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mercoledì 3 luglio 2019

IL BRASILE VA IN FINALE, MESSI VA A CASA

COPPA AMERICA 2019 – Semifinale
BRASILE-ARGENTINA 2-0
19′ Gabriel Jesus - 71’ Firmino

BRASILE (4-2-3-1): Alisson; Dani Alves, Marquinhos (19′ st Miranda), Thiago Silva, Alex Sandro; Arthur, Casemiro; Gabriel Jesus (35′ st Allan), Philippe Coutinho, Everton (1′ st Willian); Roberto Firmino. CT: Tite.
ARGENTINA (4-3-1-2): Armani; Foyth, Pezzella, Otamendi, Tagliafico (40′ st Dybala); De Paul (22′ st Lo Celso), Paredes, Acuña (14′ st Di Maria); Messi, Lautaro Martínez, Agüero. CT: Scaloni.

Il Brasile batte 2-0 l'Argentina e vola in finale di Coppa America. Al Mineirao di Belo Horizonte decidono i gol di Gabriel Jesus (19esimo) e Firmino (71esimo): il primo è arrivato dopo una straordinaria azione di Dani Alves con tanto di sombrero al povero Acuna, il secondo dopo la personale incursione dell’autore dell’1-0 abilissimo a resistere con tecnica e tenacia alla difesa argentina e a scaricare sull’attaccante del Liverpool per il facile raddoppio. Molto sfortunata l’Albiceleste: Aguero si ferma sulla traversa, Messi invece sul palo. Gli argentini hanno duramente contestato la direzione di gara, non tanto per l'operato dell'arbitro in campo, ma per quel che non è stato fatto in sala Var, visto che non sono stati concessi, né visionati, due possibili rigori: il primo per un fallo di Dani Alves su Aguero (tra l'altro sul prosieguo dell'azione è arrivato il 2-0), il secondo con Arthur e Otamendi protagonisti.



A Belo Horizonte i 90’ più intensi di una Coppa America che, dopo gli sbadigli dei quarti di finale, regala finalmente emozioni e spettacolo. Il "superclasico", che in Coppa America non si vedeva da 12 anni, non tradisce le aspettative, rivelandosi una battaglia intensa e senza respiro. Ne esce vincitore il Brasile, che torna in finale dopo un’assenza di 12 anni (l’ultima volta appunto contro l’Argentina). Ci riesce grazie ai sigilli di Gabriel Jesus, (l’attaccante del City ha interrotto un digiuno di nove partite e oltre un anno e mezzo con la maglia verdeoro, non segnava da ottobre 2017) e Firmino, che scacciano anche il fantasma della precedente semifinale giocata dalla Seleçao al Mineirao (quella del doloroso 7-1 subito dalla Germania ai Mondiali casalinghi). La Verdeoro si impone in coppa sugli acerrimi rivali per la terza volta consecutiva dopo le finali vinte nel 2004 e 2007. La Seleçao aspetta adesso la vincente di Cile-Perù.
L'Albiceleste ci ha comunque provato con orgoglio fino alla fine, scontrandosi con le puntuali chiusure dei centrali verdeoro e i riflessi di un Alisson sempre attento confermatosi lo spauracchio di Messi (tra club e nazionale, terza semifinale persa in due anni contro il portiere brasiliano). Per l’Argentina restano solo amarezza e delusione oltre al primo k.o. in semifinale dopo cinque successi consecutivi (l’ultima sconfitta a questo punto del torneo risaliva al 1987, contro l’Uruguay).
Messi ancora una volta rimedia una delusione con la maglia della Nazionale (dove, per la verità, non ha mai brillato) e deve rimandare l’appuntamento con la conquista di un trofeo con la maglia Albiceleste. Il fuoriclasse argentino ancora una volta ha avuto un ruolo secondario in questa Argentina dove hanno brillato le stelle di Lautaro Martinez e Aguero. Ma, come dicevamo, non è certo una novità da queste parti. L’appuntamento con la vittoria è rimandato. Forse.

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5 commenti:

Theseus ha detto...

Il Brasile ha meritato la vittoria ma che è anche stato abbastanza fortunato: con un arbitro non dico serio ma almeno normale l'azione del 2-0 avrebbe invece dovuto portare al 1-1 visto il fallo enorme con cui è iniziata l'azione nell'area dei verdeoro. Invece gli arbitri soprattutto sudamericani non accettano di sentirsi dire che hanno sbagliato valutazione e ignorano la possibilità di avere l'aiuto del VAR.

Ciaskito ha detto...

L'Argentina è sempre stata una nazionale molto sopravvalutata. Quest'Argentina senza Messi (ma anche con Messi...) è come organico ben inferiore all'Italia.

Entius ha detto...

Anche il Brasile non è questo gran squadrone. Sono lontani i tempi di Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho e Kakà. Ora chi ha? Neymar, che però può giusto portare le scarpe a quei quattro (e in questa Coppa America è pure assente), Coutinho, Gabriel Jesus, Firmino, insomma buoni giocatori ma non campionissimi.

Simone ha detto...

Calcio sudamericano di livello molto scadente rispetto a quello europeo, basta vedere le 4 semifinaliste ai mondiali scorsi contro le europee. Le prime 4 del Sudamerica in 8 incontri con le europee l'anno scorso hanno fatto 1 vittoria, 2 pareggi e 5 sconfitte. La superiorità calcistica del vecchio continente ormai è evidentissima.

Matrix ha detto...

Volendo allargare il discorso. Delle ultime 16 semifinaliste degli ultimi 4 mondiali ci sono state 13 europee e 3 sudamericane, sul podio (le prime 3) su 12 squadre 11 erano europee e 1 sudamericana, su 8 finaliste 7 europee e 1 sudamericana e 4 su 4 vincitrici sono state europee.