Il mondo del giornalismo piange la scomparsa di Gianfranco de Laurentiis. Il giornalista romano, per oltre trenta anni volto dello sport Rai, è venuto a mancare a Roma all'età di 81 anni.
Nel corso della lunga carriera, dopo gli inizi al Corriere della Sera, da direttore della Tgs e non solo ha legato il suo volto e le sue fortune a trasmissioni sportive di successo come "Dribbling", "Eurogol" (rubrica del Tg2 sulle coppe europee), e "Domenica Sprint" fino ad arrivare alla "Domenica sportiva". nel 1994-95. Poi la Formula 1 con "Pole Position" dal 1997 al 2001.
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A partire dal 1977 fino al 1994, ha condotto Eurogol, la rubrica del Tg2 sul panorama delle coppe europee, insieme a Giorgio Martino. Ma soprattutto dal 1987 al 1996 è stato l'anima di Domenica Sprint. Dal 1993 al 1994 è stato il direttore della TGS, la testata sportiva della Rai, e nella stagione 1994-1995 ha condotto La Domenica sportiva. Nel glorioso curriculum anche diverse edizioni di Dribbling e Stadio Sprint. Dal 1997 al 2001 è stato invece il conduttore di "Pole Position", trasmissione che andava in onda prima e dopo ogni Gp di Formula 1 quando la Rai possedeva i diritti dei grandi eventi.
Se dici Gianfranco De Laurentis, inevitabilmente i primi due pensieri che mi vengono in mente sono “Dribbling” e “Domenica Sprint” (ho ricordo molto vaghi di Eurogol, trasmissione che ha segnato l’adolescenza di molti miei coetanei e che io invece ricordo appena).
Tutti quelli della mia età ricordano il sabato alle 13.30 l’appuntamento con “Dribbling” con il bravissimo Gianfranco De Laurentis e Antonella Clerici, non ancora alle prese con fornelli della cucina e provetti cantanti in erba. Chi non ricorda quella sigla? Pensate che il sottoscritto solo ieri ha scoperto che era un pezzo dei Pink Floyd “One of These Days”.
Ma in quanto a sigle impossibile non ricordare e aver adorato quella di Domenica Sprint, con quel ritornello “viva viva, il goleador” che conosce anche mia moglie che di calcio ne sa ben poco.
Ma De Laurentis non era solo le sigle dei suoi programmi sportivi. Lo apprezzavo molto per la sua pacatezza, la sua competenza, la sua sobrietà. Lo so, sembra che diciamo sempre le stesse cose quando muore un giornalista, ma in questo caso corrisponde semplicemente alla pura e semplice verità. E solo paragonarlo a chi oggi fa il suo stesso lavoro (ahimé, con molte molte meno capacità e competenze) fa quasi venire i brividi.
Ci mancherà. Anzi ci mancava già. Da quando era andato meritatamente in pensione e non vedevamo più il suo volto nelle trasmissioni sportive. Ciao Gianfranco.
7 commenti:
Giornalista veramente di un'altra categoria. Era serio, competente e pacato. Niente a che vedere con i ciarlatani attuali.
Hai citato Dribbling e Domenica Sprint, impossibile non citare anche Eurogol.
Me lo ricordo benissimo in tutte le sue trasmissioni. Giornalista davvero di un altro livello. Ci mancherà moltissimo.
@Pakos. Ho citato Dribbling e Domenica Sprint in particolare perché me li ricordo benissimo. Lo stesso purtroppo non posso dire di Eurogol. Come già scritto ricordi molto vaghi.
Come ha scritto Entius, se ne sentiva già la mancanza da quando non era più in televisione. Grande, grandissimo giornalista.
Al contrario di molti giornalisti attuali era imparziale e assolutamente non fazioso.
Giornalista bravissimo. Come tutti voi lo ricordo con stima e affetto.
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