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martedì 24 giugno 2014

ITALIA, TUTTI A CASA MERITATAMENTE !!!

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Gruppo D
ITALIA-URUGUAY 0-1
81' Godin
ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Verratti, Pirlo (75' Thiago Motta), Marchisio, De Sciglio; Balotelli (46' Parolo), Immobile (71' Cassano).
A disp: Sirigu, Paletta, Perin, Abate, Aquilani, Thiago Motta, Candreva, Insigne, Cerci.
All. Prandelli.
URUGUAY (3-5-2): Muslera; Gimenez, Godin, Caceres; Gonzalez, Lodeiro (46' Maxi Pereira), Arevalo Rios, Rodriguez (78' Ramirez), Pereira (63' Stuani); Cavani, Suarez.
A disp: Munoz, Silva, Fucile, Coates, Gargano, Perez, Hernandez, Forlan.
All. Tabarez
Arbitro: Rodriguez (Messico)

Tutti a casa. L’Italia perde contro l’Uruguay e per il secondo Mondiale consecutivo se ne torna a casa nella fase a gironi (non succedeva dal 1962-1966). Decisivo un gol di Godin a 10 minuti dal termine dopo che a metà ripresa l’arbitro aveva espulso ingiustamente Marchisio per un fallo. Terremoto nel dopo gara. Si dimettono Prandelli e Abete.
Gara nervosa e tesa sin dalle prime battute, che non porta ad azioni degne di cronaca. Dopo 12 minuti di nulla ci prova Pirlo con Muslera che devia in angolo come può. L’Uruguay risponde con una grande idea di Cavani che di testa cerca l’inserimento di Lodeiro, ma Barzagli è attento a chiudere. Balotelli si prende il giallo per una brutta entrata.
Verratti è il fulcro del gioco azzurro, e dopo una conclusione di Balotelli che termina abbondantemente a lato, alla mezzora il match ha due sussulti. Prima è Immobile che da ottima posizione calcia alto, poi sul capovolgimento di fronte serve uno straordinario Buffon che salva sia su Suarez che su Lodeiro.
Prima del riposo ci prova Caceres da metà campo, vedendo Buffon fuori dai pali, ma la sfera termina fuori di molto.
Prandelli all’intervallo lascia negli spogliatoi uno spento Balotelli ed inserisce Parolo, mentre Tabarez risponde con Maxi Pereira per Lodeiro. Italia che rischia tantissimo al 51’ quando Bonucci strattona in area Cavani, ma il direttore di gara lascia correre, fra le proteste dell’attaccante del Psg.
L’Italia inizia a soffrire il forcing dell’Uruguay ed al 57’ rischia tantissimo quando Rodriguez, dopo un triangolo con Suarez, si presenta a tu per tu con Buffon ma calcia a lato. Un minuto dopo, gli azzurri rimangono in dieci. Marchisio interviene in modo falloso su Rios. Fallo non grave (a stento è da ammonizione) ma per l’arbitro è da espulsione.
Tabarez, con l’uomo in più, inserisce una punta (Stuani) per un difensore (Pereira) alla ricerca del goal. Al 65’ Uruguay vicinissima al vantaggio: Suarez si presenta davanti a Buffon, ma la conclusione dell’attaccante del Liverpool è salvata eroicamente dal capitano azzurro. L’Italia soffre tantissimo, Prandelli inserisce Cassano per Immobile, togliendo profondità alla manovra offensiva. Al 75’ altra tegola per la nazionale, perché si ferma Verratti per un problema fisico e Prandelli getta nella mischia Thiago Motta.
Nel finale l’arbitro grazia Suarez che dà un morso alla spalla di Chiellini: era rosso sacrosanto, ma il fischietto messicano non se la sente di tirare fuori il cartellino. L’Italia è però alle corde ed al minuto 81 l’Uruguay passa in vantaggio. Calcio d’angolo dalla destra, Godin svetta di testa e batte Buffon. Nel finale l’Italia prova il tutto per tutto, ma senza attaccanti di ruolo e con zero energia, non succede più nulla, nonostante i cinque minuti di recupero.
L’Italia torna meritatamente a casa. Inghilterra, Costarica e Uruguay erano alla nostra portata e superare il turno era tutt’altro che difficile. E invece ci siamo complicati la vita.
Hai voglia di dare colpa all’arbitro, non puoi recriminare se le principali colpe sono da imputare alla nostra nazionale. Prandelli ha commesso errori sia nelle convocazioni (quando sarebbe servito un Rossi, un Destro o anche un Florenzi…) che nelle scelte nel corso delle tre gare (Paletta su tutti ma anche il fatto di giocare con una sola punta). Ma soprattutto questa squadra e questi giocatori potevano dare di più. Balotelli doveva essere il trascinatore di questa squadra e invece è apparso svogliato. Le altre nazionali hanno giocatori che danno l’anima per la propria selezione, i nostri sembravano in vacanza premio. Ci saremmo aspettati ben altre prestazioni e, ovviamente, ben altri risultati. E invece tutti a casa.
Le dimissioni di Abete e Prandelli fanno presupporre che presto si farà tabula rasa e si ripartirà da zero. Speriamo con un Presidente Federale capace di rilanciare il movimento e un commissario tecnico che sappia come muoversi. Per un futuro migliore (si dice così, vero?).

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Gruppo D
COSTA RICA-INGHILTERRA 0-0
Costa Rica (5-4-1): Navas; Diaz, Duarte, Gamboa, Gonzalez, Borges (77′ Barrantes); Ruiz, Brenes (63′ Bolaños), Tejeda, Miller; Campbell (65′ Ureña).
A disp.: Pemberton, Cambronero, Acosta, Umaña, Myrie, Francis, Granados, Calvo, Ureña, Cubero.
All.: Jorge Luis Pinto.
Inghilterra (4-5-1): Foster; Jones, Cahill, Smalling, Shaw; Lampard, Wilshere (72′ Gerrard), Barkley, Milner (79′ Rooney), Lallana (61′ Sterling); Sturridge.
A disp.: Hart, Forster, Johnson, Baines, Jagielka, Welbeck, Henderson, Chamberlain, Lambert.
All.: Roy Hodgson.
Arbitro: Djamel Haimoudi (Algeria)

Finisce 0-0 tra Inghilterra e Costarica con quest’ultimi che chiudono il girone in testa. L’Inghilterra lascia il mondiale con la peggior prestazione di sempre. Anche nel 1950, quando fu battuta da Usa e Spagna, tornò a casa con una vittoria, il 2-0 sul Cile nella gara del 25 giugno a Rio. Stavolta un pareggio e due k.o. Neppure con la Costa Rica è arrivata la scossa.
Campbell sfiora il palo dopo appena due minuti. La replica dell’Inghilterra è in una conclusione di Sturridge. La seconda chance della Costa Rica arriva con una punizione di Borges al 23’. Al 34’, su torre di Jones, ancora Sturridge divora l’1-0.
La ripresa si apre con un tentativo del solito Sturridge lanciato da un rimpallo, ma Navas ferma in uscita l’attaccante del Liverpool. La Costa Rica arretra di venti metri, ma l’Inghilterra mostra il solito grigiore. Mai un guizzo, un’idea, un’impennata. Un calcio monocorde e senz’anima. Lampard, quasi sicuramente all’ultima gara in Nazionale, è l’unico a mostrare orgoglio e attaccamento alla maglia. Gli inserimenti di Sterling e Rooney danno maggior vigore al gruppo di Hodgson, ma la Costa Rica resiste. Il cucchiaio di Rooney fa calare il sipario. I giocatori inglesi vanno a salutare in massa il pubblico. L’Inghilterra torna a casa. L’ennesima figuraccia dei cosiddetti "maestri".


4 commenti:

Theseus ha detto...

Siamo l'espressione dei calcio italiano. Mediocre, senza idee e con pochi campioni. Eliminazione più che meritata. Se non riesci a battere la Costarica e questo Uruguay meriti di andartene a casa.

Mattia ha detto...

Che delusione !!! Certo meritata l'eliminazione. Il rosso a Marchisio è esagerato, eventualmente ci stava il giallo. Ma non dimentichiamoci che c'era un rigore su Cavani.
E anche contro il Costarica l'arbitro ci aveva graziato.
Se poi pensiamo che contro il Costarica doveva vincere facile e invece le abbiamo prese...

Carlo Sandri ha detto...

Che strano il calcio: alla fine il nostro "girone di ferro" si chiude con la Costa Rica dominatrice, Inghilterra e Italia inconsistenti e giustamente a casa, e un Uruguay per nulla speciale che passa per assenza di avversari.
E se fosse vero che si dimette Abete, ne sarebbe comunque valsa la pena alla grande!... Ma scommetto che ci ripenserà.
Delusioni abbastanza generalizzate, ma una menzione particolare agli attaccanti convocati da Prandelli: penso che neanche l'Iran sia ridotto così male, veramente un abisso di nullità.

Pakos ha detto...

Gli iraniani, al contrario dei nostri, sono molto legati alla propria nazionale e, come faceva notare Entius, darebbero la vita per la propria squadra.