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lunedì 28 settembre 2015

QUANDO UNA SCONFITTA PUO' ESSERE SALUTARE...

Ritorniamo con i piedi per terra. Non che queste prime cinque vittorie consecutive ci avessero illuso più di tanto, ma erano state sufficienti perché qualcuno iniziasse a fare castelli in aria e sognasse un campionato da protagonisti. E invece è arrivata questa scoppola viola, forse esagerata, ma secondo me più che salutare. Una sconfitta che ci possa servire da lezione, che ci ricordi che il nostro obiettivo non è lo scudetto ma un posto nella prossima Champions League e che ridimensioni un po’ le aspettative del popolo nerazzurro (siamo onesti, un pensierino piccolo piccolo allo scudetto l’abbiamo fatto tutti in questi giorni…).
Non ho visto la partita ieri sera, ma è bastato vedere gli highlights per capire che non è stata solo una serata storta. Tutti, chi più chi meno, hanno avuto le loro colpe e la sconfitta ha molti padri.
A partire da Mancini che si è lanciato in un improbabile 3-5-2 di mazzarriana memoria (e che ha fatto arrabbiare non pochi tifosi nerazzurri), ad Handanovic che ha combinato una frittatona causando il rigore che dopo 2 minuti ha indirizzato la partita e che anche sul secondo gol non è esente da colpe, e poi la difesa che fa acqua da tutte le parti (è-sempre-colpa-di-Ranocchia), Perisic che gioca dappertutto tranne che nel suo ruolo (l’abbiamo tanto cercato, tanto inseguito e ora non sappiamo dove farlo giocare, fantastico direi), Guarin che per il solo fatto di aver segnato il gol decisivo nel derby si è guadagnato il diritto di giocare le prossime 130 partite dell’Inter nonostante continui con il suo ritmo standard di una partita giocata in modalità “grande giocatore” e 10 partite giocate in modalità “Activia”, Kondogbia che stiamo ancora aspettando (e arriverà, potete giurarci, e poi tutti a dire “lo sapevo”), e via discorrendo.
No, non mi va di fare processi. Per quelli ci stanno già pensando chi non vedeva l'ora che l'Inter perdesse per poter puntare il dito e dire "ecco, io l'avevo detto, questa Inter è penosa, Mancini non capisce nulla, la squadra è da rifare". A leggere i commenti su Internet e a sentire certe opinioni sembra che sia crisi Inter, ma crisi nera-che-più-nera-non-si-può, che Mancini sia un passo dall’esonero, che questa squadra è deludente, che i nuovi acquisti si sono rivelati dei flop (38 milioni per Kondogbia!!!).
Io mi voglio illudere che sia soltanto un incidente di percorso. Nel correre per la nostra strada siamo inciampati in un ostacolo e siamo caduti. Ora ci risolleviamo e riprendiamo a correre, continuando ad andare per la nostra strada, senza farci distrarre e senza dimenticarci che il nostro obiettivo (almeno per il momento) non è quel triangolino verde-bianco-rosso, ma un posto nei primi tre (meglio se nei primi due).
In fondo perdere una partita sono cose che succedono, fa parte del gioco del calcio, non pensavate mica di poterle vincere tutte? Finché si tratta di un incidente di percorso non abbiamo nulla di cui temere e di cui preoccuparci. Ecco perché bisogna aspettare la sfida di domenica prossima contro la Sampdoria per capire se è tutto passato o se dobbiamo iniziare a preoccuparci e a fare gli scongiuri.
Nel frattempo, se me lo concedete, guardo la classifica. Siamo sempre primi con 15 punti (anche se a pari punti proprio con la Fiorentina), la Juventus ha un terzo dei nostri punti, il Milan e il Napoli sono a 9, la Roma a 11. Sicuri che quelli messi peggio siamo noi? Sicuri che se c’è una squadra che deve preoccuparsi quella è l’Inter?

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2 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Sono daccordo. Questa sconfitta ci voleva proprio. Serve per rendersi conto di quello che siamo e dove possiamo arrivare.

Winnie ha detto...

Fanno ridere i disfattisti anti-Inter. Stavano lì appollaiati sul trespolo pronti a gufare ed eccoli accontentati.
Mi allineo al pensiero vostro, è una sconfitta che può farci solo bene e che ci aiuterà a capire chi siamo e dove possiamo arrivare.