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sabato 1 agosto 2015

PLATINI SI CANDIDA ALLA PRESIDENZA FIFA (come volevasi dimostrare)

Come volevasi dimostrare. Puntuale come un orologio svizzero è arrivata l’ufficialità di quella che negli ultimi mesi era diventata una notizia che aleggiava nell’aria: Michel Platini si candida come successore di Sepp Blatter alla presidenza della Fifa. Platini ha deciso per il "grande passo" dopo i colloqui avuti con gli altri vertici del calcio internazionale nello scorso weekend trascorso a San Pietroburgo per l'estrazione dei gironi dei Mondiali di Russia 2018: incontri in cui l'attuale n°1 dell'Uefa ha avuto la certezza di poter contare su un pacchetto di voti più che sufficiente per uscire vincitore dall'elezione in programma a Zurigo il prossimo 26 febbraio.
"E' stata una decisione molto personale, valutata attentamente, in cui ho soppesato il futuro del calcio accanto al mio futuro personale", ha scritto Michel Platini nella lettera ai presidenti e ai segretari generali delle 209 federazioni affiliate all'Uefa.

Platini si è quindi impegnato a lavorare senza sosta "nell'interesse del calcio", aggiungendo anche: "Nell'ultimo mezzo secolo o quasi la Fifa ha avuto solo due presidenti. Questa estrema stabilità è quasi paradossale in un mondo che ha vissuto sconvolgimenti radicali e in uno sport che ha subìto grossi cambiamenti dal punto di vista economico. Tuttavia gli ultimi fatti costringono l'organo supremo di governo del calcio mondiale a voltare pagina e ripensare alla sua amministrazione".

L’attuale Presidente dell’Uefa ha quindi ribadito la sua aspirazione a unire il calcio mondiale avvicinando le confederazioni continentali e offrendo a tutte le Federazioni una causa comune: "Ascoltare tutti e rispettare la diversità del calcio di tutto il mondo... Conto sul vostro sostegno e sul nostro amore comune per il calcio, in modo che, insieme, possiamo dare a decine di milioni di appassionati la Fifa che desiderano: una Fifa esemplare, unita e solidale; una Fifa rispettata, apprezzata e creata dalla gente".
La candidatura di Platini è forte, ma ha pure raccolto le prime critiche. Le più aspre dal principe giordano Ali Bin al-Hussein, che aveva sfidato Blatter nell'ultima tornata elettorale. Ma anche da Musa Bility, presidente della Federcalcio liberiana e altro aspirante alla guida della Fifa. Per entrambi Platini non sarebbe la scelta giusta. "Sia gli appassionati che i giocatori meritano qualcosa di meglio - ha detto alla Bbc Al Hussein - E' chiaro che la Fifa ha bisogno di una nuova leadership, indipendente, con un passato immacolato". Secondo Bility, Platini sarebbe portatore di "caos", "ulteriori divisioni" ed "altri problemi". Il tre volte Pallone d'oro sa comunque di partire in vantaggio, grazie all'appoggio delle federazioni d'Asia (Afc), Nord-Centro America e Caraibi (Concacaf) e Sudamerica (Conmebol), oltre a quello della 'sua' Europa.
Tra gli elettori di Michel Platini ci sarà di sicuro la Figc. Il presidente Carlo Tavecchio ha infatti dichiarato che "l'Italia sosterrà il candidato della Uefa alla presidenza della Fifa".
Per quanto mi riguarda non ho avuto mai particolare simpatia per Le Roi. Il passato bianconero e quell’aria di superiorità tipica dei francesi hanno fatto sì che mi stesse abbastanza sulle “pelotas”. Ma simpatia/antipatia a parte, non credo che Platini sia l’uomo giusto al posto giusto. E’ sicuramente il degno successore del suo compare (almeno fino a quando gli ha fatto comodo…) Blatter, ma altrettanto sicuramente non è lui l’uomo ideale che possa far voltare pagina alla Fifa. Alla fine cambiano i nomi ma la sostanza rimane sempre quella. Purtroppo.

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1 commento:

Stefano ha detto...

Era scontato che si candidasse. La voce era iniziata a girare già un anno fa. Figuriamoci se non approfittava della caduta di Blatter.