ITALIA-OLANDA 1-1
16' Pellegrini - 25' Van de Beek
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; D'Ambrosio, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti (11' st Locatelli); Chiesa (10' st Kean), Immobile, Pellegrini (28' st Florenzi).
A disp.: Sirigu, Cragno, Mancini, Caputo, Berardi, Sensi, Biraghi, Acerbi, El Shaarawy.
All.: Mancini.
OLANDA (3-5-2): Cillessen; De Vrij, Van Dijk, Aké; Hateboer, Van de Beek, F. De Jong, Wijnaldum, Blind (32' st Veltman); L. De Jong, Depay (47' st Babel).
A disp.: Krul, Bizot, Dumfries, Berghuis, Promes, Wijndal, Koopmeiners, Malen, Strootman, Stengs.
All.: De Boer.
Arbitro: Taylor (Inghilterra)
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L’Italia non sa più vincere. Dopo aver infilato 10 vittorie consecutive, stasera porta a casa il terzo pareggio nelle ultime quattro gare (tutte di Nations League). A Bergamo contro l’Olanda finisce 1-1. Al gol di Pellegrini al 16esimo (ottimo il lancio di Barella, migliore in campo degli azzurri), risponde Van de Beek 9 minuti dopo. Il pareggio ci costa il primato del girone di Nations League, ora guidato dalla Polonia che vince con un secco 3-0 contro la Bosnia.
C’è Immobile al centro dell’attacco azzurro, supportato da Chiesa e Pellegrini, a centrocampo Verratti e Barella ai lati di Jorginho. Bonucci e Chiellini coppia difensiva, Spinazzola e D'Ambrosio esterni.
L'Italia parte benissimo e trova il gol del vantaggio appena dopo il quarto d'ora: Barella è bravissimo a verticalizzare per Pellegrini che evita il fuorigioco e a tu per tu con Cillessen non sbaglia. L'Olanda risponde con Frankie De Jong al 25esimo: verticalizzazione in area per l'inserimento di Blind (non seguito da Chiesa), palla a Depay che si vede murare la conclusione dal dischetto, Van de Beek è in area e sfrutta il rimpallo infilando sotto la traversa. De Jong va vicino al raddoppio, Cillessen si oppone a Spinazzola e ancora a Pellegrini. Partita apertissima che si chiude sull'1-1 all’intervallo.
Si riparte con l'Olanda in avanti e con Donnarumma decisivo nel negare a Depay il raddoppio dopo una bella azione personale conclusa con un diagonale velenoso. Al 55esimo doppio cambio per Mancini, Locatelli e Kean dentro per Verratti e Chiesa, e qualche istante dopo Hateboer regala un'occasione pazzesca a Immobile che il centravanti fallisce tirando addosso al portiere in uscita disperata, senza servire Kean liberissimo sulla sua destra.
I minuti passano, i ritmi si abbassano, il ct richiama Pellegrini e inserisce Florenzi, dall'altra parte Veltman per Blind unica mossa di De Boer. L'ultimo sussulto lo regala una verticalizzazione per Kean spazzata via da Cilessen.
Finisce 1-1. Un risultato che fa felice la Polonia che batte la Bosnia e ci scavalca in testa al girone, in attesa della sfida proprio agli azzurri. Un’Italia che, come domenica scorsa a Danzica, ci mette cuore e grinta, ma continua ad avere difficoltà in avanti. Mancano i gol di Belotti e Immobile, mentre Chiesa e Kean sono inguardabili (chissà perché continua a schierarli...). Barella illumina nel vuoto ed è un vero peccato. Pazienza. Andrà meglio la prossima volta.
PILLOLE STATISTICHE
• Escludendo le amichevoli, l'Italia è imbattuta in 16 partite consecutive, soltanto una volta gli Azzurri hanno fatto meglio nella propria storia: 17 gare di fila tra giugno 1997 e giugno 1999.
• L’Italia non ha perso nessuna delle ultime 19 partite casalinghe; gli Azzurri non registrano una striscia interna senza sconfitte più lunga da ottobre 2011, con Cesare Prandelli alla guida (23 in quel caso)
• L'Italia non subiva gol nel primo tempo dal 5 settembre 2019, contro l'Armenia - interrotta una striscia di nove gare senza reti incassate nella prima frazione.
• L'Italia ha segnato in tutte le ultime otto partite casalinghe disputate.
5 commenti:
Ancora una volta buona prestazione, ma in attacco... Inguardabili!!!
La buona prestazione serve a poco se non concretizzi le occasioni. Soprattutto se succede in più partite.
E' un periodo di appannamento, ma comunque credo che Mancini stia lavorando bene e i frutti si stanno vedendo.
Ci affidiamo a Kean e Chiesa. Un pò come quando l'Inter si affidava a Zarate e Forlan. E ho detto tutto.
Il problema è che non ci sono tutte queste alternative come esterni offensivi. Dovrebbe cambiare modulo e giocare con due punte.
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