Poteva essere la partita della svolta. Doveva essere la partita della svolta. Scontro diretto per il terzo posto contro un avversario che non se la passa certo meglio di noi. Tre punti erano fondamentali per riappropriarci del terzo posto, per dare un segnale che ci siamo e che non avremmo mollato facilmente.
E invece? E invece dobbiamo registrare l’ennesima beffa finale. Piccola premessa: non ho guardato la partita. Ero in viaggio, stavo tornando a casa dalla Toscana (ironia della sorte…), pertanto non so come abbiamo giocato ieri sera, non so se abbiamo meritato di perdere, se abbiamo giocato tosti come vorremmo noi o flaccidi come i bicipiti di un’ottantenne. So però che a fine primo tempo avevamo i tre punti in tasca, so che al novantesimo stavamo portando a casa un dignitoso pareggio e soprattutto so che al 91esimo abbiamo preso un gol che non dovevamo prendere. Dopo Sassuolo e Carpi un’altra beffa nel recupero. Questa pericolosa tendenza ad addormentarci sul gong si fa preoccupante.
Ma è soprattutto preoccupante che io pur non guardando la partita e affidandomi ad una banale app dello smartphone per sapere eventuali aggiornamenti del risultato, abbia pensato, appena letto l’aggiornamento del risultato “Fiorentina 1 Inter 1”, che l’avremmo persa. Pensiero che è diventato quasi certezza quando ho letto dell’espulsione di Telles. Tanto che nei minuti finali avevo quasi paura ad aprire l’applicazione per il timore di leggere quello che non avrei voluto leggere. Morale della favola: ormai non c’è bisogno di guardare la partita per sapere come andrà a finire.
E come sempre capita, a metterci lo zampino ci pensa l’arbitro di turno. Anche qui, basta leggere le designazioni per capire come andrà a finire. E Mazzoleni non è certo un nome nuovo dalle parti dell’Inter. Leggevo stamattina l’analisi di un sito web (imparziale, onde evitare fraintendimenti) sulle decisioni arbitrali del direttore di gara di Fiorentina-Inter e ho dovuto rileggerlo tre volte per essere sicuro che non era una presa in giro, ma il resoconto dell’operato di un arbitro che, in linea puramente teorica, dovrebbe essere imparziale. E invece, mi pare di aver capito, che c’è stata una distribuzione dei cartellini gialli assolutamente casuale e l’episodio cruciale (la già citata espulsione di Telles) è una pura invenzione del direttore di gara.
Non avendo visto la partita non posso giudicare in che misura abbia pesato sulla sconfitta l’arbitraggio di Mazzoleni, né se sia una sconfitta figlia dei demeriti nerazzurri, dei meriti viola o della “prestazione” arbitrale.
Certo è che quel terzo posto che fino a poco tempo fa sembrava saldamente alla nostra portata ora è diventato terribilmente traballante. Dovessi azzardare un pronostico delle quattro candidate al terzo gradino del podio noi siamo quelli messi peggio. La Roma con Spalletti ha ritrovato un nuovo grande slancio, il Milan nonostante tutto è in crescita e la Fiorentina è sempre lì. E noi? Noi siamo “inguagliati”, come direbbero a Napoli. Per carità, nulla è perduto. Basta infilare una serie di risultati utili consecutivi e tornare davanti a tutti non è poi così utopistico. Utopistico è però infilare una serie di risultati utili consecutivi. In questo 2016 abbiamo perso col Sassuolo, pareggiato in casa col Carpi e con il Verona, ultima in classifica (oltre che con un abbordabilissima Atalanta), siamo riusciti a rilanciare il Milan. Siamo sicuri di essere in grado di rimetterci in pista? Così, pessimisticamente oltre ogni limite, stasera io vi risponderei “No”. E spero tantissimo di sbagliarmi. FORZA INTER !!!
3 commenti:
Vorrei porti una questione, Entius. Nel commentare i nostri disastri che sono seguiti alla sconfitta pre-natalizia contro la Lazio, non hai MAI chiamato in causa l'allenatore, se non molto superficialmente. Un paio di anni fa avevi già individuato, dopo una decina di partite, il colpevole supremo di tutti i mali dell'Inter. Ora stranamente, dopo due sessioni di mercato in cui l'attuale allenatore ha prima comprato e poi gettato al vento giocatori come fossero bruscolini, sfruttando un budget misteriosamente messo a sua disposizione e che il suo predecessore si sognava di notte, dopo 25 partite di campionato in cui ancora non si capisce quale sia il modulo tipo e la formazione titolare dell'Inter (di gioco nemmeno a parlarne), improvvisamente l'argomento allenatore o non si tocca proprio, si sfiora soltanto, o viene annacquato in un più generalizzato "problema ambientale-societario-arbitrale". Visto che a me non è MAI andato giù l'accanimento preventivo ed il successivo massacro condito da insulti e prese per il culo a cui è stato sottoposto Mazzarri, al quale veniva contestato anche l'orario in cui si alzava di mattina, gradirei da parte tua un minimo di onestà intellettuale. Ma non per fare un favore a me, ma solo se ci tieni a dimostrare che prima non si attaccava solo ed esclusivamente per partito preso. Senza per questo volere l'esonero di Mancini, che da mio modo di intendere il calcio mai mi sognerei di chiedere. E nonostante lo consideri molto più responsabile nel nostro inspiegabile (ma non tanto, a ragionarci a mente fredda) crollo degli ultimi due mesi di quanto consideri responsabile Mazzarri dei deludenti risultati del suo anno e mezzo di Inter.
P.S.: l'arbitraggio di Mazzoleni, seppur disastroso, non è stato determinante per la nostra sconfitta a mio parere. Soprattutto se si considera che Telles, espulso per una clamorosa topica, è stato graziato poco prima per un fallo di mano che avrebbe portato al rigore ed alla seconda ammonizione.
Juan
Non ti posso negare che sulla questione-Mancini sia leggermente di parte. E' un allenatore che stimo e a cui sono legato (forse perché nei primi anni del nuovo millennio è stato il primo a farci rivedere la luce dopo anni di buio...).
Non per questo ho risparmiato critiche nei suoi confronti. Vado a memoria, ma mi pare che in più di un'occasione ho criticato le sue scelte e la sua totale mancanza di idee su modulo e giocatori da mettere in campo.
Certo, i toni usati nei confronti del Mancio non sono quelli utilizzati per criticare Mazzarri (allenatore che non reputavo da Inter), ma ti posso assicurare che le critiche nei suoi confronti non sono mai mancate.
Non reputavi Mazzarri da Inter? Ok, ci sta. Quello che non ci stava era colpevolizzarlo di tutto a prescindere, mentre a Mancini si imputa relativamente poco in relazione alla fiducia accordatagli ed a quello che gli è stato messo a disposizione in sede di mercato, cioè tutto quello che voleva (o quasi). E poi non si possono chiedere giocatori a iosa ad ogni sessione di mercato. Questa sarebbe la ricetta per costruire una squadra? Così la si distrugge, piuttosto!
Detto ciò, meno male che Felipe Melo l'ha voluto Mancini. L'avesse voluto Mazzarri, staremmo ancora a lanciare granate. Garantito.
Juan
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