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domenica 8 settembre 2013

INTER-JUVENTUS, SCENDONO IN CAMPO I BIDONI

Cresce l’attesa per la sfida di sabato prossimo tra Inter e Juventus. Sfida che definirei anomala perché arriva alla terza giornata (credo che raramente si sia giocata così presto) e soprattutto per l’orario insolito (le 18 di sabato).
Aspettando la sfida abbiamo provato in questa domenica senza calcio per gli impegni delle nazionali a giocare Inter-Juventus mettendo in campo i bidoni delle due squadre.
Non è stato facile selezionare le due formazioni perché nel caso dell’Inter di bidoni, soprattutto negli anni ’90, ce ne sono stati tanti mentre per quanto riguarda quelli della Juventus ricordarseli non è stato facile.
Partiamo dall’Inter che schiera in porta Carini, portiere uruguaiano che la Juventus rifilò ai rivali scambiandolo con Cannavaro (probabilmente uno dei peggiori affari mai fatti dai nerazzurri).
In difesa giocano come esterni Coco, che si distinse più per la vita mondana che per quello che fece in campo, e Gilberto, brasiliano “raccomandato” da Ronaldo. Centrali sono Sorondo, che con Materazzi avrebbe dovuto formare una coppia centrale insuperabile, e Domoraud, francese che giocò una sola stagione in nerazzurro prima di finire al Milan.

A centrocampo su una fascia troviamo Luciano, che fece una dignitosa carriera al Chievo ma che all’Inter lasciò molto a desiderare, mentre dall’altra parte spazio a Quaresma, fortemente voluto da Mourinho, che si rivelò un clamoroso flop. In mezzo spazio a Fadiga, che ben pochi ricorderanno, e Vampeta, brasiliano che non lasciò certo il segno in nerazzurro.
Coppia d’attacco composta dall’“Avioncito” Rambert che fu il primo acquisto di Moratti insieme a Zanetti, e Pacheco, altro “raccomandato”, questa volta da Recoba.
In panchina Frey, il protagonista del 5 maggio Gresko, Brechet, Sforza (diventato famoso per una scena in “tre uomini e una gamba”), Guly, altro “pacco” rifilatoci dal Milan, il greco Choutos e il brasiliano Caio.
La Juventus risponde con Van Der Sar in porta (l’olandese ebbe una discreta carriera nell’Ajax e nel Manchester United ma nella Juventus deluse e non poco).
In difesa Mirkovic a destra, e il brasiliano Athirson, uno dei tanti eredi di Roberto Carlos, a sinistra. In mezzo il francese Boumsong e il portoghese Andrade che, arrivato infortunato, giocò pochissimo in bianconero.
A centrocampo O’Neill, che la Juventus prese dal Cagliari, e il francese Blanchard sugli esterni con il portoghese Tiago e il brasiliano Diego in mezzo. Entrambi arrivati con tanti buoni propositi ed entrambi rivelatasi dei flop clamorosi.
In attacco Ian Rush, attaccante gallese che alla Juventus fece flop, e Juan Eduardo Esnaider, che la Juventus comprò nel 1998 per sostituire Del Piero infortunato.
In panchina Van Strattan, il portoghese Dimas, Knezevic, Oliseh, Kapo, Henry (per cui vale lo stesso discorso fatto per Van Der Sar, grande altrove, flop in bianconero) e Amauri.
Fatte le formazioni, tutti in campo. Con Gasperini a guidare i nerazzurri e Gigi Maifredi a guidare i bianconeri. E buona partita.

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2 commenti:

Winnie ha detto...

Hai dimenticato il grandissimo Darko Pancev, il re incontrastato dei bidoni nerazzurri.

Entius ha detto...

E secondo te io mi dimenticavo di Darko "Cobra" Pancev?? Per una volta ho deciso di "graziarlo" e di puntare il dito su altri...