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martedì 7 gennaio 2020

UNA SQUADRA DI PIPPE GUIDATE DA UN'INCAPACE (eppure siamo primi...)

Avevo 18 anni. L’ultima volta che l’Inter vinse a Napoli io avevo 18 anni. E ora che ho superato la soglia degli -anta (fra qualche settimana saranno 41 anni…) mi rendo conto che è passata una vita. Oggi a più riprese ho pensato a tutte le cose successe in questo arco di tempo. Da Ronaldo (il Fenomeno, quello originale, ci tengo a sottolinearlo) a Lukaku passando per il 5 maggio e il Triplete, Cuper e Mourinho, Vieri e Milito, Zaccheroni e Stramaccioni, la Coppa Uefa del 1998 e il Mondiale per Club del 2010, Tardelli e Mancini, Ibrahimovic e Adriano, Eto’o e Icardi, Baggio e Cassano, Lippi e Mazzarri. Ok, ok, basta così altrimenti parte un paranoico revival che non finisce più.
L’Inter vince a Napoli dopo 22 anni (22 anni, due mesi e 19 giorni per l’esattezza) e soprattutto lo fa con una prova maiuscola, straripante (come l’ho definita ieri sera). L’Inter vista ieri sera fa impressione e la fa soprattutto se pensiamo a chi c’era in campo.
Candreva, Gagliardini, Vecino, Biraghi. Giocatori a cui voglio un mondo di bene, ma che sinceramente non sono dei grossi campioni. Eppure in questa Inter sembrano tutti fortissimi. Mi viene in mente un paragone con l’Inter che 22 anni fa vinse a Napoli. C’erano ottimi giocatori (penso a Simeone, Pagliuca, Zanetti, Djorkaeff), ma anche giocatori non eccezionali (Sartor, West, Fresi, Galante). Eppure bastava la presenza di un fuoriclasse (Ronaldo il Fenomeno) e tutti giravano a mille. L’Inter attuale ha tanti ottimi giocatori, ma la presenza di un fuoriclasse come Antonio Conte fa la differenza. Riesce a motivare questa squadra, ad ottenere il massimo da tutti loro, anche da giocatori come Candreva che fino a pochi mesi fa avremmo volentieri accompagnato fuori da Appiano Gentile. In molti aspetti mi ricorda molto José Mourinho. Ha creato un gruppo eccezionale dove tutti danno il massimo, dove tutti giocano per tutti, dove il gruppo prevale sul singolo. E poi difende a spada tratta la squadra come solo Mou sapeva fare (purtroppo non ha la stessa dialettica, ma ciò che importa è la sostanza non la forma). Il resto lo sta facendo una squadra che, bisogna riconoscerlo, è davvero forte. Handanovic in porta rimane una sicurezza nonostante l’età, De Vrij in difesa è mostruoso, Brozovic e Skriniar non li scopriamo oggi, Barella e soprattutto Sensi sono delle piacevoli scoperte e là davanti una coppia d’attacco che farebbe invidia a tante squadre in Europa: Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. 30 gol in due tra campionato e Champions League e un’intesa che cresce partita dopo partita. Se poi il già citato Candreva ha una seconda vita calcistica e Bastoni dimostra che quei 31 milioni di euro non erano solo una plusvalenza fittizia, allora non ci possono essere dubbi: siamo da scudetto.
Brother e Matrix sostengono chese c’è una squadra che merita lo scudetto quella è l’Inter”. Non mi sento di dargli tutti i torti. Stiamo facendo un campionato eccezionale, con pochissimi passaggi a vuoto e tante partite vinte in modo convincente (al contrario di qualcun altro…). Senza considerare che in più di un’occasione hanno provato (per fortuna vanamente) a metterci i bastoni tra le ruote con decisioni arbitrali alquanto discutibili. Basti vedere cosa è successo ieri sera con Doveri. Il rigore su Lautaro Martinez nel finale era nettissimo (come ho scritto “l’avrebbe visto anche un cieco voltato di spalle”) e il fatto che stavamo vincendo già per 3-1 non deve farlo passare in secondo piano. Se fossimo stati sul 2-2 l’arbitro non l’avrebbe comunque assegnato e il Var non si sarebbe minimamente preoccupato di invitarlo quantomeno a rivederlo. Quando 22 anni fa vincemmo a Napoli, la stagione non finì in modo positivo. Non tanto perché perdemmo lo scudetto, ma il modo in cui lo perdemmo. Ecco, mi auguro che questa stagione non abbia lo stesso finale. FORZA INTER !!!


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5 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Mi dispiace contraddirti, ma temo che finirà come 22 anni fa. È l'unico modo per fermare questo ciclone nerazzurro.

Gaetano73 ha detto...

"....la presenza di un fuoriclasse come Antonio Conte fa la differenza"
Roba da nn credere!!
Adesso è diventato un fuoriclasse.
Fino a qualche tempo fa era un dopato, corrotto, l'incarnazione del marciume bn.
Come ho già detto in un altro articolo dimostrate di essere davvero ridicoli quando vi ritenete meritevoli di vincere qst campionato con più di un girone da giocare.
Lo meriterebbe la Lazio guidata da un allenatore onesto, coadiuvato da gente onesta.
P.S.Mi piacerebbe che venisse almeno una volta chiesto ad Antonio Conte quanti scudetti ha vinto la Juve

Matrix ha detto...

Ah, bé, se lo merita la Lazio glielo lasciamo, non sia mai che vinciamo uno scudetto immeritato...

Nicola ha detto...

C'è poco da festeggiare. Questa Inter fa paura e state pur certo che presto troveranno il modo di affossarci. Già Doveri lunedì sera ci ha dato un'antipasto, ma il peggio, credetemi, deve ancora arrivare.

Gaetano73 ha detto...

Che ridicoli che siete.
C'è un complotto ma se siete li è perché più forti del complotto che però, gestito da coglioni, vi tiene ancora in gioco e nn so quando, vi farà cadere.
Ma vi rendete conto di ciò che dite?
Se ci fosse un complotto, credete davvero che vi sareste trovati a pari punti alla 18° giornata?
Solo i perdenti cercano alibi x giustificare le sconfitte e voi lo fate dalla prima all'ultima giornata.