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mercoledì 15 gennaio 2014

NON SONO PIU’ ALLEGRI (l’esonero di Max e l’azzardo di Seedorf)

O forse avrei dovuto titolare “adesso sono allegri” visto che il popolo rossonero sta facendo i salti di gioia per l’esonero del tecnico livornese.
Il cammino del Milan in questo girone d’andata è stato abbastanza deludente con solo cinque vittorie, sette pareggi e altrettante sconfitte. Eppure c’è voluta la sconfitta di Sassuolo per convincere Berlusconi (Silvio o Barbara?) a dare il benservito all’ormai ex tecnico rossonero. In realtà Allegri era stato messo sulla graticola già in un paio di occasioni nelle ultime due stagioni, ma ci aveva pensato Galliani a sistemare le cose in modo che il tecnico rimanesse al suo posto.

Nulla ha potuto invece Adrianone questa volta. Segno evidente che forse all’interno della società rossonera lui non ha più molto potere. Ne è la dimostrazione evidente anche il fatto che per sostituire Allegri, l’amministratore delegato avrebbe voluto Inzaghi, attuale tecnico della Primavera rossonera, mentre la scelta è ricaduta su Clarence Seedorf, ex giocatore rossonero, caldeggiato da Barbara Berlusconi.

Momentaneamente la squadra è stata affidata a Mauro Tassotti, allenatore in seconda, che siederà in panchina questa sera nella sfida di Coppa Italia contro lo Spezia. Ma tra oggi e domani dovrebbe arrivare in Italia Seedorf. L’ex centrocampista rossonero gioca (anzi giocava) nel Botafogo, ma di fronte alla chiamata di quello che per 10 anni è stato il suo Presidente non ci ha pensato due volte a rescindere il contratto con il club brasiliano e volare al capezzale della sua ex squadra. A breve arriverà la firma e subito dopo inizierà la sua nuova avventura come allenatore.
Nonostante abbia vestito i colori dell’altra squadra di Milano, ho grande stima di Seedorf. E’ un uomo che ha un grande bagaglio culturale, dotato di carisma e intelligenza. Ma onestamente la scelta della società rossonera mi lascia perplesso. L’idea di affidare la panchina ad uno che finora non ha mai allenato e che fino a ieri era ancora un calciatore mi sembra quanto meno azzardata. Poi magari i fatti mi smentiranno e l’olandese si rivelerà un ottimo allenatore. Ma rimane il fatto che è una grossa incognita e, a mio modo di vedere, una grande squadra come il Milan non può prendersi un rischio così grande.
Da quando Guardiola è esploso come allenatore del Barcellona, in Italia c’è stata una continua rincorsa ad affidarsi al tecnico giovane emergente, magari cresciuto nella stessa società. Ferrara, Leonardo, Stramaccioni, Montella, in questa stagione Liverani e Gattuso (tanto per citare i primi che mi vengono in mente). Tutti allenatori giovani e piazzati a guidare una grande squadra. Qualcuno (vedi Stramaccioni e Montella) veniva da una discreta gavetta nelle selezioni giovanili, ma altri sono stati presi e buttati lì, allo sbaraglio. Con i risultati che ben conosciamo. La scelta di Seedorf comporta molti rischi. Rischi che non converrebbero a nessuna delle parti interessate. Ma in casa rossonera hanno scelto diversamente. Vedremo fra qualche mese se avevo visto giusto oppure no. E se il Milan è stato bravo a rischiare.

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1 commento:

Michele ha detto...

Che Allegri dovesse fare le valigie era ormai evidente a tutti. L'errore probabilmente é stato non dargli il bemservito in estate.
La scelta di Seedorf convince poco anche me. Avrei preferito ora un traghettatore e a giugno un allenatore d'esperienza (Prandelli, per esempio).