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lunedì 19 febbraio 2018

PERCHE' ABBIAMO PERSO SABATO SERA?

Perché abbiamo perso sabato sera? La domanda sembra banale, ma se ci pensate bene vi accorgerete che la risposta non è così scontata come potrebbe sembrare.
Perché abbiamo perso sabato sera? La risposta più ovvia è: perché nel calcio vince chi segna più dell’altro e il Genoa ha fatto due gol mentre noi siamo rimasti all’asciutto. Ok, fin qui ci siamo. Ma la risposta non è esaustiva.
Perché abbiamo perso sabato sera? Perché il Genoa ha giocato meglio di noi? Lo escluderei. Per colpa di quell’autogol tanto casuale quanto goffo subito proprio sul gong del primo tempo? Molto probabile. Certo, quell’autogol a pochi secondi dall’intervallo ci ha spezzato le gambe, ma con una ripresa intera da giocare volendo c’era anche l’occasione per riparare all’errore di Skriniar-Handanovic. Dunque direi che possiamo, almeno parzialmente, escludere l’autogol dal motivo della sconfitta.
Allora qual’è il problema? Abbiamo accusato più del dovuto l’assenza di Icardi e Perisic? Spalletti ha sbagliato qualcosa nella formazione? (e in questo caso si apre un altro interrogativo: cosa ha sbagliato Spalletti?) Paghiamo l’assenza di valide alternative? I giocatori non hanno giocato con la giusta determinazione? Non c’è qualità a centrocampo?

Come vedete di motivazioni ce ne potrebbero essere tante e sicuramente ognuno di voi potrebbe aggiungerne altre. Così come sono sicuro che ognuno di voi ha un’idea personale del motivo per cui si è perso.
Ok, ho capito. A questo punto siete curiosi di sapere il mio punto di vista. In realtà, io un’idea non me la sono fatta e dopo 48 ore sto ancora cercando di assimilare una sconfitta che per la prima volta in questa stagione ci proietta fuori dalla zona Champions (la Roma aveva vinto sabato pomeriggio ad Udine, la Lazio ha appena battuto il Verona: entrambe ci hanno superato in classifica facendoci scivolare al quinto posto).
Sicuramente quell’autogol a fine primo tempo è stato pesantissimo. E il fatto che a fare la frittata siano stati due come Skriniar e Handanovic che spesso e volentieri sono stati decisivi in positivo, è un campanello d’allarme da non trascurare. Perché al di là di tutte le considerazioni dobbiamo partire da un punto fondamentale: la squadra non gioca più con la sicurezza dei mesi scorsi. Se è un calo fisico o mentale non lo so, ma giocatori che ad ottobre-novembre riuscivano a trascinare la squadra ora sono diventate zavorre. 
E mi riferisco a Skriniar, ma anche a Borja Valero, che magari ti faceva solo 60 minuti, ma erano 60 minuti ad alti livelli. E che dire di Candreva, che crossava ad minchiam però ogni tanto piazzava anche qualche cross decente, oppure di Vecino che il suo lavoro lo faceva molto bene, o ancora di D’Ambrosio e Gagliardini, che pur senza fare cose strabilianti riuscivano a portare la pagnotta a casa. Tutti giravano al meglio e anche un Santon o un Ranocchia qualsiasi riuscivano a giocare delle buone partite.
Io non so cosa sia successo da inizio dicembre in poi. Da quella sfida di Coppa Italia col Pordenone è cambiato tutto. Stento a riconoscere questa squadra e soprattutto mi risulta difficile pensare che questa banda di sbandati (scusate il gioco di parole) è la stessa che due mesi e mezzo fa era in testa alla classifica.
Mi auguro di poter tornare presto a parlare in toni entusiasmatici di questa squadra. Mi auguro che i nostri ragazzi rientrino presto e di prepotenza nella lotta per la Champions League. Mi auguro in un finale di stagione diverso. Ce lo auguriamo tutti. Perché ripartire da zero ogni anno è parecchio frustante. FORZA INTER !!!

3 commenti:

Winnie ha detto...

Sarebbe riduttivo parlare di un solo motivo...
Credo che i giocatori abbiano un po' "mollato la presa". Non c'è la cattiveria agonistica e la sicurezza che avevamo a novembre. A ciò aggiungiamo il fatto che, come scriveva Entius qualche giorno fa, vincere aiuta a vincere mentre perdere aiuta a perdere. I ragazzi non hanno più la tranquillità del vincente.

Gaetano ha detto...

Da esterno, senza alcun coinvolgimento emotivo, mi permetto di dare una mia opinione.
Ritengo che la società intesa come presidente/proprietà abbia un ruolo importante in tutte le "fabbriche".
Se manca un vero riferimento, ognuno comincia a guardare il proprio orticello e giocatori ed allenatore non remano più dalla stessa parte, non ci mettono più grinta e voglia di emergere.
Moratti, Sensi, Agnelli, Berlusconi, andavano sul campo di allenamento a seguire il proprio giocattolo ed i propri "figli" ed a voi questo sembra poco? Un giocatore che si allenava in loro presenza, dava il 110% per farsi notare. Secondo me quando questi "pseudo proprietari" (senza offesa) oggi arrivano sul campo, magari ci scappano pure gli sfottò da parte degli stessi giocatori.
Se a questo ci aggiungi che la società non vuole mettere soldi, il giocatore, che oggi più di ieri, altri non è che un mercenario, inizia a guardarsi intorno con la speranza di trovare una sistemazione migliore in termini di ingaggio e visibilità.

Nerazzurro ha detto...

Siamo anche abbastanza sfortunati. Senza quel gol poco prima dell'intervallo magari avremmo visto un secondo tempo ben diverso.
Le considerazioni di Gaetano sono più che giuste, ma non siamo gli unici in Europa ad avere proprietà straniere eppure mi pare che gli altri questi problemi non li abbiano.