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martedì 7 marzo 2017

NAPOLI, L’IMPRESA E’ SOLO SFIORATA, MA VA BENE COSI’


Champions League 2016-2017 – Ritorno degli Ottavi di Finale
NAPOLI-REAL MADRID 1-3
24’ Mertens – 51’ Ramos – 57’ Ramos – 91’ Morata

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dall'11' s.t. Rog), Diawara, Hamsik (dal 30' s.t. Zielinski); Callejon, Mertens, Insigne (dal 25' s.t. Milik). (Rafael, Maggio,Maksimovic, Jorginho). All. Sarri.
REAL MADRID (4-3-3): Navas; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Modric (dal 35' s.t. Isco), Casemiro, Kroos; Bale (dal 22' s.t. Vazquez), Benzema (32' s.t. Morata), Ronaldo. (Casilla, Nacho, Danilo, James). All. Zidane.
ARBITRO: Cakir (Turchia).

Sogna il Napoli e sogna Napoli. Per 50 minuti. Il gol di Mertens a metà primo tempo illude il popolo partenopeo accorso in massa per la sfida più importante dell’anno (a quanto pare già a metà pomeriggio lo stadio era stracolmo). Poi due gol in pochi minuti di Sergio Ramos, entrambi da calcio da fermo, spengono i sogni di una qualificazione che avrebbe avuto i connotati dell’impresa storica da raccontare ai nipotini.
Il Napoli è chiamato alla grande impresa e parte subito forte schiacciando i merengues nella propria metà campo. E al 24esimo trova il gol del vantaggio. Hamsik vede Mertens nello spazio, diagonale di sinistro del belga che fulmina Navas e Napoli che passa in vantaggio. La rete subita dà una breve scossa al Real: Cristiano Ronaldo dopo aver bruciato Koulibaly e superato Reina in uscita, calcia a porta vuota contro il palo. Il Napoli ha il merito di non scomporsi e nel giro di pochi minuti pareggia il conto dei pali: una leggerezza di Kroos innesca Mertens, il cui diagonale di destro sbatte contro il palo alla destra di Navas. Al riposo è meritatissimo il vantaggio dei partenopei che possono continuare a sognare di ribaltare lo svantaggio del Bernabeu.

Ma dopo pochi minuti dalla ripresa Sergio Ramos gela il caldissimo San Paolo. Al 51esimo terzo tempo su angolo di Kross e palla all'angolino opposto. Uno a uno e sogno del Napoli interrotto. A spezzarlo definitivamente, cinque minuti dopo, ci pensa ancora Ramos. Il suo colpo di testa è deviato da Mertens e diventa imprendibile per Reina.
Il Napoli prova almeno a non perdere la partita e si butta in avanti alla disperata ricerca del pareggio. Ma inutilmente. Anzi in pieno recupero Morata fa tris rendendo troppo pesante ed immeritato il passivo per il Napoli.
Finisce come deve finire col Real Madrid che bissa il successo dell’andata e vola ai quarti per la settima volta consecutiva. Per il Napoli la consolazione di averci provato, di aver sognato l’impresa, di aver regalato ai propri tifosi una notte da sogno e di aver disputato un primo tempo quasi perfetto con il Real Madrid che ha trovato ben più di una difficoltà.
Il calore di Napoli meritava la qualificazione, ma era uno scontro tra Davide e Golia. La formazione partenopea ha solo avuto la sfortuna di pescare l’avversario più difficile, più complicato. Con un pizzico di fortuna in più magari ora saremmo qui a celebrare la qualificazione della formazione di Sarri. Ma, ahimè, va bene così. Il Napoli ha pescato un avversario duro, ha provato a tenergli testa, per certi versi ci è anche riuscito, ma poi si è dovuto inevitabilmente arrendere.
Resta però la festa di una città che per una intera giornata si è praticamente fermata in attesa della notte di Champions, della notte di Napoli-Real. Il bello del calcio è anche questo e chi tra i moltissimi tifosi sparsi per il mondo non sogna una notte così? Qualche volta finisce bene, il più delle volte rimane l’amarezza per aver solo sfiorato l’impresa e la magra consolazione di averci almeno provato. Ma da tifosi si vive per serate così. E non provate a dire il contrario.

3 commenti:

Collettivo Contro i Ladri di Scudetti ha detto...

No che non va bene. Queste serate diventano speciali solo se succede quel che deve succedere. Altrimenti rimane solo l'amaro in bocca e la delusione. La consolazione per averci provato lascia il tempo che trova.

Mark della Nord ha detto...

Concordo con Collettivo Contro i Ladri di Scudetti.
Perché dovrebbe andare bene così?
Forse perché nel primo tempo li hanno messi sotto?
E nel secondo avrebbero potuto fare di più?
Non è né di conforto né di sollievo.
Un'eliminazione è sempre tale, anche se avviene per un goal preso al 95°.
E lascia soltanto amarezza e scontento.
Il motto "ma va bene così" è la filosofia dei perdenti; un gesto di auto-consolazione.
Senza offesa per Entius: punti di vista.

P.S.: quando praticavo tennis agonistico mi è capitato di perdere partite importanti, tra cui 2 finali, dopo avere avuto 2-3 match point (o anche più).
Le ricordo neanche fosse ieri, e sono passati quasi 20 anni.
Tutti mi facevano i complimenti e mi dicevano che si era trattato soltanto di sfortuna.
E me lo dicevo anch'io, convincendomi.
Però la delusione restava, era tanta e la notte non dormivo.
E neanche quella dopo.
Non "andava bene così".

Entius ha detto...

Avete ragione entrambi ma credo che il Napoli sia un gradino (se non di più) sotto a questo Real Madrid. Essere riusciti a tenergli testa (e non era così semplice, vedi la figuraccia fatta dall'Arsenal) e essere andati vicini alla qualificazione credo sia comunque un buon risultato.