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mercoledì 15 marzo 2017

LE LEGGI? PER ALCUNI SI APPLICANO, PER ALTRI SI INTERPRETANO

"per avere, al 49° del secondo tempo, ripetutamente proferito espressioni gravemente irriguardose nei confronti del Direttore di gara": 2 TURNI DI SQUALIFICA

"per avere, al termine della gara, rivolto ad un Arbitro addizionale un'espressione ingiuriosa accompagnata da gesti, nonché per avere calciato il pallone in direzione del Direttore di gara, senza colpirlo": 2 TURNI DI SQUALIFICA

"per avere, al termine della gara, nel recinto di giuoco, già sostituito ed in abiti civili, protestato in maniera plateale e veemente nei confronti di un Arbitro Addizionale, avvicinandosi con atteggiamento aggressivo nei confronti del medesimo, finché non veniva trattenuto ed allontanato a forza dai dirigenti e dall'allenatore della propria squadra; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale": 1 TURNO DI SQUALIFICA



Dunque, riepilogando, rivolgere espressioni ingiuriose nei confronti di Direttore di gara o Arbitro addizionale è più grave che tentare di aggredire il Direttore di gara, protestando veemente e utilizzando atteggiamenti aggressivi.
Oppure, molto più semplicemente, come scrivevo qualche settimana fa citando Giolitti “Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”.
Perché (e dubito che questo fattore sia assolutamente casuale) il primo referto riguarda tale Perisic Ivan, giocatore dell’Inter, il secondo Icardi Mauro, anche lui giocatore dell’Inter e il terzo referto, fresco di giornata, si riferisce a Bacca Carlos, attaccante del Milan.
Perché questa differenza di trattamento? Perché Bacca che cerca quasi lo scontro fisico con l’arbitro (con i dirigenti rossoneri che hanno il loro bel da fare a tenerlo a freno) se la cava con una giornata? Ha forse ragione Settore quando, ironicamente, sostiene che quel “già sostituito ed in abiti civili” fa la differenza? O magari in questi 35 giorni che sono intercorsi fra le prime due squalifiche e la terza sono subentrate nuove norme che hanno modificato il regolamento?
Sarò ripetitivo e noioso ma la vera differenza, a mio avviso è ben sintetizzata nella già citata frase di Giolitti. Poche chiacchiere, se Bacca fosse stato un giocatore del Chievo o del Pescara (per fare un esempio banale) avrebbe rimediato almeno 3-4 giornate di squalifica. E invece il colombiano gioca nel Milan e dunque gode di una certa immunità. E come lui molti altri. Basta avere addosso la maglia giusta e il libero arbitrio è con te. Fai un intervento killer? Te la cavi con un richiamo verbale. Poggi la tua testa con fare minaccioso sulla testa dell’arbitro? Sciocchezzuole. Mandi ripetutamente a quel paese l’arbitro? Semplice ammonizione. Tenti di aggredire in direttore di gara? Una giornata di squalifica. E così via.
Molti presidenti non hanno capito una cosa fondamentale (e spero che Suning la capisca al più presto): la differenza non la fa il campione con la sua giocata, ma la dirigenza col suo peso politico. Basta guardare il diverso atteggiamento che direttori di gara e giudice sportivo hanno con le varie squadre per capirlo. Per capire che “per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”.

2 commenti:

Matrix ha detto...

La prima reazione che mi è venuta nel leggere la notizia è stata: dove è la novità?
Vi suona nuovo che gli interisti abbiano un trattamento diverso (in peggio...) rispetto agli altri? Non vi siete mai accorti che certe squadre e certi giocatori hanno corsie preferenziali? Davvero credete che il Milan sia stato danneggiato? Ne parliamo al prossimo rigore lofio che daranno ai rossoneri...

Mark della Nord ha detto...

Due cose voglio dire.
La prima riguarda l'ultima parte del post di Entius, quella in cui scrive:
"Molti presidenti non hanno capito una cosa fondamentale (e spero che Suning la capisca al più presto): la differenza non la fa il campione con la sua giocata, ma la dirigenza col suo peso politico."
Pur avendo, Entius, assolutamente ragione, io spero che Suning non "capisca" mai tale "cosa fondamentale"; o, qualora la capisse, non prenda alcuna iniziativa in merito.
Il solo pensare di vincere le partite per il "peso politico" mi indurrebbe ad abbandonare il calcio definitivamente: certe cose preferisco lasciarle fare ad altri.
La seconda è attinente alla squalifica di Bacca.
Dopo la partita di venerdì, secondo quanto riportato dalla GDS, nel corridoio che porta allo spogliatoio degli ospiti, qualcuno col pennarello ha scritto la parola "ladri" sotto le riproduzioni degli scudetti 2004-2005 e 2005-2006.
Ecco, secondo me deve essere stata proprio tale circostanza ad aver indotto il giudice sportivo ad attenuare la pena e a comminare una sola giornata di squalifica al milanista (avrebbero dovuto essere almeno 3-4, visto il criterio adottato nei confronti dell'Inter).
Una volta che qualcuno, deve aver pensato il giudice, finalmente ricorda al mondo che di quei due titoli (revocati per vicende molto tristi) la juventus si è appropriata e li ostenta arbitrariamente, in spregio ad ogni regola e legge (per giunta nel silenzio mediatico generale, compreso quello della federazione che ha dimostrato, anche in questo caso, sudditanza e prostrazione), io che faccio? Lo penalizzo?
No, voglio premiarlo.
E così gli tolgo qualche giornata di squalifica.
Naturalmente la mia è soltanto un'ipotesi: i pensieri del giudice federale vanno al di là dell'umana comprensione.
In (quasi) tutti i casi...