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domenica 27 ottobre 2013

CINICI E CONCRETI DAVANTI MA DISTRATTI DIETRO

A volte si può e si deve vincere anche così, con quattro gol nati da rimpalli, deviazioni, traiettorie strane, insomma quattro gol un po’ così. Tanto nel calcio conta solo metterla dentro. Che fai un gol “alla Ronaldo”, scartando mezza difesa, o alla Rolando, sfruttando una deviazione sotto misura, non fa differenza: entrambi i gol valgono uno.
Certo, non capita spesso di fare quattro gol in una partita tutti allo stesso modo, ma…chissenefrega!!! Che poi, se proprio vogliamo dirla tutta, il rimpallo è frutto comunque di un’azione offensiva. Moras ha deviato un tiro di Jonathan, il gol di Palacio è frutto di una respinta sulla linea di Jorginho e via discorrendo. Quindi ben vengano le vittorie che arrivano con questi gol (è da tempo che sogno di vincere contro Juventus o Milan, facendo gol di questo tipo).
Piuttosto sarebbe interessante soffermarci su altri aspetti di questa vittoria. La difesa per esempio. Nelle ultime tre gare abbiamo subito quasi tre gol a partita, una media decisamente eccessiva e preoccupante per una squadra che punta (o perlomeno dovrebbe puntare) alle zone alte della classifica.
Si continua a trovare nell’infortunio di Campagnaro la causa principale di questa preoccupante inversione di tendenza del nostro reparto difensivo. Probabilmente l’assenza dell’ex difensore napoletano si sta facendo sentire più del dovuto, ma altrettanto probabilmente non è la sola causa della groviera difensiva nerazzurra.
Proprio qualche sera fa si discuteva con alcuni colleghi di calcio e il discorso è finito sulla difesa a tre. Sebbene le nostre fedi calcistiche fossero diverse ci siamo trovati tutti daccordo sul fatto che questo sistema difensivo è attuabile solo in presenza di determinati fattori. Primo fra tutti difensori capaci di poter difendere a tre e la presenza di un centrocampista arretrato capace di coprire adeguatamente (alla De Rossi, per intenderci). Non mi dilungo sull’argomento per non annoiarvi, dico soltanto che in questo momento l’Inter non ha gli elementi per giocare con la difesa a tre. Ranocchia e Juan Jesus non danno sufficienti garanzie e devo ancora capire cosa ci fa Rolando in una squadra come l’Inter. E’ pur vero che il signor Mazzarri si ostina a giocare sempre con gli stessi uomini. Magari basterebbe mettere Samuel al centro della difesa per ritrovare quella solidità persa per strada. Fermo restando che in situazioni di emergenza si mette la difesa a quattro e non si sbaglia mai.
Ma a Mazzarri non possiamo mica chiedere la luna. Lui è fedele al suo modulo e ai suoi undici titolari che non cambia praticamente mai. E’ già tanto che rispetto alla sua formazione tipo ha cambiato un elemento inserendo Kovacic al posto di Taider (probabilmente si sentiva in colpa verso il croato per averlo tolto dopo 5 minuti a Torino). Tranquilli, stavolta non vi annoierò con il solito discorso dell’unica punta. Anche perché considerando l’infortunio di Milito e la squalifica di Belfodil non credo che nelle prossime due partite Mazzarri schiererà in un solo colpo gli unici due attaccanti che gli sono rimasti.
Avanti così dunque. Il Verona non era un avversario da sottovalutare nonostante la facilità con cui abbiamo portato a casa il risultato. Essere riusciti a conquistare i tre punti (cosa che non ci riusciva da un mese esatto) è sicuramente una cosa positiva. Ora siamo attesi da due trasferte molto insidiose nel giro di una settimana. L’Atalanta martedì e l’Udinese domenica sono avversarie che ci hanno sempre messo in difficoltà e contro cui spesso abbiamo rimediato sonore sconfitte. Se riuscissimo ad uscire indenni da entrambe le sfide sarebbe un bel colpo per la classifica e per il morale. Anche perché là davanti corrono tutte e visto che abbiamo già lasciato per strada qualche punticino, non possiamo prenderci il lusso di lasciarne altri. O meglio, se vogliamo veramente e seriamente puntare alle zone alte della classifica non possiamo perderne altri. Il cammino per tornare ad essere grandi non passa solo dalle vittorie con le neopromosse. A volte bisogna vincere anche le trasferte ostiche. E non importa come si segna. Tanto ogni gol vale uno.

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2 commenti:

Tifosi_si_nasce ha detto...

Io ancora non capisco il senso dell'acquisto di Rolando, che giocatore è? C'è gente che ha comprato Benatia in difesa ed i risultati si vedono, l'Inter pensava di poter fare bene senza coppe anche con giocatori di basso livello, ma non è cosi, bastava poco non per vincere lo scudetto, ma almeno essere a ridosso del Napoli. La Juventus non fa testo, anche oggi ha ricevuto un rigore fuori area, assurdo.

Anonimo ha detto...

Entius, ti stimo e mi piace il tuo blog, ma ancora una volta non sono d'accordo su quasi nulla di ciò che hai scritto...
1) intanto la difesa a tre è una leggenda tutta italiana, dato che è in realtà una difesa a cinque;
2)non capisco le ripetute critiche a Rolando dato che, nonostante sia tutt'altro che un grande difensore, gli errori che stanno determinando i nostri gol subiti vengono sempre da errori individuali della coppia Ranocchia-Juan Jesus... non è assolutamente corretto nei confronti del difensore portoghese;
3) criticare in qualsivoglia modo e da qualsivoglia lato il lavoro fatto sinora da Mazzarri non è tollerabile, dato che la squadra ha fatto SEMPRE la sua partita, anche nella sonora sconfitta con la Roma, meritando ben più di quanto raccolto;
4) nel momento in cui l'attacco dell'Inter risulta il migliore del campionato ed in tutte le gare, ad esclusione del secondo tempo con la Roma, ha sempre creato occasioni, l'ultimo dei problemi è giocare ad una, due o tre punte.
Sempre forza Inter!
Juan