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lunedì 6 ottobre 2014

RASSEGNATI TROPPO PRESTO AL NOSTRO DESTINO?

Dopo 25-30 minuti esasperato ho preso il telecomando ed ho cambiato canale. Non ce la facevo più a vedere quello scempio, non sopportavo di vedere 11 giocatori molli che non ci mettono grinta, cuore, attributi, che anche col risultato avverso non smettono di voler spaccare il mondo.
Dopo qualche minuto sono ritornato sulla partita. Nella buona e nella cattiva sorte, si dice. E noi che abbiamo deciso di “sposare” l’Inter dobbiamo amarla e sostenerla in ogni condizione. Anche se l’Inter dell’ultima settimana (Cagliari-Qarabag-Fiorentina, per intenderci) metterebbe in difficoltà l’amore incondizionato di qualsiasi tifoso.
In alcuni momenti è sembrato di vedere l’ultima Inter di Stramaccioni, quella che andava in campo solo per onor di firma, senza metterci un minimo d’impegno e che subiva passivamente gioco avversario e gol senza abbozzare una minima reazione. E poiché sono più che convinto che nel suo ultimo periodo sulla panchina nerazzurra Stramaccioni fu scaricato dallo spogliatoio, non mi meraviglierei se stesse succedendo la stessa cosa con Mazzarri.

Anche se non mi auguro assolutamente che sia così. Nel bene o nel male è stata fatta una scelta e fino a fine stagione bisogna sostenere questa scelta. Come è ormai ben noto non ho molta simpatia per Mazzarri ma probabilmente in questo momento un suo esonero e l’arrivo di un altro allenatore potrebbe essere “pericoloso” oltre che deleterio.

Avanti dunque con il tecnico livornese, sebbene non sta gestendo nel migliore dei modi questo momento di crisi. E’ importantissimo in questi momenti che il tecnico di turno dia la scossa alla squadra, li afferri uno per uno dal bavero e li sproni a dare il massimo, nei novanta minuti deve urlare come un ossesso e tenere sotto pressione tutti. Quello che Mazzarri non sta assolutamente facendo. E anche davanti alle telecamere, nel post-partita, sembra di vedere un allenatore rassegnato, che accetta passivamente questo periodo senza voler o poter dare la scossa giusta. Evitando di fare sempre il solito paragone mourinhiano, come si sarebbe comportato Conte, per dire un nome a caso, in questa situazione? Ecco la grande differenza tra bravi allenatori e allenatori da grande squadre.
Andare a Firenze e perdere 3-0 potrebbe anche starci, ma quello che è mancata è la reazione, la voglia di dimostrare comunque di mettercela tutta, di onorare la maglia che indossano. Invece ieri sera non abbiamo visto nulla di tutto questo.
Colpa dell’allenatore che non gli ha dato la giusta scossa, ma colpa anche di chi va in campo. Perché, purtroppo, piaccia o non piaccia, in campo ci vanno i giocatori. E vedere una squadra che sta in campo (volevo scrivere “gioca” ma è una parola grossa…) con svogliatezza, senza mordente, senza un minimo di grinta e attributi, fa veramente male. Ecco, ieri sera ci sarebbe servito il Zanetti o il Cambiasso di turno che suonasse la carica. Ma purtroppo non ci sono più né il Capitano né il Cuchu e allora ci dobbiamo affidare ai nuovi trascinatori. Che al momento non ci sono. Sarà un’altra stagione difficile. Mi pesa ammetterlo ma credo che anche quest’anno avremo più delusioni che gioie. Speriamo almeno che serva per mettere le basi per il futuro. FORZA INTER !!!

1 commento:

Brother ha detto...

Mourinho li avrebbe presi a calci nel sedere e inchiodati alle loro responsabilità. In questi momenti avere un tecnico carismatico è di notevole importanza. Mazzarri è una robetta molle come un budino.