Brescia della scorsa stagione finita in malo modo (come un po’ tutte le sue ultime esperienze), l’ex attaccante di Inter e Milan riparte dal Monza.
Negli ultimi mesi si era allenato con i dilettanti del Franciacorta, qualche voce (infondata) su presunti interessamenti di squadre di Serie A (si è parlato di Genoa, Bologna, Fiorentina), un contatto con i brasiliani del Vasco da Gama e poi alla fine l’ennesima occasione (forse l’ultima) in Italia. Il suo agente Mino Raiola, sfruttando le sue buone relazioni con Adriano Galliani, gli ha trovato un contratto al Monza. In Brianza guadagnerà poco meno di mezzo milione di euro, più bonus legati a presenze e promozione.
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Fermo da mesi (Sassuolo-Brescia del 9 marzo è la sua ultima apparizione), Balotelli proverà ancora una volta a rilanciare una carriera che 10 anni fa sembrava lanciata verso un futuro pieno di successi e trionfi e che invece è stata solo una collezione di occasioni perse (un po’ per il suo pessimo carattere, un po’ perché non consigliato adeguatamente da chi gli stava attorno, ad iniziare dal procuratore). Ogni stagione qualcuno prova a recuperarlo, ogni volta si spera che sia quella buona. Ma di fatto sono solo promesse mancate e occasioni che si risolvono in un nulla di fatto.
Eppure non stiamo parlando di un giocatore mediocre. Talento ne aveva, mezzi fisici straripanti, tecnici sopra la media. Stiamo parlando di quello che probabilmente era il miglior talento italiano degli ultimi anni, il fuoriclasse su cui si sarebbe potuta poggiare la nostra Nazionale in questo decennio. Ma tra intemperanze, litigi con compagni, allenatori, tifosi, condizione precaria, non ha mai espresso le sue vere potenzialità.
Forse solo all’Inter, quando era un ragazzo prodigio (ma anche lì riuscì a rovinare tutto con un gestaccio in una delle serate più belle per il popolo nerazzurro nella corsa verso il Triplete). A sprazzi si è rivisto il vero Balotelli durante gli Europei 2012. In Inghilterra ha contribuito allo storico scudetto del Manchester City, al Milan ebbe continui alti e bassi (anche se il primo anno trascinò la squadra alla conquista della qualificazione in Champions League). Per il resto il vuoto totale. Non ha lasciato ricordi memorabili né a Liverpool, né a Nizza (dove comunque segnò con una certa continuità), né al Marsiglia, né nella già citata esperienza di Brescia conclusasi con 19 presenze e 5 gol.
Ora ripartirà dalla Serie B. Cercando di dare un ultimo senso ad una carriera che non è stata di sicuro quella che sognava 10 anni fa. E a rendere meno amaro il tramonto di un fuoriclasse dai piedi d’oro, ma dal cervello vuoto.
7 commenti:
Balotelli è ormai un ex calciatore. Sono abbastanza scettico, secondo me non combinerà nulla di buono neanche a Monza e a giugno (o magari prima) lo liquideranno.
Come ho avuto modo di scrivere in altre occasioni, la sua fortuna è stata di avere come procuratore Mino Raiola. Altrimenti avrebbe smesso col calcio già da un bel pò.
Dispiace parecchio per il giocatore. Per quello che poteva essere e non è stato. Ma, come si suol dire, chi è causa del suo mal...
Ricordate quella vecchia pubblicità che recitava "la potenza è nulla senza controllo"? Ecco credo che si sposi perfettamente con il personaggio Balotelli. Avere del talento serve a poco se non riesci ad abbinarlo ad un pizzico di cervello.
Di fatto Balotelli è un ex giocatore. Buon per lui che sia riuscito a strappare l'ennesimo contratto, ma non credo che combinerà granché.
Ma voi ce lo vedete Mario Balotelli che gioca in Serie B? Io personalmente faccio fatica...
Potenzialmente un campione (anzi un ex campione), di fatto una testa di c***o gestita da un procuratore testa di c***o. Anche a Monza lascerà il segno. In negativo.
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