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venerdì 28 marzo 2014

L'INCAPACITA' DI FARE IL SALTO DECISIVO

Quando è il momento di dare la sterzata decisiva ci fermiamo. E’ questo l’andazzo stagionale dell’Inter che da settembre ad oggi non riesce ad infilare tre vittorie consecutive, ma che riesce ad alternare buone prestazioni che ti fanno sperare in una primavera prodiga di soddisfazioni a prestazioni da mani nei capelli (chi ce li ha…).
Dopo la pesante sconfitta allo Juventus Stadium avevamo inanellato delle buone gare, con discreti risultati, qualche passo a vuoto (che nel complesso poteva anche starci), ma soprattutto tanta fiducia nel fatto che potessimo finalmente fare il definitivo salto che ci permettesse di vivere un finale di stagione positivo su cui poggiare le basi della prossima stagione.
Le due sfide casalinghe contro Atalanta e Udinese erano l’ideale per compiere questo benedetto salto, considerando anche il calendario alla nostra portata che prevedeva come prossime avversarie Livorno, Bologna e Sampdoria. Insomma cinque sfide in cui accumulare un discreto gruzzoletto di punti.

E invece il bilancio della doppia sfida casalinga è impietoso: un punto appena conquistato.

Colpa della sfortuna, degli arbitraggi discutibili (calcio di rigore, questo sconosciuto), dell’insuperabile portiere avversario (un 17enne bravissimo, ma pur sempre 17enne).
Facile dare la colpa agli altri, più difficile ammettere le proprie colpe. Ieri abbiamo fatto il primo tiro in porta dopo 62 minuti. In casa con una squadra di metà classifica abbiamo impiegato più di un’ora per fare il primo tiro in porta. Sì, è sicuramente colpa della sfortuna e degli arbitri.
Con l’Atalanta abbiamo fatto 23 tiri in porta, ieri qualcosina in me (vado ad approssimazione 18-20), se abbiamo segnato un solo gol è colpa della sfortuna o, più probabile, del fatto che sotto porta siamo poco lucidi?
Finché i giocatori sono in forma, stanno bene e sono in palla, tutto gira per il verso giusto e riusciamo a portare a casa discreti risultati. Il guaio arriva quando i giocatori che dovrebbero (o potrebbero) fare la differenza non sono in giornata. Hernanes nelle ultime due gare è apparso la brutta copia del giocatore apprezzato nelle prime uscite con la maglia nerazzurra, Alvarez è completamente fuori forma, Guarin si ostina a fare tiro al bersaglio con i piccioni. A ciò aggiungiamo che Kovacic vede il campo solo nei minuti finali e che Botta è completamente scomparso (per chi fosse interessato, settimana prossima “Chi l’ha visto?” dedicherà una puntata al giocatore argentino) e il quadro è completo.
Permettetemi una piccola parentesi su Botta. A gennaio era entrato nelle grazie di Mazzarri che gli concedeva sempre uno spezzone finale (mi raccomando, solo uno spezzone, guai a farlo giocare un po’ di più) e ogni volta si disimpegnava alla grande, dimostrando di sapere il fatto suo e di poter essere un arma in più per questa Inter a corto di idee nei metri finali. Ad un certo punto è completamente sparito. Mazzarri non l’ha più preso in considerazione, non ha più visto in campo e, soprattutto, non se ne capisce la motivazione. Uno come Botta ieri sera avrebbe fatto comodo nell’assalto finale. Come del resto poteva essere utile l’utilizzo di Milito nei 15-20 minuti finali e non in zona Cesarini.
E qui dovremmo aprire il capitolo Mazzarri. Che non ami particolarmente il tecnico livornese è ormai cosa nota a tutti. Come è ormai assodato che da parte sua ce la sta mettendo tutta per non far cambiare idea a me a chi la pensa come me (e, ahimè, non sono pochi…).
E’ vero che la rosa è quella che è, ma a distanza di otto mesi ancora non si vede la sua mano (o se si vede non è una mano “buona”). Confido in Thohir e nel fatto che sappia cosa fare a giugno. Perché se è vero che c’è bisogno di due-tre anni per tornare ad essere competitivi e anche vero che bisogna iniziare a costruire qualcosa.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un articolo equilibrato ed ampiamente condivisibile. Voglio solo che mi faccio qualche domanda: volevi Ranocchia, e l'hai avuto... volevi Icardi, e ora gioca titolare fisso (a proposito, non è che i gol siano aumentati più di tanto con la sua presenza fissa, ma lungi da me dargli qualsiasi colpa, sono contento che giochi, è solo per dire che non è una questione di 1, 2, 3 o 4 punte)... ora nasce la questione Botta, la prossima quale sarà?
P.S.: ma solo a me questo Botta non ha fatto tutta questa grande impressione?
Sempre forza Inter!!!
Juan

Entius ha detto...

Hai ragione. :-) Mentre scrivevo l'articolo pensavo la stessa cosa...