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martedì 28 aprile 2015

LAMPO PODOLSKI, UNA PESSIMA INTER SENTE ODORE DI EUROPA

Serie A 2014-2015 – 33^ Giornata
UDINESE - INTER 1 - 2
48’ ICARDI (rig.) – 50’ Di Natale – 65’ PODOLSKI

UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Domizzi, Piris; Allan, Pinzi, Badu; Guilherme (dal 44' p.t. Guilherme); Thereau, Di Natale (dal 16' s.t. Kone).
A Disposizione: Scuffet, Meret, Fernandes, Perica, Zapata, Brubnijc, Hallberg, Gabriel Silva, Geijo, Aguirre.
All. Stramaccioni.
INTER (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Vidic, Felipe, Santon; Guarin (dal 20' s.t. Podolski), Medel, Kovacic; Hernanes (dal 45' s.t. Gnoukouri); Palacio, Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Obi, Sciacca, Gnoukouri, Puscas, Donkor, Nagatomo, Brozovic, Shaqiri, Dimarco, Bonazzoli.
All. Mancini.
ARBITRO: Rocchi di Firenze

L’Inter porta a casa tre punti preziosi e respira aria d’Europa con Fiorentina e Sampdoria che, in attesa delle sfide di domani sera, sono ad un tiro di schioppo. E’ questa l’unica cosa positiva di una partita che l’Inter gioca bene per circa un’ora, prima di complicarsi la vita oltre ogni limite consentito nonostante la doppia superiorità numerica (Udinese rimasto in 10 dal 40esimo per l’espulsione di Domizzi e poi in 9 dal 60esimo per il rosso a Badu).
Mancini deve far fronte all’assenza di Ranocchia e Juan Jesus in difesa per squalifica. Coppia di centrali composta quindi da Vidic e Felipe con D’Ambrosio e Santon sugli esterni. A centrocampo il rientrante Medel, Guarin e Kovacic con Gnoukouri che si accomoda in panchina. In avanti Hernanes ancora una volta preferito a Shaqiri con Palacio-Icardi tandem offensivo.

Partita che stenta a decollare con l’Inter che fa molto possesso palla ma che crea ben pochi pericoli. Le uniche occasioni da registrare sono due tiri dalla distanza di Guarin ed Hernanes.

La prima svolta della partita arriva al 40esimo. Domizzi, già ammonito, stende Hernanes sulla trequarti. Il secondo giallo è inevitabile e con esso la conseguente espulsione. Udinese in 10. Prima di andare all’intervallo Icardi e Hernanes sfiorano il gol del vantaggio, ma Karnezis fa buona guardia.
Pronti, via e la ripresa regala subito emozioni a ripetizione. Dopo due minuti Danilo entra in scivolata su Kovacic dentro l’area di rigore. L’arbitro (Rocchi, incredibile ma vero…) concede il calcio di rigore tra le proteste friuliane. Dal dischetto il solito Mauro Icardi porta in vantaggio l’Inter. Ma, puntualmente l’Inter si addormenta. E l’Udinese ne approfitta. Al 50esimo Allan serve con un preciso filtrante Totò Di Natale; il bomber bianconero controlla il pallone e di piatto destro trafigge Handanovic. Goal storico per lui, che raggiunge Roberto Baggio a quota 205 gol in serie A.
Sotto la spinta dei propri tifosi l’Udinese è galvanizzata ma Badu eccede nel protestare con Rocchi e si becca in sequenza prima un giallo e poi il rosso. Udinese in nove e partita che dovrebbe mettersi in discesa per l’Inter.
I tre punti a questo punto sono obbligatori e Mancini spedisce in campo Podolski. Il tedesco entra e diventa subito decisivo con un sinistro micidiale dal limite che fulmina Karnezis e porta nuovamente in vantaggio l’Inter. Chi pensa che la partita non abbia più nulla da dire sta sbagliando di grosso.
L’Udinese, nonostante la doppia inferiorità numerica e lo svantaggio, gioca col cuore, ci mette grinta, prova a cercare il gol del pareggio, crea qualche pericolo. L’Inter è pasticciona, superficiale, spreca in più di un’occasione il gol che chiuderebbe il match e fino al 94esimo tiene col fiato sospeso i propri tifosi.
Ma alla fine i nerazzurri portano a casa i tre punti. Non senza affanni. L’Udinese ha giocato un’ottima gara e anche in inferiorità numerica ha dato l’anima (complice anche la nostra incapacità di chiudere la partita). I friuliani avrebbero sicuramente meritato il pari. E se per assurdo avessero vinto, nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
Ma alla fine a vincere siamo stati noi. E questa è la cosa più importante. Per il resto soprassediamo. Soprassediamo sull’incapacità di portare a termine la gara senza particolari scossoni, soprassediamo sul fatto di lasciare aperta una partita che di fatto poteva chiudersi dopo il 2-1. Soprassediamo su tutto. Abbiamo vinto, ha segnato Podolski, l’arbitro Rocchi non ha fatto danni (e questa è la vera notizia). Per stasera va bene così. Al resto penseremo domani. O domani l’altro.

1 commento:

Nerazzurro ha detto...

Per assurdo abbiamo fatto una buona gara finché l'Udinese ha giocato in 10. Dopo ci siamo seduti sugli allori e abbiamo fatto troppi errori di sufficienza. Giocando così l'Europa League ce la sogniamo.