ARTICOLI RECENTI

domenica 26 maggio 2019

CARDIOPALMA INTER: E’ CHAMPIONS !!!

Serie A 2018-2019 – 38^ Giornata
INTER - EMPOLI 2 - 1
51’ KEITA – 75’ Traore – 81’ NAINGOLLAN

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah (1' st Keita Baldé); Vecino, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic (29' st Dalbert); Icardi (26' st Martinez).
A disp.: Padelli, Miranda, Ranocchia, Cedric, , Gagliardini, Borja Valero, Joao Mario, Candreva.
All.: Spalletti.
EMPOLI (3-5-2): Dragowski; Maietta, Silvestre, Dell’Orco; Di Lorenzo, Acquah (25' st Ucan), Bennacer, Traore, Pajac; Caputo, Farias.
A disp.: Provedel, Perucchini; Brighi, Veseli, Mchedlidze, Pasqual, Capezzi, Rasmussen, Oberlin, Nikolaou.
All.: Andreazzoli.
Arbitro: Banti

90 minuti (più recupero) di sofferenza, ma alla fine l’Inter porta a casa la qualificazione in Champions League. Al gol di Keita risponde Traore, prima della firma decisiva di Naingollan. In mezzo, tanto, troppo per una serata in cui le emozioni sono cadute come pioggia in pieno inverno. Un rigore sbagliato di Icardi sull’1-0 e i minuti finali fortemente sconsigliati ai deboli di cuore con San Samir dalla Slovenia che salva il risultato, D’Ambrosio che svirgola sulla traversa, Keita che si fa espellere per un fallo stupido e il popolo nerazzurro combattuto tra la gioia per l’obiettivo raggiunto e la voglia matta di prenderli tutti a calci nel sedere.

Spalletti conferma l’Inter tipo con Icardi (quasi sicuramente alla sua ultima partita in maglia nerazzurra) al centro dell’attacco e De Vrij che torna titolare in difesa.

È l’Inter a fare la partita. Il primo tempo è un assedio continuo all’area empolese con Dragowski chiamato a fare gli straordinari e ad esaltarsi in 2-3 occasioni. L’Empoli soffre, sbaglia, ma quando si affaccia dalle parti di Handanovic mette apprensione.
Nonostante il primo tempo a senso unico, all’intervallo si va sullo 0-0. Spalletti cambia l’Inter ad inizio ripresa con Keita al posto di Asamoah. L’Inter passa a tre in difesa con Perisic e Politano esterni a tutto campo. La mossa viene premiata perché al 51esimo è Keita a portare in vantaggio i nerazzurri con un tiro da fuori area. L’Inter passa in vantaggio ed esplode la gioia del popolo nerazzurro.
Sette minuti dopo l’Inter potrebbe chiudere il match. Dragowski stende Icardi in area. Banti concede il rigore ma poi si consulta col Var perché la dinamica non è chiara (in effetti il portiere empolese forse tocca prima il pallone) prima di confermare il penalty. Dal dischetto Icardi ha l’occasione d’oro per chiudere alla grande la sua storia in nerazzurro. E invece l’ex capitano nerazzurro si fa parare il tiro da Dragowski (rigore, peraltro, calciato malissimo). E il preludio ad un finale di sofferenza pura.
Handanovic sradica un pallone dai piedi di Farias presentatosi a tu per tu con il portiere sloveno prima che Dalbert (entrato al posto di Perisic, mentre in precedenza Lautaro Martinez aveva preso il posto di Icardi) al minuto 75 con un errore dia il via all’azione che porta al pareggio dell’Empoli con Traorè. Cala il gelo su San Siro. A riscaldare i cuori nerazzurri ci pensa Naingollan dopo che Vecino aveva finalizzato un contropiede colpendo il palo. È l’81esimo, ma gli ultimi 10 minuti dureranno un’infinità con l’Empoli che si butta a capofitto alla ricerca del pareggio e l’Inter che soffre tantissimo. D’Ambrosio devia un pericoloso cross sulla traversa, Handanovic salva su Ucan, al 94esimo Brozovic segna il gol della liberazione aprofittando del fatto che Dragowski era in attacco, ma Banti annulla per un fallo di Keita (molto stupido) sullo stesso portiere empolese e il giocatore nerazzurro viene anche espulso per doppia ammonizione. Dopo 97 minuti di autentica sofferenza l’arbitro fischia la fine.
L’Inter fa festa e per il secondo anno consecutivo vola in Champions League (insieme all’Atalanta, mentre il Milan deve accontentarsi dell’Europa League), l’Empoli, anche in virtù del pareggio tra Genoa e Fiorentina, retrocede in Serie B. Immeritatamente, per quello che ha fatto vedere questa sera e nelle ultime giornate.
L’Inter ha mostrato tutte le lacune già viste in questa stagione. Poca forza mentale, molte difficoltà in fase realizzativa, errori spesso banali e un’innata capacità nel complicarsi sempre la vita. L’errore di Icardi dal dischetto ha rischiato di essere decisivo e questo la dice tutta. Perché, per quello che si era visto in campo fino a quel momento, l’Inter avrebbe già dovuto avere messo in cassaforte il risultato e soprattutto (non scordiamolo) doveva aver già conquistato la qualificazione da qualche settimana. E invece ci siamo dovuti affidare ai miracoli di San Handanovic (avete già iniziato a progettare la statua in suo onore?). Come scrissi ad inizio settimana, fino a stasera l’unico pensiero doveva essere la qualificazione in Champions League, ma domani si dovrà tracciare una bella riga e iniziare a fare una profonda opera di pulizia. Perché va bene che siamo interisti e siamo abituati a serate di questo tipo, ma abbiamo pure una certa età e ste serate al cardiopalma sono un serio attentato alla nostra salute. FORZA INTER !!!



Inserisci il tuo indirizzo mail e non perderti i nuovi contenuti nerazzurri:


Servizio offerto da FeedBurner

7 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Da un lato sono molto contento per la qualificazione in Champions League, ma dall'altro sono incazzato nero per come è arrivata. Una stagione di merda, mi auguro che si faccia tabula rasa di tutto e di tutti. Dall'allenatore a 3/4 della rosa, passando anche per qualche dirigente.

Matrix ha detto...

Abbiamo bisogno di uomini con le palle, che nei momenti di difficoltà si carichino la squadra sulle spalle, non di checche isteriche che si atteggiano a starlette.

Brother ha detto...

Comunque, qualificazione immeritata. Sono contento che l'abbiamo centrata solo perché altrimenti ci sarebbe andato il Milan che la meritava ancora meno di noi. Però ieri sera (e più in generale in tutta la stagione) ho visto un'Inter inguardabile e ridicola. Pessimi.

Winnie ha detto...

Porca zozza!!! Ogni volta perdiamo 10 anni di vita. Ci hanno rotto i cabasisi, non se ne può più. Giuro che se l'anno prossimo ci ritroviamo all'ultima giornata con la qualificazione in Champions League ancora in bilico parto per Marte e rientro lunedì.

Entius ha detto...

Winnie, eventualmente prenota un biglietto anche per me. Mai più una serata così, mai più buttare 10 anni di vita. Soprattutto per QUESTA Inter.

Nerazzurro ha detto...

Dite sempre così, poi quando si arriva al dunque non riuscite a fare a meno della nostra Inter. :-) :-)

Entius ha detto...

Hai ragione Nerazzurro… eheheh. Ricordo che il 6 maggio 2002 giurai di non seguire più l'Inter e di dedicarmi ad altro nella vita. A settembre ero a Reggio Calabria a seguire Reggina-Inter dal vivo.