No, la partita di ieri pomeriggio non passerà alla storia per essere stata una delle partite più belle della storia dell’Inter. A voler essere sinceri credo che difficilmente verrà giudicata come una delle migliori di questa stagione. Noi siamo l’Inter e di fronte avevamo la Spal: in linea teorica avremmo dovuto chiudere la pratica senza troppi affanni. E invece ci sono voluti 70 minuti per schiodare uno 0-0 che man mano che passavano i minuti diventa più pesante. Ci siamo riusciti grazie ad una giocata del “nuovo Gabigol”, ossia Lautaro Martinez ead un tiro fulmineo di “Policane” (così è stato definito da qualcuno sui social). Il raddoppio invece è arrivato per opera di Gagliardini, uno che forse abbiamo pagato un po’ troppo, ma che personalmente ritengo migliore di altri centrocampisti transitati da queste parti negli ultimi anni (M’Vila, Taider, Kuzmanovic, Gargano, giusto per citare i primi che mi vengono in mente). Ma questo è solo un mio parere e come tale rimane (anche in considerazione del fatto che probabilmente in molti non saranno d’accordo).
Come ho già scritto ieri, era importante portare a casa i tre punti e ci siamo riusciti. Non potevamo prenderci il lusso di perdere altri punti e di allontanarci ulteriormente dai cugini rossoneri e siamo riusciti nell’obbiettivo di mettere in saccoccia questi tre punti pesantissimi. Purtroppo però dobbiamo ancora una volta fare la conta degli infortunati e non è un buon segno in vista delle due sfide che ci aspettano in questa settimana con Eintracht e Milan. In particolare giovedì nel ritorno di Europa League contro i tedeschi Spalletti avrà la rosa ridotta all’osso non potendo contare su Gagliardini, Joao Mario e Dalbert perché non sono nella Lista Uefa, su Asamoah e Lautaro Martinez perché squalificati, su Naingollan e Miranda infortunati e probabilmente nemmeno su Perisic e Brozovic perché non al meglio. Per il buon Luciano mettere in campo una formazione presentabile non sarà semplice.
Ma se arrivano cattive notizie dall’infermeria, per fortuna arrivano buone notizie dal campo. In particolare da Lautaro Martinez che partita dopo partita sta passando da “nuovo Gabigol” a “nuovo Icardi”. Il giovane attaccante argentino ieri è stato tra i migliori in campo, si muove bene, ha voglia di mettersi in mostra, crea occasioni e, particolare non da poco, segna pure. Non credo di dire una stronzata se scrivo che in questo momento non sta facendo rimpiangere affatto Mauro Icardi. Anzi, secondo me, attualmente le problematiche nerazzurre sono altrove, tipo a centrocampo o nei giocatori che agiscono dietro Martinez.
Probabilmente se non fosse esploso il caso-Icardi il “Toro” sarebbe continuato a marcire in panchina e ad accontentarsi di qualche scampolo di partita in cui speravamo che in 10-15 minuti rivoluzionasse il mondo. E invece, come dicevano i latini, “mors tua vita mea” (morte tua, vita mia) e mentre il nostro ex capitano faceva i capricci come un bimbo viziato dell’asilo nido, il suo giovane connazionale ha iniziato a mostrare di che pasta è fatto. In questo lungo rush finale verso la qualificazione in Champions League e la finale di Europa League (sarò un’inguaribile ottimista, ma io ci credo) abbiamo una grossa freccia all’arco, una freccia che potrà rivelarsi determinante e che può portarci lontano. Se è necessario anche senza i bambini capricciosi. Perché, è bene ribadirlo, la maglia nerazzurra viene prima di tutto e non ci deve essere spazio per chi non ha a cuore i nostri colori. FORZA INTER !!!
6 commenti:
Lautaro Martinez mi è piaciuto molto. Per come si è mosso, per la grinta che ci ha messo, per come lotta. Non sta certo facendo rimpiangere Icardi...
Stamattina Tuttosport sosteneva che c'è un patto all'interno dello spogliatoio nerazzurro: battere Eintracht e Milan per dimostrare che riescono a fare a meno di Icardi.
Sì, l'ho letta pure io questa notizia. Se così fosse e se riusciamo a battere Eintracht e Milan, per quanto mi riguarda il nostro caro Maurito Icardi può restare a curarsi il problema al ginocchio fino a scadenza del contratto.
Vorrei ricordarvi che nel 2008, in un momento di difficoltà, Mancini puntò su Balotelli, 18enne attaccante della Primavera e come finì ve lo ricordate. In questo momento preferisco un Colidio o un Esposito ad un Icardi. Se non altro i primi due giocherebbero per la maglia, non per il proprio portafoglio.
Ragazzi, il vostro velato ottimismo è veramente degno di encomio.
Scrivo questo perché sicuramente conoscerete la situazione nella quale ci troviamo.
E, pertanto, la ricordo a me stesso.
Brozovic, Nainggolan e Miranda sono infortunati.
Asamoah e Lautaro sono squalificati in EL.
Dalbert, Gagliardini e Joao Mario sono fuori lista in EL per il FPF.
Keita, causa infortunio, non gioca da circa due mesi.
Perisic è reduce dall'affaticamento muscolare di giovedì scorso.
Borja Valero ha appena 60 minuti di autonomia (ottimisticamente) a incontro.
Due giorni dopo la partita contro il Francoforte ci aspetta il Milan, fresco e riposato.
In definitiva Spalletti potrà fare affidamento, in EL, soltanto su 11 giocatori (esclusi i portieri e i primavera).
È vero che sperare non costa nulla ma, obiettivamente, alla luce di tutto ciò, quella che ci attende ha tutti gli aspetti di una mission impossible.
Mi riferisco a entrambe le partite.
________________
N.B.: non ho volutamente parlato del sedizioso secessionista perché non lo considero più un giocatore dell'Inter.
Concedetemi una riflessione da non-interista. Più passano i giorni e più i tifosi nerazzurri stanno scaricando Icardi. Fra non molto saranno gli stessi tifosi a non volerlo vedere più in campo con la maglia nerazzurra.
Posta un commento