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domenica 4 marzo 2018

PREPARANDOCI AL DERBY TRA PESSIMISMO E VOGLIA DI… “MARTELLATE”

Li invidio. Li invidio tanto. Quelli che nonostante tutto riescono a rimanere ottimisti, quelli che vedono il mezzo bicchiere pieno (anche se magari di fatto il bicchiere è vuoto), quelli che di fronte ad un Milan-Inter qualsiasi sono convinti che ce la possiamo giocare alla pari. Che magari sono gli stessi che guardano ottimisti alle elezioni parlamentari di oggi, convinti (o forse sarebbe meglio dire illusi) che in Italia possa cambiare qualcosa a partire da domani.
No, mi dispiace. Io non sono così ottimista. Io non riesco ad aspettare con serenità al derby di questa sera con la convinzione che possiamo giocarcela alla pari o che magari si riesca a vincerlo pure questo derby.
Eppure io non sono così pessimista. Chi mi segue su questo blog sa perfettamente che io sono un tifoso sempre abbastanza ottimista, che spera fino alla fine, che ci crede fino in fondo. Non stavolta, non in questo periodo. Nelle ultime settimane ci hanno messo in difficoltà un po’ tutte, persino un Benevento che, fatta qualche eccezione, è stata quasi sempre una vittima sacrificale.


Dall’altra parte della barricata un Milan in stato di grazia. È in forma strepitosa, Gattuso ha trovato la quadratura del cerchio e ogni tanto (vedi la semifinale di Coppa Italia di mercoledì scorso) ha anche quel pizzico di buona sorte che non guasta mai. Se dovessi esprimere un pronostico direi che il nostro destino è segnato.
E allora che senso ha guardare la partita di questa sera? Non sarebbe meglio fare altro? No, stasera non c’è niente di meglio che guardare la partita (sempre meglio che aspettare i primi exit poll delle elezioni…). Perché il calcio non è mai stata una scienza esatta, perché la palla è rotonda e va sempre dove gli pare, perché il derby ha fatto sempre storia a sé e spesso a trionfare è stata la squadra meno favorita, perché se ci chiamano “Pazza Inter” un motivo ci dovrà pur essere, perché, come canterebbe Venditti “quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita”.
E allora crediamoci. Magari proprio stasera comincerà la nostra salita. Quel bicchiere vediamolo mezzo pieno. E se è vuoto riempiamolo fino a metà. Se proprio dobbiamo perdere una serata a guardare il derby, allora che lo si faccia credendoci fino in fondo, tifando con tutto il cuore, spingendo i nostri ragazzi come non mai.
Poi magari alla fine perderemo lo stesso. E ci incazzeremo come bestie. E imprecheremo in aramaico antico. E inveiremo contro tutto e tutti. Però se non altro avremo passato 90 minuti di passione, ci avremo creduto fino alla fine e ci sentiremo orgogliosi di questi colori nerazzurri (beninteso, dei colori non di quei quattro sciagurati che indossano indegnamente la maglia nerazzurra).
Qualche giorno Sportmediaset ha ripescato un’intervista fatta a Gattuso quando era ancora giocatore e alla domanda di come ci si sentisse dopo una sconfitta, il centrocampista rossonero in perfetto calabrese rispose “è cumu na martellata supra i cuglioni” (è come una martellata sopra i coglioni). Ecco, diamogli una bella martellata sui coglioni a mister Gattuso e portiamo a casa vittoria, punti e derby. Forza ragazzi, noi ci crediamo, credeteci anche voi. FORZA INTER !!!

1 commento:

Winnie ha detto...

Derby rinviato a data da destinarsi. Speriamo che per quando si recupererà saremo fisicamente e mentalmente in netta ripresa.