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giovedì 12 settembre 2013

ABETE "IO, JUVENTINO DA SEMPRE". ADESSO SI SPIEGANO TANTE COSE...

"Il tifo juventino, tuttavia, non è un mistero. Quando mi intervistarono all'inaugurazione dello Stadium dissi: con il club possono esserci su certi argomenti posizioni diverse, ma è chiaro che io ho visto, da tifoso, più finali di Champions della maggior parte dei presenti. 
Ne ho persa solo una: nel 1985 ero all'Heysel, due anni prima ero ad Atene. E all'epoca non avevo alcun ruolo federale, ero semplice tifoso: sono entrato in federazione nel 1988. Forse posso essere tacciato di un ruolo interpretato male, ma non di mancanza di passione nei confronti dei colori bianconeri".
Dichiarazione tipica di un appassionato tifoso juventino qualunque. Ma stavolta il tifoso in questione non è uno qualunque ma Giancarlo Abete, presidente della Figc e, si presume, persona che dovrebbe essere imparziale.

Per carità, non che la cosa ci suoni nuova o che siamo stati colti di sorpresa. Che il signor Abete avesse quanto meno simpatie juventine l’avevamo intuito. Era difficile immaginare che fosse interista o simpatizzante del Chievo.
Questa dichiarazione, che fa parte di un’intervista che il Presidente della Figc ha rilasciato al quotidiano Tuttosport, conferma semplicemente quello che già avevamo immaginato. Un po’ come avvenne con Calciopoli. Negli anni precedenti al 2006 in molti avevano il sospetto che la Juventus avesse “potere decisionale” sulla classe arbitrale.

E proprio sulla vicenda Calciopoli e sull’eterna diatriba 29 scudetti-31 scudetti il tifoso Abete ha dato il meglio di sé. A partire da quello che afferma sempre nella stessa intervista “Ogni ruolo comporta possibilità e vincoli, io non posso criticare la giustizia sportiva e quindi mi rimetto alle sue decisioni. Poi come ha detto il presidente Agnelli esistono una contabilità del cuore e una contabilità ufficiale. Io necessariamente devo rappresentare quella ufficiale, poi ognuno può avere le sue opinioni: è la forza del mondo del calcio. Se il tifoso della Juventus vuole contare 31 scudetti è libero di farlo, così come quello del Torino può contarne 8 (considerando anche quello revocato e non assegnato del 1927, ndr)”. Dunque l’Inter ha 20 scudetti perché nella mia “contabilità del cuore” di tifoso nerazzurro ai 18 conquistati devono essere aggiunti quelli del 1998 e del 2002 di cui mi sento giustamente defraudato.
Volete altro? Come non ricordare cosa disse il numero della Figc il giorno del 29° scudetto juventino, quando a precisa domanda se i campionati vinti dai bianconeri fossero 29 o 31, si limitò a dire: “la nostra posizione è nota”. Quasi avesse paura di dire al mondo dei media e ai massimi dirigenti bianconeri che gli scudetti sono due in meno rispetto a quelli calcolati dalla Juventus stessa.
E ci siamo forse scordati delle famose 3 stelle juventine da porre sopra il logo della maglia bianconera e trasformatesi nella fantasiosa scritta “30 sul campo”, autorizzata e concessa dalla stessa Figc di cui lui è a capo?
Da un presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio ci aspetteremmo un pizzico di imparzialità e certe affermazioni, a due giorni da un’Inter-Juventus sarebbe bene tenersele per sé. Anche se sono segreti di Pulcinella.

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7 commenti:

Brother ha detto...

Una dichiarazione inopportuna visto che fra meno di 48 ore ci sarà Inter-Juventus.
E' normale avere delle simpatie di tifo ma esternarle in modo così plateale mi sembra poco professionale visto il ruolo che ricopre.

Nerazzurro ha detto...

Adesso si spiegano tante cose? Adesso si spiega tutto. Abbiamo pensato che Abete fosse un'incapace, invece era solo un tifoso di parte. Che poi alla fine è la stessa cosa visto che Abete si è rivelato un incapace tifoso di parte.

pippo ha detto...

ma chi l'abete che si dichiarava incompetente a decidere sullo scudetto assegnato all'inter?quello che fece passare giusto il tempo necessario perchè l'accusa di palazzi andasse in...prescrizione?o quello che bastonava la juve sul caso conte,nonostante l'assurdità dell'accusa?che sia un incapace che tiene alla propria poltrona non ci piove,che sia questo il modo nel quale abbia avvantaggiato la juve in questi anni direi che è quantomeno strano,come strana è questa dichiarazione proprio alla vigilia di inter-juve,direi ancora una volta fatta apposta per alimentare polemiche e sospetti.per il resto in questi anni ci è sempre stato contro nelle decisioni che contano,la questione 29 -31 scudetti dichiarati o vinti che siano è solo aria fritta e la sua posizione era sempre ...pilatesca.tuttavia se anche fosse così,non sarebbe il primo.carraro forse non era in area milan e guido rossi in "area"....inter?

Anonimo ha detto...

Ma avete proprio una bella faccia tosta! Avete goduto della prescrizione grazie alla strana lentezza della FIGC e oggi criticate chi vi ha fatto indossare abusivamente uno scudo vinto e stravinto da altri sul campo....

Anonimo ha detto...

azz! e meno male che è juventino e poi fa le cose da perfetto merdazzurro...

Carlo Sandri ha detto...

Scusate, ma mi sa che non avete colto l'ironia (o la faccia tosta?) di Abete.
A parte le questioni Calciopoli / Conte / etc. che vedo già citate in altri commenti, aggiungerei che la Juve è solo l'unica squadra della storia ad aver vinto lo scudetto e giocato la successiva Supercoppa in casa degli avversari, con pressoché l'intero incasso assegnato a questi ultimi... il cui presidente appartiene, per pura coincidenza, al Consiglio di Lega.
La Juve in questo momento, piace al "palazzo" tanto quanto l'Inter, ovvero zero. E cordialmente lo ricambia :D (vedi richieste di danni per Calciopoli, ad esempio...)

Anonimo ha detto...

sempre più perdenti, sempre più patetici, in poche parole interisti.