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lunedì 22 maggio 2017

FINALMENTE TRE PUNTI, ORA CHE NON SERVONO PIU’

E alla fine i tre punti sono tornati. Dopo due mesi di agonia finalmente l’Inter può far festa per aver conquistato una vittoria. E pazienza se, come tutti hanno fatto notare, stranamente l’Inter ritorna alla vittoria nella domenica in cui il Milan conquista il matematico accesso all’Europa League (stendiamo un velo pietoso sul fatto che i rossoneri abbiano festeggiato come se avessero vinto la Champions League…).
Sono sicuro che è una casuale coincidenza. Come è una casuale coincidenza il fatto che, ora che non serve più, gli arbitri siano stati alquanto benevoli nei nostri confronti (decisioni come quelle di ieri sera sono una abitudine – piacevole o spiacevole, dipende dalla squadra per cui si tifa – domenicale dalle parti di Torino).
La vittoria nulla aggiunge e nulla toglie a quello che abbiamo detto, scritto e visto in questa stagione. Al limite potremmo discutere sul fatto che questo Andreolli non è peggio del Murillo di turno (che ieri sera ha fatto in tempo a fare disastri prima di infortunarsi dopo 23 minuti) e che sulla fascia sinistra Santon non avrebbe certo fatto più danni di Nagatomo.
Ma stiamo discutendo basandoci sulla singola partita, per giudicare un giocatore bisognerebbe vederlo nel lungo periodo. Dopo un paio di buone prestazioni di Brozovic eravamo tutti bravi a imprecare contro De Boer, reo di averlo messo ai margini. Forse il tecnico olandese non era proprio un pirla. E gli esempi potrebbero essere altri.
Ma Santon e Andreolli aprono un’interessante riflessione. Se entrambi (che io stimo con affetto perché entrambi provenienti dalle giovanili nerazzurre) ci sembrano due giocatori discreti che non farebbero rimpiangere i titolari, pensate che titolari di merda che abbiamo.
E il discorso, ahinoi, si potrebbe estendere anche ad altri giocatori e altri ruoli.
Insomma che sia chiaro alla nostra dirigenza che questa rosa va modificata e di parecchio. Onestamente credo che i giocatori degni di indossare la maglia da titolare dell’Inter siano davvero pochi. Icardi (chi ha il coraggio di criticarlo si merita Forlan e Zarate), Gagliardini, Perisic (che la dirigenza vorrebbe sacrificare, facendo un errore madornale), D’Ambrosio (ma solo perché di terzini “acquistabili” non ce ne sono molti in giro), Handanovic (se non troviamo un degno sostituto). Qualcun altro sarebbe da verificare e valutare (Joao Mario, Kondogbia, Candreva, l’oggetto misterioso Gabigol che non abbiamo ancora capito se è un colossale bidone o un genio incompreso), ma per il resto dovremmo fare una pesante pulizia sostituendoli con gente che abbia esperienza e soprattutto le palle quadrate.
Perché rimane il fatto che certe atteggiamenti e certe prestazioni non vogliamo più vederle dalle parti di Milano. Nel calcio si può vincere e si può perdere. E poiché a vincere è solo una, perdere è più probabile. Ma ciò non toglie che si può perdere la partita o il campionato, ma non si deve mai perdere la faccia. Cosa che i nostri ragazzi hanno fatto negli ultimi due mesi (ed è un peccato che la società non abbia preso gli opportuni provvedimenti).

Non potevo concludere facendo finta di nulla. Oggi è il 22 maggio. Una data e una ricorrenza che rimarrà per sempre nei nostri cuori. È stato bellissimo aver vissuto quelle emozioni e, semmai torneremo a viverle, non riusciremo ad assaporarle con quella intensità. A chi rimarrà e a chi arriverà fate vedere quelle immagini, fategli capire cosa è l’Inter, spiegategli cosa vuol dire indossare con onore ed orgoglio quella maglia. I giocatori e gli allenatori passano mentre la maglia nerazzurra resta sempre, ma si può entrare nella leggenda o almeno nella storia. Qualcuno lo spieghi a società e giocatori, se è necessario anche in inglese, spagnolo o cinese. FORZA INTER !!!



5 commenti:

Winnie ha detto...

Credo che il passaggio finale racchiuda tutto il succo del discorso. Aldilà dei risultati hanno dimostrato di essere indegni di indossare questa maglia. Va fatta tabula rasa.

Winnie ha detto...

E comunque Santon e Andreolli sono buoni solo per fare numero e per le partite di fine stagione come queste...

Brother ha detto...

Kondogbia non è buono neanche per quello...

Entius ha detto...

X Brother. C'è di peggio, tipo Brozovic, per esempio. Kondogbia se non altro ci mette impegno, Brozovic invece spesso sempre insofferente in campo.

Brother ha detto...

Apprezziamo l'impegno ma rimane un giocatore scarso che non è presentabile all'Inter.