PUNTO
C – Notizie dalla Lega Pro
Per la prima volta nella sua storia, il Cosenza alza al cielo la Coppa Italia di Lega Pro Dopo il sorprendente 4-1 in favore dei ‘Lupi’ nella trasferta lombarda all’andata, i rossoblu hanno vinto anche il match di ritorno per 1-0 con marcatura del bomber Ciancio.
Doveva essere la giornata della festa in casa Cosenza, quella della difficile “remuntada” in casa Como. Alla fine l’hanno spuntata i calabresi, che diventano così la prima squadra calabrese ad alzare una coppa. La soddisfazione è ancora più grande per i tifosi silani, i quali sulla loro strada verso la finale hanno incrociato, e battuto, i cugini rivali del Catanzaro. I quasi 8.000 spettatori del “San Vito” hanno messo in scena uno spettacolo che con la Lega Pro non c’entra assolutamente nulla. Una festa iniziata già intorno alle ore 20, quando i primi tifosi rossoblù facevano il loro ingresso allo stadio. L’apoteosi, ovviamente, al momento della premiazione.
Il Cosenza, nel lungo cammino che l'ha portato in finale, ha battuto, tra gli altri, gli acerrimi rivali di Catanzaro e Reggina, la Salernitana capolista nel girone C e già proiettata verso la prossima Serie cadetta e la Juve Stabia, anch'essa prossima a giocare i play-off in campionato. I lupi, dalla loro, dopo un avvio stentato, culminato con l'esonero del tecnico scorsa promozione, Cappellacci, hanno trovato un'insperata continuità col nuovo mister Giorgio Roselli, ex centrocampista della Samp a cavallo tra i '70 e gli '80.
Trascinati dai vari Statella, Ciancio, Cesca, Cori, De Angelis, Calderini, Arrigoni e Caccetta, i ragazzi di Roselli hanno prima scalato posizioni su posizioni in classifica sino a raggiungere la matematica salvezza, e poi portato avanti, sino al tripudio di stasera, la stessa Coppa Italia. I lupi succedono così alla Salernitana, che aveva trionfato nel 2013-2014.
Ad un palmares fatto di 2 Campionati di C1, uno di C, 2 di Lega Pro seconda divisione, uno di C2, 2 di D, un titolo di Lega Interregionale ed una Coppa Anglo-Italiana (nel 1983), il club oggi guidato da Eugenio Guarascio somma quindi la sua prima Coppa Italia di categoria.
Dopo essere sprofondato nei dilettanti ed aver attraversato un periodo opaco nella propria storia, il Cosenza calcio torna a vincere e rinnova le proprie ambizioni in vista delle prossime stagioni. Nel recente passato, hanno vestito la maglia del club calabrese calciatori che si sono ben destreggiati anche a livello internazionale: da Marco Negri a Cristiano Lucarelli, passando per Stefano Morrone, Massimo Margiotta, Djibril Diawara, Francesco Modesto e soprattutto Stefano Fiore.
Si tratta del trofeo più prestigioso della storia centenaria del club calabrese, che non è mai riuscito a raggiungere la serie A ma ha disputato 19 volte la serie B e adesso è almeno lì che vuole tornare, 13 anni dopo l’ultima volta.
Queste le parole del Presidente Eugenio Guarascio nel post-partita: ”Siamo partiti con l’obiettivo della salvezza. La Coppa Italia ci ha ingolosito per strada. Stasera ho provato una gioia indescrivibile. Il calcio continua a regalarmi soddisfazioni inaspettate. Sono orgoglioso di aver dato a Cosenza questo trofeo. La città merita soddisfazioni così. Questo però deve essere un punto di partenza, inizieremo a lavorare per raggiungere qualcosa di importante. Gli ingredienti per arrivare in alto ci sono. Abbiamo in progetto la realizzazione di un nuovo stadio, l’idea è quella di costruire una cittadella dello sport. Ho già parlato con il Sindaco Occhiuto per dare una nuova casa al Cosenza. Il ds Meluso e mister Roselli meritano entrambi la riconferma, hanno svolto un grande lavoro. Li blinderò a Cosenza, dovranno costruire la squadra che sarà“.
L’allenatore Giorgio Roselli, visibilmente soddisfatto, ha aggiunto: “Adesso ci proiettiamo alla prossima sfida, centrare il nono posto in campionato. Arrivare noni più la Coppa Italia sarebbe il nostro triplete. Parlare di promozione in serie B è anacronistico, nel calcio serve programmazione“.
1 commento:
Una gioia incontenibile per il nostro primo trofeo della storia. E' stata una vittoria sofferta e più che meritata.
E ora tutti all'assalto della Serie B.
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