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martedì 22 aprile 2014

BARRICATE MOU, IL PRIMO ROUND LO VINCE LA NOIA

Champions League 2013-2014 – Semifinale d’Andata
ATLETICO MADRID-CHELSEA 0-0
Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia (41' st Villa), Gabi, Mario Suarez, Koke; Diego Costa, Diego (15' st Arda Turan).
A disp.: Aranzubia, Alderweireld, Tiago, Rodriguez, Sosa.
All.: Simeone.
Chelsea (4-3-3): Cech (18' Schwarzer); Azpilicueta, Cahill, Terry (28' st Schurrle), Cole; Mikel, David Luiz, Lampard; Ramires, Torres, Willian (49' st Ba).
A disp.: Akè, Kalas, Oscar, Van Ginkel.
All.: Mourinho.
Arbitro: Eriksson (Svezia)

E’ Atletico Madrid-Chelsea ad aprire le semifinali di Champions League. Mourinho contro Simeone. Ma il primo tempo non è all’altezza di una semifinale di Champions League e dello spettacolo visto nelle sfide dei quarti ce n’è ben poco.
Dopo appena 15 minuti il Chelsea perde Cech per infortunio: il portiere, in uscita su un calcio d'angolo di Koke, cade male a terra e si fa male. Mourinho è costretto a sostituirlo con Schhwarzer. La gara regala poche emozioni: ci prova più l'Atletico del Chelsea che difende bene e sventa gli attacchi degli spagnoli. Unica occasione degna di nota arriva alla mezzora: Mario Suarez dalla distanza sfiora il palo alla sinistra di Schwarzer.

Non va meglio nella ripresa dove l’Atletico cerca di fare la partita e il Chelsea si difende bene, concedendo relativamente poco alla squadra di Simeone.

Al 55esimo si rende pericoloso Diego ma Schwarzer è bravo prima in uscita, poi a tornare tra i pali e sventare la minaccia. Mourinho continua a perdere i pezzi: si fa male anche Terry. Vengono ammoniti Gabi, Obi Mikel e Lampard: erano tutti diffidati e mancheranno nella gara di ritorno. Nel finale si fa vivo il Chelsea con una punizione di David Luiz che termina di poco alta.
Alla fine ne viene fuori una partita abbastanza scialba che si conclude sullo 0-0, un risultato che lascia apertissimo il discorso qualificazione. Chi si aspettava gol e spettacolo sarà rimasto deluso. Perché Atletico Madrid-Chelsea di questa sera è stata ana delle partite di vertice più noiose che la Champions League ci abbia regalato. Un pareggio a reti immacolate dove si son viste più sportellate che azioni.
Mourinho ottiene quello che voleva: il nulla di fatto nell'andata della semifinale di Champions League tra il suo Chelsea e l'Atletico Madrid di Simeone.
Fra sette giorni allo Stamford Bridge però non potrà riproporre il catenaccio con cui ha sbarrato la porta di Cech prima e di Schwarzer poi. I colchoneros ci hanno provato in tutti i modi a fare la partita e a sfondare le barricate avversarie, ma è mancata la concretessa, la lucidità sottoporta. Hanno attaccato per 95 minuti, ma di occasioni nitide ne hanno avuto ben poche.
Discorso qualificazione rinviato a settimana prossima. Quando scopriremo se il catenaccio mourinhiano di questa sera avrà avuto un senso. Lo Special One dovrà per forza vincere mentre al Cholo Simeone potrebbe bastare anche un pari con gol. Comunque andrà saranno sicuramente 90 minuti migliori rispetto a quelli di questa sera.


4 commenti:

Simone ha detto...

Partita noiosissima. Ho seriamente rischiato di addormentarmi. Mi aspettavo tutt'altro tipo di partita.

Theseus ha detto...

Direi che soprattutto non ci aspettavamo questo catenaccio di Mourinho. Il Chelsea non ha praticamente giocato e per l'Atletico é stato impossibile trovare degli spazi in cui infilarsi. Fra una settimana mi auguro di vedere ben altra gara.

Ciaskito ha detto...

Non oso immaginare le aspre critiche se a fare questo catenaccio in puro stile trapattoniano fosse stata una squadra italiana...
Sinceramente mi aspettavo un Chelsea più propositivo e intenzionato a giocarsela alla pari. Invece Mourinho ha proprio rinunciato a giocarsela convinto che fra una settimana in casa possa farcela a conquistare la finale.

Stefano ha detto...

Credo invece che il Chelsea abbia fatto una gara intelligente. Giocare ad armi pari con l'Atletico sarebbe stato un suicidio visto che gli spagnoli sono in gran forma e il Chelsea attuale non brilla di certo.