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lunedì 23 ottobre 2017

DOVEVANO PRENDERCI A PALLATE E INVECE...

Doveva finire in goleada. Doveva. Ci dovevano prendere a palate. Dovevano. Dovevamo subire una pesante lezione di calcio. Dovevamo.
E invece non è successo niente di tutto questo perché l’Inter se ne torna dal San Paolo con in saccoccia un punticino e qualche certezza in più. Forse non abbiamo giocato una partita spettacolare, ma lo spettacolo lo lasciamo agli artisti, noi preferiamo le cose concrete (da non confondere con le cose formali di qualcun altro che sta ormai inabissato nelle retrovie). E concretamente l’Inter ha giocato una buona partita, ha corso qualche rischio, ma ha creato qualche pericolo. Handanovic ha fatto 2-3 parate eccezionali (lo dico e lo ripeto: è pagato per questo, quindi non ci vedo niente di straordinario e di fantascientifico), ma Reina non è stato certo a girarsi i pollici. Se fossimo ad un incontro di boxe forse potremmo dire che ai punti ha vinto il Napoli, ma siccome siamo ad un incontro di calcio è finito con un onesto 0-0 (la sfida al San Paolo non finiva con questo risultato dall’anno del Triplete: che sia di buon auspicio?).
Risultato che ha creato non pochi problemi a chi era già pronto a processare l’Inter e Spalletti. Erano tutti lì pronti con la penna in mano (ok, la penna non si usa più, diciamo con le dita sulla tastiera) a scrivere dell’Inter tornata ad essere squadra mediocre, a puntare il dito sugli errori di Spalletti, a criticare il centrocampo nerazzurro e l’inefficienza sotto porta di Icardi. E invece si sono ritrovati costretti a cambiare le carte in tavola, a ripiegare su un “se non ci fosse stato Handanovic”, ad arrampicarsi sugli specchi accusando Spalletti di aver fatto catenaccio e di essere andato a Napoli per difendere il risultato e strappare un punto.
Ok, l’Inter sabato sera è stata molto coperta, ma l’avrebbe capito anche un neonato che andare al San Paolo e giocarsela a viso aperto con la formazione di Sarri sarebbe stato un suicidio, un’imperdonabile suicidio peraltro. Poi se volutamente qualcuno punta l’accento sulle parate di Handanovic e finge di scordarsi che Albiol ha salvato sulla linea un tiro-cross di Vecino (tra i migliori anche l’altra sera) o che Reina si è dovuto superare su Borja Valero, è sicuramente in malafede ( e sai la novità…).
Questa Inter ha dimostrato di essere solida, di avere una base su cui poggiare la corsa alla Champions League e di poter dare filo da torcere alla concorrenza fino alla fine. Tutti aspettano il nostro crollo, ma intanto siamo arrivati alla nona giornata e siamo ancora imbattuti. Abbiamo raccolto sette punti su nove negli scontri diretti, abbiamo superato indenni due trasferte parecchie insidiose (Roma e Napoli), abbiamo la miglior difesa insieme a Napoli e Roma (cinque gol subiti). Forse non siamo fortissimi, forse non siamo da scudetto, forse non diamo spettacolo come il Napoli. Ma siamo terribilmente concreti e, citando una canzone del momento, duri da battere. Vi sembra poco? FORZA INTER !!!

1 commento:

Brother ha detto...

Abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con il Napoli. Anche difendersi non è semplice come sempre. Ma noi ci siamo riusciti. E non mi sembra una cosa da poco.