ARTICOLI RECENTI

domenica 28 giugno 2015

FLOP BRASILE, IL PARAGUAY LO METTE KO AI RIGORI

Coppa America 2015 - Quarti di Finale
BRASILE-PARAGUAY 4-5 d.c.r. (1-1)
15' Robinho - 71′ González (rig.)

SEQUENZA RIGORI: Fernandinho (gol); Martinez (gol); Everton Ribeiro (fuori); Caceres (gol); Miranda (gol); Bobadilla (gol); Douglas Costa (fuori); Santa Cruz (fuori), Coutinho (gol); Gonzalez (gol).

Brasile (4-2-3-1): Jefferson; Dani Alves, Miranda, Thiago Silva, Filipe Luís; Fernandinho, Elías; Willian (dal 60′ Costa), Coutinho, Robinho (dall’87’ Ribeiro), Firmino (al 69′ D. Tardelli). 
A disp.: Marquinhos, Casemiro, Geferson, Fred, Fabinho, Grohe, David Luiz, Neto. 
All.: Dunga.
Paraguay (4-4-1-1): Villar; B. Valdez, da Silva, Aguilar, Piris; D. González, V. Cáceres, Aranda (dal 77′ O. Martínez), Benítez (dall’84’ Romero); N. Valdez (dal 74′ Bobadilla); Santa Cruz. 
A disp.: P. Aguilar, Balbuena, Barrios, M. Cáceres, Molinas, Ortigoza, Ortiz, Samudio, Silva. 
All.: Díaz.
Arbitro: Cunha (Uruguay).

Non esiste più il Brasile di una volta. E un anno dopo il Mondiale perso malamente in casa (chi si scorda più quel 1-7 rimediato contro la Germania), anche la Coppa America dà la stessa sentenza con il Paraguay che, come quattro anni fa, elimina la Selecao ai quarti dopo la lotteria dei rigori.
Può sembrare clamoroso ma la vittoria è meritata e soprattutto il Brasile conferma ancora una volta di essere l’ombra della squadra più titolata del mondo.

Questa volta sembrava tutto facile per il Brasile. Dopo 15′ il gol di Robinho dava l’impressione di risolvere il problema più grosso, quello del gol. Cross di Dani Alves dalla fascia destra, velo di Coutinho e piattone facile facile per Robinho, troppo solo al centro dell’area. Ma, nonostante il vantaggio, il Brasile non ha mai dato l’impressione di poter chiudere la partita.

La sensazione è diventata certezza nella ripresa. Il Paraguay, che già con l’Argentina è stato protagonista di una clamorosa rimonta, si è disposto meglio in campo e piano piano ha preso il controllo della gara. Il pareggio, al 27′ della ripresa è però un regalo brasiliano: Thiago Silva colpisce di mano un cross morbido da destra e l’arbitro giustamente assegna il rigore che Gonzales non sbaglia. E dopo l’1 a 1, con le squadre un po’ più spaccate, è stato il Paraguay a dimostrare maggior coraggio e maggior lucidità, andando vicino al gol del 2 a 1.
Nella lotteria dei rigori, gli errori di Everton Ribeiro e Douglas Costa condannano il Brasile. Del solito Gonzalez il penalty che regala al Paraguay una insperata semifinale contro l’Argentina.
Al termine della gara, l'allenatore della Seleçao Dunga ha detto che 15 dei suoi giocatori erano stati colpiti da un virus: "Non è una scusa - ha dichiarato - si sono allenati male perché avevano mal di stomaco, problemi intestinali, qualcuno anche vomito".
Virus o no il Brasile è sembrato svuotato, incapace di approfittare anche degli episodi favorevoli, incapace soprattutto di sopperire all’assenza dello squalificato Neymar, i cui gol hanno spesso sopperito alla pochezza tecnica della nazionale. Per il ct Dunga un fallimento. Eppure per i verdeoro questa competizione doveva rappresentare anche una chanche di rivincita dopo la disfatta umiliante contro la Germania nella semifinale Mondiale. E invece non hanno mai pienamente convinto nemmeno nel girone con una vittoria contro il Perù arrivata sul fotofinish e una sconfitta contro la Colombia.
Il Paraguay non ha rubato nulla, ha solo sfruttato gli episodi e adesso si trova in semifinale contro l’Argentina. Ramon Diaz ha una squadra con grinta da leone e tatticamente ben messa in campo, capace anche di superare l’unico errore commesso in 90’ e mettere sotto i tanto strombazzati brasiliani, orfani di Neymar. I paraguaiani si confermano compagine ostica, rognosa e che non a caso quattro anni fa si arrese in finale solo all’Uruguay.
Come finirà questa volta? Lo scopriremo martedì notte dopo la sfida contro la favorita Argentina.

2 commenti:

Theseus ha detto...

Ma l'avete vista la rosa del Brasile? Ma è un insulto alla gloriosa storia di una Nazionale che ha fatto la storia del calcio.
Basti pensare che il numero 9 dei verdeoro è Diego Tardelli. E ho detto tutto.

Theseus ha detto...

Ovviamente con questo non voglio sminuire i meriti di un Paraguay che ha confermato di essere una squadra tosta e che martedì farà sudare sette camicie anche all'Argentina.