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mercoledì 25 marzo 2020

LEGA PRO, IL PRESIDENTE GHIRELLI: “ECCO COSA SERVE PER RIPARTIRE”

La redazione di Super News ha realizzato un’intervista al presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Tanti i temi trattati, tra cui quelli relativi all’emergenza del Covid19 e alle sue conseguenze nell’ambito calcistico di Serie C e alla collaborazione tra governo e FIGC per risollevare economicamente i club della Lega Pro dallo stato di difficoltà in cui si troveranno nell’immediato scenario post-coronavirus. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista.
In queste ore si rincorrono tante notizie su diversi giocatori di Serie A positivi al test del coronavirus. Com'è la situazione tra i tesserati e addetti ai lavori delle squadre di Serie C?

Abbiamo avuto dei casi, come quello della Pianese, della Reggiana e della Vis Pesaro. E’ ancora in corso il caso del presidente del Novara. L’ex presidente della Pergolettese, Andrea Micheli, è morto a 37 anni. La stessa amara sorte ha colpito il medico sociale della Pergolettese, Gentile. Per quanto riguarda i calciatori, il primo caso di positività al virus è stato quello della Pianese, ed è stato ciò che ci ha spinto a chiudere rapidamente il campionato, il 21 di febbraio.

Nella notte del 22, telefonandoci in piena notte, abbiamo riferito che l’indomani le squadre del Veneto e della Lombardia non avrebbero giocato. Subito dopo, abbiamo sospeso il girone A e il girone B e, conseguentemente, abbiamo poi sospeso il campionato. Dobbiamo riconoscere che l'elemento determinante in questa scelta è stata la sospensione delle partite al nord. (…)

Come per tante realtà, l'emergenza coronavirus sta avendo impatti negativi anche sull'economia della Lega Pro. Verranno messe in atto misure di sostenimento da parte del Governo per proteggere economicamente le squadre?
Noi eravamo già in una situazione di difficoltà. Abbiamo messo in atto delle misure che avevano dato credibilità al campionato, tant'è vero che i punti di penalizzazione sono irrisori rispetto allo scorso anno, in cui ne avevamo 300. Inoltre, avevamo portato 600.000 spettatori in più rispetto al girone d'andata. Si immagini, adesso, gli stadi vuoti. A sferrare il colpo decisivo, l'arrivo di questa crisi, che rischia di incidere almeno del 30% sul fatturato medio annuo delle squadre.
(…) La Lega Pro ha bisogno da parte del Governo di un po' di "benzina", quella necessaria per ripartire. Tutto il resto, lo faremo noi. Se uno stato moderno mette in campo delle risorse fiscali che servono a rimettere in piedi l'impiantistica, i centri sportivi, la formazione, ciò favorisce l'arrivo di indotti, significa che altre persone investono, cresce l'occupazione, fino a un aumento delle entrate anche per il fisco: questa è la sussidiarietà che noi proponiamo. (…)
Quante società, al momento, riescono a coprire gli stipendi dei propri tesserati? Ci saranno punti di penalizzazione per chi non verserà i propri emolumenti ai tesserati?
Il 16 marzo, 57 squadre su 60 sono riuscite a stipendiare i propri tesserati. Il problema arriverà nelle prossime settimane. La Serie C si regge sugli incassi, dipende dalla presenza dei tifosi allo stadio. Ora gli stadi sono vuoti. Questo è un serio danno.
Qual è, secondo Lei, una data limite per il ritorno in campo delle squadre, affinché si possa sperare di concludere la stagione 2019/2020? Sono state fatte delle ipotesi di calendario in questo senso?
Io spero si torni a giocare domani. Lo speriamo tutti. Dopodiché, bisognerà chiederlo alle autorità sanitarie e scientifiche, per poi passare al Governo, al Coni e alla FIGC. Solo dopo questi step, ci siamo noi della Lega Pro. Tuttavia, i protagonisti di questa trafila decisionale sono ostacolati da un unico problema comune: questo subdolo virus che circola nel paese e nel mondo. Bisognerà vedere quando lo sconfiggeremo, in modo che le autorità sanitarie ci diano il via per la ripresa. (…)
L'impatto economico potenziale del coronavirus sulle squadre di Lega Pro parte da un minimo di 20 a un massimo di 84 milioni di euro. Sono già state formulate, anche in astratto, delle misure per sopperire ad una perdita così ingente?
Sono state formulate una serie di ipotesi: il credito d'imposta, l'apprendistato, l'idea di riaprire la questione del semi-professionismo, gli sgravi fiscali. I nostri presidenti spesso effettuano finanziamenti a fondo perduto e, nonostante ciò, subiscono un carico fiscale del 50%. Bisogna invece pensare a delle formule incentivanti, che valorizzino un intervento del genere, piuttosto che penalizzarlo. Per questo motivo, occorrerebbe costruire un fondo nel quale ci siano la cassa depositi e prestiti, l'istituto di credito sportivo, una parte delle risorse del monopolio sulle scommesse, liberate dal carico fiscale, in modo tale da non gravare sullo Stato, un fondo dal quale le società possano attingere per prendere respiro in una situazione così difficile. (…)
C'è la possibilità di cancellare l'intera stagione o, in ogni caso, come previsto dal terzo scenario dello "stop campionato" proposto dalla Lega Pro, si completerà a porte chiuse nei primi due mesi della prossima stagione?
Sì, è uno degli scenari di cui bisogna tener conto. In ogni caso, prima dell'arrivo di un vaccino in grado di stabilizzare una situazione d'emergenza di questo tipo, non si ha la certezza di quando poter recuperare. Magari si potesse recuperare a novembre! Dipendiamo dalle condizioni sanitarie e dalla scoperta di un vaccino in grado di poterci far superare le attuali difficoltà.

 L’INTERVISTA COMPLETA LA TROVATE QUI

5 commenti:

Pakos ha detto...

La situazione della Serie C/Lega Pro dopo che sarà finita l'emergenza Coronavirus la vedo parecchio dura. Non che finora fosse florida.

Entius ha detto...

@Pakos. Sono d’accordo. Temo che parecchie squadre faranno fatica a riprendersi e l'anno prossimo prevedo una mattanza al momento delle iscrizioni al campionato.

Pakos ha detto...

@Entius. Peggio. La prossima stagione si passerà su parecchie situazioni per cercare di venire incontro alle società. Il problema vero sarà la stagione successiva.

Mattia ha detto...

Leggevo stamane che è in arrivo una sorta di cassa integrazione per i giocatori di Serie B e Serie C. È un primo passo.

Pakos ha detto...

@Mattia. Sì, l'ho letta anche io questa notizia. Mi sembra una prima buona soluzione.