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domenica 27 settembre 2020

UN ESORDIO POSITIVO CHE EVITA PROCESSI PREMATURI

Buona la prima. Si dice così, giusto? Sì, buona la prima. L’Inter vince contro la Fiorentina una partita rocambolesca trovando solo nei minuti finali i due gol che le permettono di ribaltare lo svantaggio e portare a casa i primi tre punti di questo lungo campionato. Buona la prima al 90esimo (anzi al 94esimo, considerando i 4 minuti di recupero), ma fino al minuto 86 non era assolutamente un “buona la prima”, anzi tutt’altro. Senza i due gol di Lukaku e D’Ambrosio saremmo qui a commentare un esordio negativo, una sconfitta che non ci voleva proprio e, ovviamente, sarebbero partiti i primi processi. Eriksen, Handanovic, Lukaku, i tre difensori là dietro, Conte, Brozovic, non importa di chi era la colpa, l’importante è darla a qualcuno.
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Questa Inter non è stata impeccabile. Del resto, non potevamo nemmeno pretendere che alla prima giornata fosse tutto già perfetto. Come ho più volte sottolineato tra ieri sera e oggi, c’è una lacuna difensiva da colmare. De Vrij (che ieri sera era squalificato) e Bastoni sono gli unici centrali di ruolo. Godin e Ranocchia sono già con la valigia in mano, Skriniar potrebbe seguirli a ruota (non è scontato, il Tottenham deve mettere sul piatto almeno 50 dei 60 milioni richiesti). D’Ambrosio, Kolarov e Darmian sono ripieghi da utilizzare all’occorrenza, ma, come scriveva anche Brother, guai a pensare che possano essere titolari fissi. Se Skriniar parte bisogna sostituirlo con un difensore altrettanto forte (e se devi incassare 50 per spenderne 50, tanto vale tenerti Skriniar). 
Anche negli altri settori del campo ci sono state prestazioni non impeccabili. Young personalmente non mi è piaciuto, Eriksen non si è mai acceso, Brozovic era in modalità “uffa-mi-tocca-giocare-ma-vorrei-essere-altrove”, Perisic rivedibile e Lukaku si è mangiato qualche gol di troppo. Per fortuna chi è subentrato ha dato una marcia in più. Da Sanchez, protagonista nei due gol della rimonta, a Sensi, passando per Hakimi, Vidal e Naingollan. Proprio la panchina può essere l’arma in più di questa Inter. Troppe volte lo scorso anno ci siamo lamentati del fatto che quando c’era da cambiare le partite, Conte non aveva grosse alternative e girandosi verso la panchina c’era solo da deprimersi. 
Problema che non ha avuto ieri sera. Il tecnico nerazzurro ha avuto la possibilità di fare cinque cambi di spessore, facendo entrare giocatori veramente forti e non il discreto mestierante che non sposta nessun equilibrio. E il discorso non cambia se ipotizziamo che quei cinque fossero partiti titolari. Per fare un esempio, a centrocampo puoi scegliere tra Barella (a proposito, prestazione positiva la sua ieri sera), Vidal, Naingollan, Brozovic, Sensi, Eriksen e chi va in panchina può tornare utile a partita in corso. E lo stesso vale per un Perisic che, se in forma, è una freccia in più al proprio arco. 
Va da sé che quando hai tutti questi giocatori forti, le soluzioni offensive non mancano e anche la manovra ne beneficia (se poi Lukaku e Lautaro Martinez sono in forma, c’è solo da far festa…). Ieri sera è mancata la precisione sotto porta, ma le azioni offensive le abbiamo create. Insomma, per una fase difensiva da rivedere, abbiamo una fase offensiva che ci fa ben sperare. 
 Per il resto c’è solo da essere fiduciosi. La stagione è lunga, anzi lunghissima. Era importante partire bene, ora speriamo che si continui su questa strada. Le soddisfazioni arriveranno. O almeno lo speriamo. Fortemente. FORZA INTER !!!

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3 commenti:

Matrix ha detto...

Tante soluzioni a centrocampo, ma dovremo essere bravi a sfruttarle al meglio (sono sicuro che Conte ci riuscirà). E nel frattempo, come dite anche voi, occhi puntati su una difesa che va sistemata al meglio.

Brother ha detto...

Alla fine ciò che conta è essere riusciti a portare a casa il risultato. In attesa di essere perfetti (anche se perfetti non si è mai veramente).

Winnie ha detto...

Il risultato finale è quello che conta. Le lacune col tempo verranno colmate. Almeno così speriamo.