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lunedì 27 agosto 2018

ESSERE FIDUCIOSI NONOSTANTE LO STATO SEMI-COMATOSO DELL’INTER

“Dottore, come sta il paziente?”
“E’ ancora malconcio”
“Ma si riprenderà?”
“Possiamo solo sperare che si riprenda al più presto, più resterà in questo stato semi-comatoso e più sarà difficile che riesca a riprendersi completamente”.
Ecco, in questo momento l’Inter è come un paziente in stato semi-comatoso. Nessuno può dire se e quando si riprenderà. E più resterà in questo stato e più le sue condizioni peggioreranno.

Come abbiamo più volte detto e scritto non ci aspettavamo un inizio di campionato così negativo. Tra Sassuolo e Torino avevamo messo in preventivo di fare bottino pieno o, nella peggiore delle ipotesi, portare a casa almeno 4 punti. E invece la partenza è di quelle orribili. Un punto in due gare. Come fece De Boer due stagioni fa (sconfitta a Verona col Chievo e pareggio casalingo con il Palermo) e Gasperini nella stagione 2011-2012 (sconfitta 4-3 a Palermo e 0-0 casalingo con la Roma). Solo Radice nella stagione 1983-84 riuscì a fare peggio perdendo le prime due gare contro Lazio e Sampdoria (in quella stagione si dovette attendere fino alla quinta giornata per ottenere la prima vittoria).

Corsi e ricorsi storici che non devono però preoccuparci, né metterci in ansia. Dobbiamo ripartire dal primo tempo di ieri sera. Da quell’Inter quasi perfetta che aveva imbrigliato il Torino, creato occasioni da rete, trovato due gol e preso pochissimi rischi difensivi nonostante l’”azzardo” della difesa a tre. Molti sostenitori nerazzurri hanno criticato lo schieramento della difesa a tre, io invece credo che abbia retto abbastanza bene e che non sia stato di sicuro quello il problema. Inoltre mi è sembrato di vedere un’Icardi meno rifinitore e più al servizio della squadra e anche Politano mi è sembrato più reattivo rispetto a Sassuolo. Quello dell’Inter credo sia più un problema di testa. Alla prima difficoltà siamo andati in crisi, ci siamo fatti prendere dal panico, dal timore di non riuscire a gestire la partita (cosa che poi in effetti è successo). E inoltre mi è sembrato che abbiamo finito la benzina un po’ troppo presto. A metà ripresa quasi tutti i giocatori sembravano in affanno, in evidente difficoltà fisica.
Il problema dell’Inter a mio avviso è tutto qui: nella tenuta fisica e mentale. Poi possiamo discutere all’infinito degli errori di Handanovic (clamorosamente sbagliata l’uscita sul primo gol, ma anche qualche colpa sul pareggio), delle scelte di Spalletti (già in molti invocano l’esonero e l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra), dei presunti sbagli in sede di mercato (manca un centrocampista “pensante”), della poca incisività di Icardi sotto porta (lo scorso anno dopo due giornate aveva messo dentro già quattro reti contro Fiorentina e Roma) e di tutto quello che volete. Tanto alla fine, purtroppo, il succo non cambia: siamo partiti col piede sbagliato.
Vorrà dire che faremo un campionato di rincorsa, che ci toccherà rimontare e risalire la classifica giornata dopo giornata. Abbiamo le qualità e i giocatori per farlo. Potenzialmente possiamo essere protagonisti e con altre 36 giornate a nostra disposizione tutto può ancora succedere. L’importante è continuare a lavorare, ritrovare fiducia nei nostri mezzi e riacquistare la forma fisica. Io ci credo. Poi magari fra un paio di mesi qualcuno mi farà notare che ho preso un abbaglio clamoroso. Ma sinceramente iniziare a disperarmi già dal 27 agosto proprio non mi va. FORZA INTER !!!



5 commenti:

Nicola ha detto...

Si fa presto a dire di essere ottimisti....

Matrix ha detto...

Bisogna sempre per forza dare la colpa a qualcuno. Il calcio è un gioco di squadra, si vince e si perde tutti insieme. Handanovic e Spalletti (giusto per citare i due finiti sul banco degli imputati tra ieri sera e oggi) hanno fatto i loro errori, più o meno gravi, ma se non abbiamo vinto non è solo colpa loro.

Matrix ha detto...

Sul fatto di essere fiduciosi, concordo con te. Ma solo perché ancora siamo ad agosto...

Brother ha detto...

Secondo me ci siamo illusi un pò troppo durante l'estate. Abbiamo messo su una squadra niente male, ma un conto è fare considerazioni sulla carta, altro scendere poi in campo. E quando il gioco si fa duro...

Entius ha detto...

Secondo me stiamo esagerando con i processi e le critiche. Alcuni addirittura invocano Conte: ragazzi non scherziamo. Come trovo ingiuste e immeritate le critiche ad Handanovic.
Ci vuole pazienza e non farsi prendere dalla frenesia da rivoluzione.