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mercoledì 14 giugno 2017

“RIPORTERO’ L’INTER IN ALTO”. SPALLETTI PENSA GIA’ IN GRANDE

Sì, il primo Spalletti mi è piaciuto. Conferenza stampa di presentazione per il nuovo tecnico nerazzurro, che oggi ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti. Il tecnico toscano ha subito mostrato di avere le idee chiare e promesso di riportare l’Inter ai vertici del calcio italiano. E’ vero che la conferenza stampa di presentazione è un po’ come il primo giorno di scuola, pieno di buoni propositi e di promesse entusiasmanti. Però, e parlo per pura sensazione, le dichiarazioni di Spalletti mi hanno convinto. Le sue non mi sono sembrate frasi di circostanza ma sembrava che credesse fermamente in quello che diceva. Poi, come si dice in questi casi, se son rose fioriranno.
Ecco alcuni passaggi della sua conferenza stampa.

“Vi ringrazio di essere presenti. Volevo iniziare con il fare i complimenti a Stefano Vecchi per il successo con la Primavera. Spero che i nostri giovani campioni continuino a volersi bene. Dovremo parlare molto anche dei suoi calciatori”.


“Voglio riportare l'Inter nel ruolo che le compete, nella storia di questo grande club. Mi sono immaginato l'Inter con una storia piena di cose belle che voglio vivere e assorbire fino in fondo, guardandola da più posizioni: in prima linea come attore ma anche come spettatore privilegiato”.

“È importante che i giocatori siano una squadra, che abbia tutte le qualità necessarie. Ho pensato a un 4-2-3-1, il fatto di giocare con moduli diversi però conta relativamente: diventa fondamentale riconoscere determinati concetti, avere una squadra che sa dove vogliamo andare. Tatticamente sarà importante studiare la linea difensiva avversaria”.

“Nella nostra squadra ci sono giocatori forti con qualità assolute, che però devono far parte di un meccanismo di squadra. Io voglio che tutti i calciatori riescano a donare qualcosa al compagno, delle proprie qualità”.

“Per quanto riguarda il mercato, ne stiamo parlando. Gli acquisti non vanno sbagliati, stiamo lavorando e sentendo quello che è l'umore dei nostri calciatori. Sarebbe meglio avere il prima possibile a disposizione tutti i giocatori, se un calciatore già conosce l'idea che abbiamo diventa più facile inserirlo. Abbiamo 50 giorni in cui possiamo lavorare con più tranquillità senza creare problemi per arrivare alla partita”.

“Dentro la partita ci vanno mesi i chilometri, i palloni recuperati, i contrasti vinti, i colpi di testa, eccetera. La squadra deve conoscere il peso della maglia nerazzurra, gli si racconterà anche di come sono fatte le righe e se è cotone o seta”

“Non sono più bravo di tutti gli allenatori che mi hanno preceduto, ma sono differente. Mi fido del mio modo di fare, chiedo ai calciatori di fidarsi di me perché sarò con loro al 100% in qualsiasi situazione. Ora sembrerebbe azzardato dire di avere la soluzione, ma penso che ci siano tutte le possibilità per riportare l'Inter dentro la sua storia”.

“Dobbiamo rispettare la Juventus per la sua forza, ma il rispetto non deve essere confuso con il timore. Noi non dobbiamo aver timore, si va dritti in campo a vedere chi è più bravo. Ho deciso di lasciare la Roma ringraziando tutti. Dopo quella storia, questa era la più bella che mi potesse capitare”.

“Capello - nuovo allenatore del Jiangsu Suning - è un grande personaggio del nostro sport. Tutti abbiamo appreso qualcosa da lui negli anni, cosa fanno i capitani di ventura. Ce ne sono stati anche qui all'Inter, come Herrera e Mourinho, che sono stati grandi nel nostro campionato e nella nostra storia. È entrato a far parte della famiglia Suning e riuscirà a far valere tutte le sue qualità. Non ho ancora parlato con lui ma sarà un piacere farlo”.

“La passione degli sportivi è l'anima. Più siamo e più vinciamo, noi abbiamo tantissimi tifosi e basta far capolino nella nostra storia per capire quanti siano. Serve dare forza al senso di appartenenza. Li aspettiamo sin dal ritiro di Brunico perché siano partecipi del nostro modo di fare”.

“Anche chi subentra 10 minuti deve dare quello che ha dato il compagno per 80 minuti. Se non cambiamo, non vinciamo”.


4 commenti:

Brother ha detto...

Io rimango del parere che alle parole debbano seguire in fatti. E' bello che dica "riporterò l'Inter nella storia", ma di fatto a noi interessa solo che lo faccia.
Per il resto, sì, sono rimasto soddisfatto anche io. Sembra convinto e ben determinato. E forse ha il carisma giusto per imporsi in questa squadra.

Mark della Nord ha detto...

Considerato che vuole adoperare il 4-2-3-1, se fa giocare Icardi lì davanti si troverà in un mare di guai fin da subito.
Soprattutto se va via Perisic.

Winnie ha detto...

Dipende da chi gli affianca. Se nei tre dietro ci fosse Di Maria o James Rodriguez, per dirne due, allora il discorso cambierebbe...

Nicola ha detto...

Le buone intenzioni ci sono. Ma del resto anche De Boer e Pioli avevano buone intenzioni. Poi nel primo caso la squadra gli si è rivoltata contro, nel secondo ha mollato troppo presto, in entrambi i casi la dirigenza si è data latitante e le buone intenzioni sono andate a farsi benedire.