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giovedì 31 maggio 2018

COLPO DI SCENA REAL: ZIDANE SI DIMETTE !!!

Incredibile alla Casa Blanca: Zinedine Zidane lascia il Real Madrid dopo meno di 900 giorni pieni di trionfi. Zidane arrivò il 4 gennaio del 2016 al posto di Rafa Benitez e se ne va dopo aver conquistato 9 titoli su 13 tra cui addirittura tre Champions consecutive, l'ultima solo sabato scorso a Kiev.
Oltre alle tre Champions League il tecnico francese sulla panchina del Real Madrid ha conquistato anche due Supercoppe Europee, due Mondiali per Club, una Liga e una Supercoppa di Spagna. Nella competizione più importante d'Europa, Zizou non è mai stato eliminato. Non c'è molto altro da dire.

A comunicarlo nel corso di una conferenza stampa è stato lo stesso allenatore (ormai ex) madrileno.

Zidane si presenta in conferenza stampa accompagnato dal presidente Florentino Perez ("Sarà Zidane a comunicare una decisione inattesa, ma io sono al suo fianco") che lascia subito la parola al francese:
"Ho deciso di non continuare sulla panchina del Real Madrid. Ho voluto parlare con lui per spiegare i miei motivi. E' un momento duro e importante. Questa squadra deve continuare a vincere e per questo ha bisogno di un cambio in panchina. Parlo di altre metodologie di lavoro, per questo ho preso questa decisione. Voglio bene a questa squadra e al presidente, a cui sarò grato per sempre, ma oggi per me e per la squadra è giusto cambiare. Per questo ho scelto di non continuare".
"Può essere un arrivederci, il Real mi ha dato tutto. Io continuerò ad essere vicino al club. Per molti non può avere senso, ma per me era il momento di cambiare, sia per me che per i giocatori. Dopo 3 anni era la decisione più giusta. Ripeto, capisco i dubbi. Io però voglio solo ringraziare i tifosi e i giocatori che mi hanno sempre appoggiato. In una stagione ci sono momenti complicati e i fischi ci possono stare, lo capisco visto che siamo il Real Madrid. Io però li ringrazio per tutto, non solo loro ma anche le persone che lavorano nel club dagli uffici ai magazzinieri fino ai dottori. Le vittorie sono di tutti, non solo di poche persone".
"Ci sono momenti buoni, momenti complicati e momenti spettacolari. Uno deve sempre riflettere sul suo percorso, ripeto, per questo è il momento giusto per dire addio soprattutto perché i giocatori hanno bisogno di un cambio di guida tecnica. Il Real è un club esigente, la sua storia è grande e ai giocatori è richiesto sempre di più. Ora è giusto che abbiano altri stimoli per continuare a vincere".
"Questo è solo uno sviluppo naturale della situazione. Il 20 di febbraio non pensavo a questa situazione. Ho sempre detto che in questo club può succedere di tutto e che l'importante è il giorno dopo giorno. Io non sono stanco di allenare, faccio questo lavoro da soli 3 anni. Ora però è il momento in cui la squadra deve continuare a vincere e per farlo è giusto cambiare. Io non cercherò un'altra squadra".
E’ già partito il toto-allenatore per il suo successore. Tra i papabili Guti (attuale allenatore delle giovanili) e Pochettino (per molti il favorito), ma anche gli italiani Conte (appena liberatosi dal Chelsea) e Allegri.

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2 commenti:

Lady Marianne ha detto...

L'intelligenza di lasciare al momento opportuno. Più di così cosa poteva fare? Meglio farsi strategicamente da parte...

Mattia ha detto...

Chi verrà dopo di lui potrà solo fare peggio...