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lunedì 23 gennaio 2017

LA METAMORFOSI DEGLI ULTIMI DUE MESI (ma il difficile arriva ora...)

Due mesi fa quando Stefano Pioli si è seduto per la prima volta sulla panchina nerazzurra l’Inter era ottava a pari punti con la Fiorentina. Davanti in classifica c’erano in ordine di punti Juventus, Roma, Milan, Lazio, Atalanta, Napoli e Torino. Dopo due mesi e sei vittorie consecutive (sette in nove gare) l’Inter ora si trova quinta il classifica e davanti c’è Juventus, Roma, Napoli e Lazio. Ora, in tutta onestà, alzi la mano chi quel 20 novembre pensava che a metà gennaio ci saremmo ritrovati in questa situazione di classifica.

Paradossalmente sembrerebbe che non abbiamo fatto granché. Perché l’Atalanta ha appena un punto meno di noi e il Milan ha una partita in meno e vincendo ci supererebbe. In buona sostanza rispetto a due mesi fa ci siamo scrollati di dosso solo il Torino. In realtà abbiamo fatto molto. Perché là davanti viaggiano a mille e noi siamo riusciti a tenere il loro passo, perché il Milan aveva otto punti di vantaggio e ora ne ha due meno di noi (oppure se vince andrebbe a più uno, in ogni caso sarebbero sette punti recuperati), perché comunque qualcosa l’abbiamo rosicchiata un po’ a tutte.

Con questo ritmo se Pioli fosse stato sulla panchina nerazzurra già da metà agosto a quest’ora saremmo in piena lotta per il titolo. Ma purtroppo non abbiamo la certezza assoluta che se fosse arrivato Pioli l’Inter avrebbe mantenuto questo ritmo. Per assurdo poteva succedere che Pioli avrebbe trovato gli stessi problemi avuti da De Boer e a metà novembre sarebbe stato esonerato. Quindi evitiamo ipotesi campate in area. Tanto, come ben sapete, con i “se” e i “ma” non si va mai da nessuna parte.
Pertanto concentriamoci sul presente. Un presente che ci dice che l’Inter porta a casa la sesta vittoria consecutiva (ottava considerando anche le coppe) e non succedeva dal 2012, ci dice che siamo riusciti a portare a casa i tre punti dal Barbera (e come abbiamo visto non era poi così facile come immaginavano), ci dice che siamo tornati alle posizioni che ci competono. Anche se il difficile arriva adesso. Perché la Lazio è forse alla nostra portata ma il podio rimane un obiettivo tutt’altro che facile da raggiungere. Juventus, Roma e Napoli sono al momento nettamente superiori e riuscire a precedere una delle tre a fine campionato non sarà certo un’impresa facile.
Ma non è nemmeno un’utopia. Soprattutto perché iniziamo a vedere un’Inter che ci convince. Là davanti Icardi, Perisic e Candreva sono giocatori che fanno la differenza, a centrocampo finalmente la qualità abbonda tra Gagliardini (giovane molto interessante, non ai livelli di Rincon e Locatelli ma comunque un buon elemento), Kondogbia (dove sono quelli che lo criticavano aspramente? Brother, ci sei?), Joao Mario (bidone pagato una valanga di milioni di euro), Brozovic (che qualcuno aveva messo ai margini della rosa) e Banega (pagato tanto… ah, no è un parametro zero). In difesa Murillo ha dato segni di ripresa e Miranda quasi sempre fa la differenza. Abbiamo qualche lacuna sulle fasce con D’Ambrosio e Ansaldi, ma comunque meglio loro che tanti altri esterni passati dalle nostre parti negli ultimi anni (Jonathan e Pereira su tutti). La squadra c’è, sarà necessario che tutti siano in forma e che giri per il meglio, ma in ogni caso un tentativo per il podio io non lo escluderei. Arrivare terzi dopo i primi tre mesi da incubo sarebbe già un bel traguardo. FORZA INTER !!!

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1 commento:

Brother ha detto...

Per come si era messa la stagione e considerando anche la forza di chi ci precede, direi che un quarto posto non sarebbe da buttare. Se poi riuscissimo a centrare il podio...