ARTICOLI RECENTI

sabato 30 giugno 2018

EMOZIONI, SPETTACOLO, GOL: LA FRANCIA MANDA A CASA MESSI

Mondiali di Calcio “Russia 2018” – Ottavi di Finale
FRANCIA-ARGENTINA 4-3
13' Griezmann (rig.) - 41' Di Maria – 48’ Mercado – 57’ Pavard – 64’ Mbappé – 68’ Mbappé – 93’ Aguero

FRANCIA (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Lucas Hernandez; Pogba, Kanté; Mbappé (44' st Thauvin), Griezmann (38' st Fekir), Matuidi (30' st Tolisso); Giroud. A disp.: Mandanda, Areola, Kimpembe, Rami, Sidibé, Nzonzi, Lemar, Dembélé. All.: Deschamps
ARGENTINA (4-3-3): Armani; Mercado, Otamendi, Rojo (1' st Fazio), Tagliafico; Perez (20' st Aguero), Mascherano, Banega; Pavon (30' st Meza), Messi, Di Maria. A disp.: Guzman, Caballero, Ansaldi, Acuna, Salvio, Biglia, Lo Celso, Higuain, Dybala. All.: Sampaoli
Arbitro: Faghani (Iran)

Emozioni, spettacolo e gol. Gli ottavi di finale del Mondiale iniziano nel migliore dei modi. E nel segno della Francia che batte 4-3 l’Argentina e manda a casa Messi e compagni.
Gara sbloccata da un rigore di Griezmann al 13'. L'Albiceleste la ribalta prima con un bolide di Di Maria al 41' poi con la fortunata deviazione di Mercado al 48'. Un meraviglioso gol di Pavard al 57' ristabilisce la parità prima che il fenomenale Mbappé si scateni con una doppietta tra il 64' e il 68'. Aguero accorcia al 93'.

Pronti via, la Francia dimostra di fare paura: Griezmann spezza la traversa con un tiro terrificante, Mbappè ridicolizza in difensori argentini con le sue ripartenze. Da una di queste arriva il vantaggio transalpino: il giocatore del PSG parte dalla sua trequartisti, si beve in velocità mezza squadra prima di essere messo a terra da Rojo in area. Dal dischetto Griezmann non sbaglia.

A cinque minuti dall’intervallo ci pensa Di Maria a spezzare lo status quo, fulimando Lloris dai trenta metri con un mancino imprendibile.
La ripresa offre spettacolo ed emozioni come non mai. Messi costruisce il sorpasso, con un diagonale deviato in maniera fortunosa da Mercado, Pavard trova il pareggio con una conclusione di controbalzo dal limite. E poi arriva lui: Mbappe. diagonale a battere Armani in mischia, corsa sfrenata e conclusione perfetta dalla destra per il poker della Nazionale di Deschamps. L’Albiceleste prova a riaprire la gara ma ci riesce solo nel recupero.
Finisce 4-3. Francia ai quarti, Argentina a casa.
Messi è incapace, ancora una volta, di innalzarsi al livello del Dio Maradona e trascinare un popolo, prima che ancora che una Nazionale, all'impresa storica. Mai La Pulce ha segnato nelle gare a eliminazione diretta cioè dagli ottavi in poi. E conferma che si eleva a fuoriclasse (o presunto tale) solo se circondati da altri 10 campioni.
Per quanto riguarda l’Argentina, tutte le difficoltà già viste nella fase a gironi sono riemerse anche agli ottavi e non inganni il 4-3 del punteggio e il disperato assalto finale: i meriti sono tutti della Francia, superiore in ogni zona del campo. A tenere in vita la formazione albiceleste solo le giocate dei campioni e la fortuna. Da un lato c'era un gruppo organizzato e dedito al gioco del calcio, dall'altro una banda di fuoriclasse, alcuni, disperati nel tentativo di eliminare lacune tattiche e di personalità.
La Francia dimostra di essere da titolo. Partita assolutamente perfetta che poteva essere chiusa già nel primo tempo. Qualcuno aspettava Messi, invece si è ritrovato Mbappe. I campioni oggi non sono Banega, Di Maria, Aguero, ma Griezmann, Giroud, Pavard.
Se qualcuno vuole ambire al tetto del mondo deve fare i conti con i Blues. E da oggi ne abbiamo la certezza.







 Se ti è piaciuto l’articolo ISCRIVITI AI FEED per rimanere sempre aggiornato sui nuovi   contenuti !!! 

2 commenti:

Lady Marianne ha detto...

Nonostante non abbia grande simpatia per i francesi, devo ammettere che sono una grande Nazionale e che stanno giocando un ottimo torneo. La vittoria contro l'Argentina è, ahimé, meritatissima.

Mattia ha detto...

Che delusione questa Argentina. Sinceramente mi aspettavo qualcosina in più. Anche se fin dalla prima partita si è visto che era alquanto scarsa come Nazionale. E Messi in nazionale diventa un giocatore come tanti.