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mercoledì 17 aprile 2013

SERVE UN MIRACOLO, MA VALE LA PENA CREDERCI

Dici Inter-Roma. E vengono fuori mille ricordi. Appassionanti finali, intriganti testa a testa in campionato, emozionanti sfide. Inter-Roma, Coppa Italia. Per tre anni consecutivi ha significato finale. La prima, otto anni orsono, ha dato il via al ciclo di vittorie dell’era Mancini prima e Mourinho dopo. Quella doppietta di Adriano resterà impressa nella mia memoria per molto tempo. E poi c’è quel Roma-Inter del 2010 che diede il là alla Tripletta.
Inter-Roma stasera vale meno, molto meno. Vale semplicemente una finale. Una finale dove c’è già la Lazio, che aspetta di sapere chi gli contenderà la Coppa Italia. Sarà la Roma in quello che potrebbe essere un appassionante derby? O sarà l’Inter di Stramaccioni che ha voglia di riscatto?

Inter-Roma si sarebbe dovuto giocare tre mesi fa ma venne poi rimandata perché due giorni dopo la Roma aveva l’anticipo di campionato contro il Cagliari e così ravvicinato no, non si poteva giocare. Qualcuno tre mesi fa pensò “vabbè, meglio così, magari fra tre mesi staremo meglio e saremo in ripresa”.

Quel qualcuno ora si sta mangiando le mani perché era meglio giocare tre mesi fa. C’era Palacio, c’era Cassano, addirittura c’era anche Milito tre mesi fa. C’era una situazione completamente diversa tre mesi fa. Avremmo potuto giocarcela alla pari. Magari saremmo stati eliminati ma giocando tutte le nostre carte. Ora siamo una squadra a pezzi, dove mancherà tanti, troppi pezzi. Senza Milito, senza Palacio e Cassano, senza Guarin e Pereira squalificati, senza Gargano e Nagatomo freschi infortunati, con Juan Jesus e Alvarez in dubbio. Stramaccioni dovrà fare i salti mortali per trovare undici giocatori che possano scendere in campo. Giocherà Jonathan quasi certamente perché non abbiamo più terzini, ci saranno Rocchi e, speriamo, Alvarez unici attaccanti/trequartisti rimasti, ci sarà Kovacic unico appiglio a cui aggrapparci con tutte le nostre forze.

Dovremo ribaltare l’1-2 dell’andata. Impresa difficile? No di più. Impresa impossibile? No ancora di più. Miracolo a San Siro? Ecco, stasera ci servirà un miracolo a San Siro.
Lo so, il primo e unico dovere di ogni buon tifoso sarebbe quello di crederci. Crederci sempre. Ma più guardo questa squadra e più non riesco a trovare un motivo che sia uno per essere ottimista. Ci sto riflettendo da ieri sera, sto cercando un buon motivo per avere un briciolo di ottimismo per questa sera, ma niente, non riesco a trovarlo.
E allora, sapete che vi dico? Giochiamola sta partita. Non credo che questa squadra abbia un briciolo di possibilità di farcela, ma credo nei miracoli. In 90 minuti può succedere tutto (che ne so, un rigore con espulsione dopo 2 minuti). E se il dovere di ogni buon tifoso è crederci sempre, bé, io sono qui. E ci credo. Non so bene in cosa credere, però ci credo. FORZA INTER !!!

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4 commenti:

Brother ha detto...

In effetti siamo messi parecchio maluccio. Ma anche io credo nei miracoli.
E crederci non costa nulla. Forza ragazzi !!!

Winnie ha detto...

Molto dipenderà da come si mette la partita. Se riuscissimo a fare un gol dopo un quarto d'ora cambierebbe tutto. E anche il morale dei ragazzi ne trarrebbe benifici.
In fondo si tratta solo di fare un golletto e chiuderci in difesa. Facile, no? :-)

Anonimo ha detto...

Ahahahahah Stasera ci facciamo quattro risate!!!!

Nerazzurro ha detto...

Un rigore con espulsione dopo due minuti? Per la Roma, non certo a nostro favore.
Ragazzi, io non sottovaluterei il fattore arbitri. Ne abbiamo già avuto ampia dimostrazione, credo che anche stasera ne vedremo delle belle.