Ok, freniamo l’entusiasmo. Abbiamo vinto: e questa è la cosa più importante dopo una settimana tribolata fatta di critiche ai giocatori per non essere degni di indossare questa maglia, alla società per non aver costruito una rosa adeguata, all’allenatore per non aver dato la sua impronta a questa squadra. Per non parlare delle voci di mercato che vorrebbero un prematuro divorzio tra Conte e l’Inter. - Apro parentesi per dire la mia sull’eventuale avvicendamento tra Conte e Allegri sulla panchina nerazzurra: sarebbe solo una grandissima cazzata, l’ennesima che farebbe la società. Si è deciso di sposare il progetto Conte? E allora bisogna difendere la scelta ad oltranza dandogli più tempo, ovvero 2-3 anni, e mettendolo in condizione di poter rendere al meglio. Cambiare ogni anno e bocciare un progetto dopo nemmeno una stagione non serve assolutamente a niente e a nessuno (tranne alle dirette avversarie). Chiudo parentesi. -
Abbiamo vinto, dicevamo, e questo è ciò che conta. Ora mancano solo cinque punti per avere la matematica certezza di poter giocare la Champions League anche l’anno prossimo. Aver conquistato la seconda posizione è sicuramente un buon obiettivo (in realtà, considerando gli ultimi risultati della Lazio avremmo dovuto centrarlo già da un paio di partite), ma ciò che conta e riuscire a mantenerlo fino alla fine della stagione. Missione possibile, ma tutt’altro che semplice. La Lazio è in grande affanno, ma sono del parere che prima o poi si rimetterà sulla retta via e l’Atalanta viaggia a ritmo sostenuto (il come e il perché riesca a mantenere questo ritmo lo lascio giudicare a voi…). Se vogliamo chiudere la stagione subito dietro i Campioni d’Italia ci toccherà rimetterci in carreggiata ed evitare pericolose sbandate (ne abbiamo avuto fin troppe dopo il lockdown), prestazioni orripilanti (e gli esempi si sprecano, da Sassuolo a Verona, passando per Parma e Bologna) ed errori individuali che spesso, nelle ultime settimane, sono risultate decisive (il gol mancato di Gagliardini col Sassuolo, il rigore sbagliato da Lautaro Martinez col Bologna, la clamorosa papera di Handanovic ieri sera, giusto per citarne qualcuna).
Soprattutto dovremmo smetterla di alternare degli ottimi primi tempi a secondi tempi inguardabili o viceversa. Anche ieri sera siamo caduti in questa sorta di Dottor Jekill e Mister Hyde. Primo tempo pessimo e ripresa più convincente. Faccio un esempio a caso: Lautaro-Sanchez. Il primo tempo non hanno combinato nulla, irritanti, inconcludenti, ti veniva voglia di prenderli a ginocchiate nelle gengive. Nella ripresa non li fermavi neanche a fucilate. Belle giocate, grande intesa, gol e assist per il Toro argentino, solo un assist per il Nino Maravilla che avrebbe meritato di timbrare il cartellino anche lui. E quando li vedi giocare così ancora di più ti incazzi: perché non giocano sempre così? Perché ci devono per forza far imprecare e incazzare?
Certo questa sosta forzata ha un po’ sparigliato le carte in tavola (lo ha sottolineato anche Marotta nell’intervista prima della gara) e l’Inter attuale è un po’ diversa da quella che avevamo visto fino a metà febbraio. Ma, a torto o a ragione, io continuo ad essere un inguaribile ottimista e continuo a sperare che si possa chiudere questa stagione in modo più che dignitoso. Secondo posto ed Europa League sarebbero un’ottima base da cui ripartire e renderebbero più dolce questa lunga estate di passione. Lo so, forse mi sto illudendo troppo. Ma che senso ha tifare se ogni tanto non ci illudiamo un po’? FORZA INTER !!!
4 commenti:
Sono pienamente d’accordo sulla questione Conte. Non possiamo cambiare ogni anno allenatore. Bisogna affidarsi ad un allenatore e dargli fiducia per 2-3 stagioni, poi si vedrà.
Non che Conte quest'anno abbia convinto particolarmente. Sinceramente in alcuni frangenti mi ha deluso.
Per quanto riguarda il secondo posto, sarà difficile mantenerlo se l'Atalanta continua ad avere questo ritmo. Noi siamo in grande affanno, loro corrono alla grande…
Ma cosa vi aspettavate? Che arrivava e faceva i miracoli? Ci vuole calma e pazienza. Klopp ci ha messo 3 anni per far diventare il Liverpool quello squadrone che è attualmente.
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